Mi sono
state rivolte domande in questi giorni che
credo possono interessare molti:
Perché Gesù ha preso Giuda come
apostolo sapendo che lo avrebbe tradito?
La risposta
è importante perché va a toccare aspetti fondamentali del nostro rapporto con Dio
e con noi stessi. È il problema della predestinazione:
se Dio sa tutto sono ancora libero?
Qualcuno
anche tra gli autori cristiani ha parlato di predestinazione. Quello che gli
antichi pagani chiamavano il “fato”, il destino. Significa che per quanto mi
possa sforzare quello che deve accadere accadrà, non sono libero. Credere al
destino, alla maledizione, al malocchio di cui non posso liberarmi, a Dio che ce
l’ha con me, è la tentazione molto grande del “FATALISMO” di fronte alla vita e
ai suoi rovesci. Mi sento in balìa di forze oscure, di un Dio onnipotente che mi
soffoca e mi tratta da burattino. Ecco sono un burattino, la vita è tutto un
teatro di marionette…
La
risposta cristiana dice ben altro. Il Dio di Gesù Cristo è molto diverso. Non comprendiamo
tutto di Lui ma l’unica “predestinazione” affermata nella Bibbia è quella della
salvezza. Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi e arrivino alla conoscenza
della verità. Ma come dice san Francesco di Sales, Dio vuole salvarci tutti ma in
modo degno di uomini liberi e ragionevoli. Sant’Agostino dice che il Dio che ti
ha creato senza di te non ti salverà senza di te. Giuda ha fatto le sue scelte
e Gesù, in più occasioni, lo avverte, cerca di aiutarlo in tutto e per tutto,
gli da l’opportunità di ricredersi. Non c'è predestinazione ma libertà. È vero che
subiamo molti condizionamenti e proprio il camminare con Dio ci libera sempre più
da questi condizionamenti. Dio libera la mia libertà (Benedetto XVI). Siamo sempre
creature, ma diventiamo sempre più simili a Dio, veramente liberi, perché la vera
libertà è di vivere il bene in pienezza.
Ma se Giuda non avesse tradito, come si
compiva il piano di Dio, come Gesù poteva salvarci sulla croce? Gesù
è morto per i peccati di tutta l’umanità. Se Giuda non tradiva, i farisei
trovavano un altro mezzo. Giuda è stato attore materiale del tradimento per la
sua vicinanza a Gesù, ma non è il più importante degli attori materiali di questo
dramma né il più importante degli attori spirituali, anche se il suo peccato è molto
grave e consapevole: “Colui che mangia con me ha alzato il suo calcagno contro
di me!”
Gesù sapeva dall’inizio che Giuda l’avrebbe
tradito?
La
Scrittura – san Giovanni in particolare – dice che Gesù sapeva in anticipo che Giuda
era il traditore. Questo non significa che Gesù sapesse tutto dall’inizio. Gesù
è in tutto uguale a noi tranne che nel peccato. è cresciuto in età e sapienza, impara,
si meraviglia e si commuove. Ma certamente Gesù ha il discernimento degli spiriti
meglio di noi e vede come Giuda cammina sempre di più in una direzione, non apre
il cuore. E quindi Gesù arriva alla conclusione quando ancora gli apostoli non hanno
compreso quello che succede. Neanche per Gesù la vita è un teatrino, ma un
dramma, come il nostro. Certo lui è molto diverso da me, ma siamo tutti diversi,
ognuno ha un proprio cammino anche se IL SENSO, LA DIREZIONE DEL CAMINO DELL’UOMO
È UGUALE PER TUTTI, ANCHE PER GESÙ.
Perché Pilato che era
convinto dell’innocenza di Gesù non l’ha salvato. Poteva farlo.
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