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giovedì 29 novembre 2018

29 NOVEMBRE: DEI SANTI MOLTO DIVERSI / giovedì XXXIV° sett. T.O.

san Vincenzo Romano.
Tutti i santi francescani.

Oggi la Chiesa di Napoli ricorda con grande gioia san Vincenzo Romano prete e parroco napoletano dichiarato santo il 14 ottobre scorso. A cavallo tra il settecento e l’ottocento visse e operò a Torre del Greco, zelante in tutti i campi del ministero sacerdotale, dal suo impegno di predicatore della Parola di Dio e di catechista alle molteplici opere di carità e di devozione. La sua fede nella potenza della Parola di Dio e nella capacità anche degli umili di trarne profitto non erano così comuni all’epoca sia tra il clero che tra i fedeli. È patrono speciale dei preti della diocesi di Napoli. Finora l’unico parroco santo era il Curato d’Ars, patrono di tutti i sacerdoti sia secolari che religiosi.
Il 29 novembre c'è un’altra ricorrenza anch'essa menzionata solo in un calendario particolare: la festa di tutti i santi dei vari ordini francescani.
Questi santi sono la ricchezza della Chiesa e del mondo per la testimonianza data alle virtù evangeliche e la loro intercessione. Questa doppia ricorrenza ci induce a due riflessioni:
La Chiesa ha così tanti figli e figlie santi che ogni giorno dell’anno ne ricordiamo decine, per non parlare di quelli che la Chiesa non ha giudicato necessario cioè presentare come modelli, oppure che solo Dio conosce. Questo è stupendo: vedere concretizzata la fecondità del Vangelo in tanti uomini e donne anche se io sono misero e forse la maggior parte dei battezzati non pensa nemmeno a seguire Gesù fino in fondo.
Da un’altra parte i santi sono così diversi che l’esplosione dei carismi donati dallo Spirito Santo crea problemi all’uomo mentre è tutto chiaro nel cuore di Dio. Il Cardinale Ratzinger in una memorabile conferenza ai vescovi disse che la Chiesa più che istituzione è un grande movimento carismatico. Infatti il Signore Gesù istituì solo i dodici apostoli ai quali affidò la sua propria missione: “come il Padre ha mandato me…”. La loro preoccupazione era innanzitutto di rendere testimonianza con grande forza della risurrezione del Signore Gesù  e dare il suo Spirito (At. 4,33, vedi anche At 1:22 ; At 2:31; At 4:2; At 17:18 e ss.; At 23:6 e ss., ecc.). Sono stati poi gli apostoli, affrontando man mano i problemi pratici dell’evangelizzazione, a istituire altri vescovi, presbiteri, diaconi, per estendere l’annuncio della Risurrezione o liberarsi da problemi che li intralciavano. Sono stati loro nello stesso Spirito ad organizzare con grande autorità (vedi At 10, 41) le comunità, la vita pratica e sopratutto l’iniziazione alla vita evangelica. Queste norme sono in genere stabili ma non eterne. Se c'è l’opportunità o l’esigenza, possono cambiare. Per esempio diceva il Cardinale Ratzinger in quella conferenza che gli ordini religiosi ai quali siamo tanto grati, non appaiono nel Vangelo e nemmeno nei primi secoli della Chiesa. Sono una forma vincente del secondo millennio cristiano ed esisteranno fin quando saranno utili, ma se le esigenze dell’evangelizzazione cambiano possono scomparire. E dire che c'è chi si è scandalizzato perché papa Francesco non ha messo le scarpe rosse … Vabbene, all’inizio…, poi tutti hanno capito che si può essere Papa senza scarpe rosse…
Papa Francesco ripete che teologi, vescovi, preti, consacrati, le strutture, ecc. ci sono e servono certo, ma ciò che porta avanti la Chiesa è la santità. Cioè portare avanti lo spirito del Vangelo, vivere secondo le Beatitudini, imitare Cristo. Ripete anche che la realtà è poliedrica, non uniforme, come d’altronde vediamo in tutta la Storia della Chiesa.

Prima Lettura   Ap 18, 1-2. 21-23; 19, 1-3. 9
E' caduta Babilònia la grande. 
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vidi un altro angelo discendere dal cielo con grande potere, e la terra fu illuminata dal suo splendore.
Gridò a gran voce:
«È caduta, è caduta Babilonia la grande,
ed è diventata covo di demòni,
rifugio di ogni spirito impuro,
rifugio di ogni uccello impuro
e rifugio di ogni bestia impura e orrenda».
Un angelo possente prese allora una pietra, grande come una màcina, e la gettò nel mare esclamando:
«Con questa violenza sarà distrutta
Babilonia, la grande città,
e nessuno più la troverà.
Il suono dei musicisti,
dei suonatori di cetra, di flauto e di tromba,
non si udrà più in te;
ogni artigiano di qualsiasi mestiere
non si troverà più in te;
il rumore della macina
non si udrà più in te;
la luce della lampada
non brillerà più in te;
la voce dello sposo e della sposa
non si udrà più in te.
Perché i tuoi mercanti erano i grandi della terra
e tutte le nazioni dalle tue droghe furono sedotte».
Dopo questo, udii come una voce potente di folla immensa nel cielo che diceva:
«Alleluia!
Salvezza, gloria e potenza
sono del nostro Dio,
perché veri e giusti sono i suoi giudizi.
Egli ha condannato la grande prostituta
che corrompeva la terra con la sua prostituzione,
vendicando su di lei
il sangue dei suoi servi!».
E per la seconda volta dissero:
«Alleluia!
Il suo fumo sale nei secoli dei secoli!».
Allora l’angelo mi disse: «Scrivi: Beati gli invitati al banchetto di nozze dell’Agnello!».

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 99
Beati gli invitati al banchetto di nozze dell'Agnello.
Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza. 
Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo. 
Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.
Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione. 

Canto al Vangelo
    Lc 21,28
Alleluia, alleluia.

Risollevatevi e alzate il capo,
perché la vostra liberazione è vicina.
Alleluia.


Vangelo   
Lc 21, 20-28
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. 
Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».  

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