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venerdì 26 maggio 2023

SAN TARCISIO: PER FINIRLA (FORSE) CON L'AFFERMAZIONE CHE LA COMUNIONE SULLE MANI NON È DEGNA.

Tarcisio morente consegna al legionario cristiano
 Quadrato l'Eucaristia che stava portando ai carcerati,
il quale, laico, prende anche lui in mano l'Eucaristia.

Alcuni cattolici continuano, non solo a preferire ricevere la comunione in bocca, il che è lecito, ma a bollare come sacrilega la comunione sulle mani per i laici. Alcuni sono molto attivi sui Social, seminando scrupoli tra le persone, criticando chi non condivide le loro posizioni e allontanando le persone dalla Chiesa e dal Papa.  

Cerchiamo di chiudere oggi il discorso ragionando: 

1.Il buon senso faceva dire al Cardinale Ratzinger: "se nono sono pure le mani, ancora di meno lo sono le labbra e la lingua... Se non sono degne le mani per ricevere il corpo di Cristo, nessuno potrebbe mai fare la comunione".

2.Chi pensa che Giovanni Paolo II o Benedetto XVI sono veri Papi, non può pensare che abbiano autorizzato un sacrilegio nella Chiesa, anche se la Comunione sulle mani non fosse la loro forma preferita. Qualunque Papa lotta certamente contro i sacrilegi, non li autorizza. Tra parentesi la comunione sulle mani fu permessa in alcune nazioni fin dai primi anni ‘70, sotto Paolo VI. Giovanni Paolo II non si è fatto scrupolo di cancellare alcune sperimentazioni permesse da Papa Paolo VI dopo il Concilio che non sembravano portare i frutti desiderati!

3.Alcuni però pensano che dal Concilio in poi, non c'è più il Papa. Sono i cosiddetti sedevacanzisti. È abbastanza difficile contestare la purezza di coscienza davanti a Dio di figure come Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Se avessero avuto il dubbio di essere stati eletti in modo illegittimo non avrebbero dato le dimissioni? Ma soprattutto è insostenibile di fronte alla promessa del Signore Gesù di stare con noi e di donarci sempre un Papa, pensare che la Chiesa Cattolica, l'unica Chiesa fondata dal Signore, sia rimasta da 60 anni senza Pietro, la sua guida voluta da Gesù. 

4.Ma arriviamo a san Tarcisio. Chi è? Riprendo informazioni da (San Tarcisio patrono dei ministranti – Ufficio liturgico nazionale.

Tarcisio (Roma, 263 circa – Roma, 275) martire. Di lui si sa soltanto quanto racconta un'epigrafe fatta porre da papa Damaso I (366 - 384) sul suo sepolcro. Giovinetto romano, fu aggredito mentre portava l'eucaristia a cristiani imprigionati durante la persecuzione di Aureliano. Egli strinse al petto l'eucaristia, per non farla cadere nelle mani degli assalitori; costoro, esasperati, non riuscendo a strappargliela, lo uccisero.

«Mentre un gruppo di malvagi si scagliava su Tarcisio volendo profanare l'Eucaristia da lui portata, egli, colpito a morte, preferì perdere la vita piuttosto che consegnare ai cani rabbiosi le membra celesti di Cristo»: sono le parole scritte dal Papa.

Le sue spoglie riposano nel complesso Callistiano in Roma nella chiesa annessa alla Comunità Salesiana "San Tarcisio". San Tarcisio è il patrono dei ministranti. Da ciò deriva il nome «tarcisiana» per l'abito tradizionale dei chierichetti. La sua memoria liturgica si celebra il 15 agosto. 

In epoca in cui la Chiesa è già fortemente strutturata anche come riflessione sulla fede, un laico, addirittura un ragazzo, non solo tocca l’Eucaristia con le sue mani ma la distribuisce, e questo per il Papa non è nulla di anormale. Già i Papi di allora permettevano, approvavano i sacrilegi? Credere questo toglierebbe ogni legittimità alla Chiesa cattolica. Molto di più, donare ai chierichetti san Tarcisio come Patrono significa che la Chiesa di sempre, anche quella di prima del Concilio, presenta un laico di dodici anni che prende l'Eucaristia in mano e la distribuisce, come modello! Nell'Udienza generale del 4 agosto 2010 anche Papa Benedetto presenta ai ministranti di tutto il mondo san Tarcisio come modello!

Spero che san Tarcisio preghi per noi e dia ai dubbiosi fiducia nella Chiesa di sempre, nel Papa che il Signore ci ha dato per questo tempo, nella Tradizione viva della Chiesa.

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