Matteo racconta della bugia diffusa
dalle guardie che stavano al sepolcro, su ordine degli anziani: “i suoi
discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. Da allora
fino ai nostri giorni, circolano su Gesù false notizie, falsi messaggi divini,
false profezie, accadono false apparizioni. E la Storia testimonia con chiarezza
che sono in numero infinitamente più alto le cose false di quelle vere. Per cui
ripeto ancora che anche se un evento o una notizia fosse vero, ma non è del tutto
sicuro, pienamente accertato, non bisogna tenerne conto, e non si deve diffondere. Sapendo che abbiamo la Scrittura e la Fede della Chiesa, chi diffonde cose dubbie dimostra di non avere amore per la verità, per la salvezza, ma semplice amore per il pettegolezzo.
Ma se ci sono tutte queste notizie
discordanti dall’inizio, si può conoscere la verità?
La risposta principale si
trova nella prima lettura di oggi: la Pentecoste. Il Cristianesimo è fondato
sulla Risurrezione dai morti di Gesù e l’effusione del suo Spirito, annunciati
e certificati dagli Apostoli. Siamo credenti e certi della verità attraverso la
fede e l’autorità degli Apostoli che sono credibili fondamentalmente perché, ricevendo
lo Spirito Santo e accettando di consegnarsi a lui, la loro vita è stata
profondamente trasformata. Se non accetto come norma la fede della Chiesa e la
sua autorità non ho lo Spirito Santo. Ma se cammino nella e con la Chiesa, anche
la mia vita diventa anch'essa una risposta alla domanda se Cristo è
risorto, perché ho ricevuto anch’io il suo Spirito che produce in me il suo
frutto. Scrive san Paolo ai Galati: “Il frutto dello Spirito invece è amore,
gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé; contro
queste cose non c'è legge. Ora quelli che sono di Cristo Gesù hanno crocifisso
la loro carne con le sue passioni e i suoi desideri. Se pertanto viviamo dello
Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito. Non cerchiamo la vanagloria,
provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri”.
(Gal 5,22-26).
Ma la mia salvezza è anche Storia della
Salvezza. Ci sono delle prove storiche che confermano la verità della Bibbia e
dal Risurrezione di Cristo? Il Cristianesimo è Incarnazione, e quindi è Storia. Ci sono infatti molti indizi, scoperte, testi, reperti, che
confortano la testimonianza della Bibbia. In questi giorni ho visto due
documentari su “Focus” sulla verità dell’Esodo e della Risurrezione di Gesù. Tutti
e due molto chiari e degni di attenzione per la solidità delle loro argomentazioni.
Il documentario sulla Risurrezione poggia su due aspetti: i Vangeli e le altre
parti del Nuovo Testamento, scritti pochi anni dopo i fatti che narrano, e rapidamente presenti in molte copie e anche traduzioni, tutte concordanti tra loro, diffuse
in tutti i paesi del mondo allora conosciuto (di tanti testi di
autori antichi abbiamo solo alcune rarissime copie manoscritte. Storicamente,
se crediamo di avere il pensiero di Aristotele, a maggior ragione dobbiamo
credere ai Vangeli!). Accanto ai testi cristiani, ci sono anche testi di non cristiani,
contemporanei di Gesù o della prima generazione cristiana, che appoggiano la storicità
dell’evento Gesù. C'è anche ciò che si chiama la critica interna di un testo:
gli elementi del testo che ne confermano l’autenticità. È un campo molto serio
e affascinante. Questi documentari, oppure le opere di Vittorio Messori (“Ipotesi
su Gesù” e “Dicono che è risorto”, disponibili su internet in Pdf), di
Jean Guitton (“Gesù”che in poche pagine chiarisce la problematica
storica), e altri, possono aiutare in questa ricerca personale delle “prove
storiche” della nostra fede. Il secondo aspetto sul quale si appoggia questo documentario
è la Santa Sindone. Venerata da sempre ha tutte le caratteristiche per essere veramente
il lenzuolo di Gesù, morto crocifisso e risorto. Eppure la Chiesa non proclama come verità
accertata che la Sindone sia il lenzuolo che ha avvolto il corpo di Cristo e ha
sperimentato la sua Risurrezione. Perché? Perché come disse un abate
benedettino: “il lenzuolo di Gesù sta a Torino, ma noi abbiamo il suo Corpo!”
Infatti
se le prove o indizi storici sono molto importanti, la prova principale è l’azione
dello Spirito Santo nella Chiesa e nelle nostre vite. La Sacra Scrittura, come testimone
dell’azione di Dio nella Storia e nella vita delle persone ha pienamente queste
due dimensioni spirituale e storica e supera il valore di tutti gli altri indizi, e, in particolare
della Sindone. È veramente Parola di Dio viva ed efficace.
E se Gesù è vivo, veramente risorto,
la cosa migliore, con umiltà e costanza è dirgli: “Signore, se tu sei vivo, se
mi ami, fammelo sapere, guidami tu”. Lui lo farà. Se sono sincero e docile,
arriverò alla meta.
Prima Lettura At 2, 14.
22-32
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni.
[Nel giorno di Pentecoste,] Pietro con gli Undici si alzò in piedi e a voce alta parlò così:
«Uomini di Giudea, e voi tutti abitanti di Gerusalemme, vi sia noto questo e fate attenzione alle mie parole: Gesù di Nàzaret – uomo accreditato da Dio presso di voi per mezzo di miracoli, prodigi e segni, che Dio stesso fece tra voi per opera sua, come voi sapete bene –, consegnato a voi secondo il prestabilito disegno e la prescienza di Dio, voi, per mano di pagani, l’avete crocifisso e l’avete ucciso. Ora Dio lo ha risuscitato, liberandolo dai dolori della morte, perché non era possibile che questa lo tenesse in suo potere.
Dice infatti Davide a suo riguardo: “Contemplavo sempre il Signore innanzi a me; egli sta alla mia destra, perché io non vacilli. Per questo si rallegrò il mio cuore ed esultò la mia lingua, e anche la mia carne riposerà nella speranza, perché tu non abbandonerai la mia vita negli ínferi né permetterai che il tuo Santo subisca la corruzione. Mi hai fatto conoscere le vie della vita, mi colmerai di gioia con la tua presenza”.
Fratelli, mi sia lecito dirvi francamente, riguardo al patriarca Davide, che egli morì e fu sepolto e il suo sepolcro è ancora oggi fra noi. Ma poiché era profeta e sapeva che Dio gli aveva giurato solennemente di far sedere sul suo trono un suo discendente, previde la risurrezione di Cristo e ne parlò: questi non fu abbandonato negli ínferi, né la sua carne subì la corruzione.
Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 15
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu,
solo in te è il mio bene».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli ínferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli ínferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.
Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
SEQUENZA
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.
SEQUENZA
Alla vittima pasquale, s'innalzi oggi il sacrificio di lode.
L'agnello ha redento il suo gregge,
l'Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre.
Morte e Vita si sono affrontate in un prodigioso
duello.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa.
«Raccontaci, Maria: che hai visto sulla via?».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».
«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto,
e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti.
Cristo, mia speranza, è risorto; e vi precede in Galilea».
Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
Canto al Vangelo Sal 117,24
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
Vangelo Mt 28, 8-15
Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno.
Tu, Re vittorioso, portaci la tua salvezza.
Canto al Vangelo Sal 117,24
Alleluia, alleluia.
Questo è il giorno fatto dal Signore:
rallegriamoci ed esultiamo.
Alleluia.
Vangelo Mt 28, 8-15
Andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
In quel tempo, abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all’orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.
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