Visualizzazioni totali

sabato 20 maggio 2023

CAMBIARE MENTALITÀ, PURIFICARE IL NOSTRO CRISTIANESIMO / SOLENNITÀ DELL'ASCENSIONE 2023.


Cambiare mentalità esige tempo, e 
quando si vuole costruire una mentalità nuova e positiva costa ed esige più tempo. Costa tanto più se il gruppo che deve cambiare è numeroso e variegato ... . Eppure cambiare mentalità è proprio dell’annuncio cristiano. Se il nostro annuncio si sposa felicemente con la mentalità comune, che annuncio di Buona Notizia è?, anzi, che notizia è? 

Per accogliere la Buona Notizia bisogna superare la mentalità precedente, aprirsi alla novità di Dio. "Convertitevi!". Lo grida Giovanni Battista (Mt 3,2) lo ripete Gesù (Mt 4,17). Cambiare mentalità è la condizione per poter credere: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo" (Marco 1,15) diceva Gesù iniziando la sua missione. “Convertitevi” forse ci fa pensare a migliorare, ad sforzarci di essere più buoni. Invece il verbo greco indica il superamento della mentalità attuale, ragionare su criteri diversi, perché finora non abbiamo capito la verità. E la nostra falsa visione della verità ci condiziona, ci fa difendere valori falsi o spuri.

Dio chiama Abramo in un contesto pagano. Abramo riconosce e serve solo quel dio misterioso che gli ha promesso un figlio e una terra. E così il popolo di Israele rimane fedele al Dio dei padri per godere delle sue promesse. I Greci invece cercano Dio attraverso la ragione. L’incontro di questi due approcci genera la civiltà cristiana. Illuminata da Cristo che è la Verità e ci rivela il vero volto di Dio, la ragione può produrre frutti meravigliosi, esplorando senza timore il mondo, cercando di sottomettersi in tutto alla realtà oggettiva creata da Dio. Oggi invece, secondo un’espressione del Cardinal Martini,  dilaga “il soggettivismo come una metastasi tumorale”. Ognuno si sente in diritto di chiudersi nel suo punto di vista personale, senza riscontro oggettivo con la realtà, fondato solo sulle proprie sensazioni, emozioni.

Ma anche quando si riconosce una verità oggettiva più grande, è difficile abbandonare totalmente il pensiero, la visione della vita e del mondo, le attese precedenti. Le letture di oggi lo dimostrano.

Mentre Gesù risorto sta per ascendere in cielo dopo essersi mostrato «a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio» i discepoli gli chiedono secondo la loro visione vecchia: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Matteo nel Vangelo annota che, dopo tutte queste esperienze, “Essi però dubitarono”. Per questo san Paolo sa di dover proclamare di nuovo e spesso ciò che  i membri delle comunità già conoscono perché è stato loro annunciato. Infatti col tempo invece di crescere la fede tende (rischia) sempre a stemperarsi e inquinarsi. E sugli Efesini Paolo invoca il dono di “uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; (che) illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, …”.

Non sottovalutiamo questa resistenza profonda della mentalità vecchia in noi, che non può portare frutto, anzi, inquina la fede e non salva. 

Gesù, al momento di lasciare tutto in mano agli Apostoli, vedendoli ancora così indietro, dubitativi, potrebbe scoraggiarsi. Invece egli è Dio, e costituito Signore con ogni potere in cielo e sulla terra, e dice: "Andate, evangelizzate, sono io il risorto e vi accompagno ogni giorno".

La Gioia del Vangelo: "NON LO SAPETE FORSE?" / LA RESISTENZA AL CAMBIAMENTO DI MENTALITÀ NELLA BIBBIA. La parola "sapete" nella Bibbia CEI usata in espressioni di rimprovero)


Prima Lettura  At 1,1-11 Fu elevato in alto sotto i loro occhi.

Dagli atti degli apostoli

Nel primo racconto, o Teòfilo, ho trattato di tutto quello che Gesù fece e insegnò dagli inizi fino al giorno in cui fu assunto in cielo, dopo aver dato disposizioni agli apostoli che si era scelti per mezzo dello Spirito Santo.

Egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni, apparendo loro e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Mentre si trovava a tavola con essi, ordinò loro di non allontanarsi da Gerusalemme, ma di attendere l’adempimento della promessa del Padre, «quella – disse – che voi avete udito da me: Giovanni battezzò con acqua, voi invece, tra non molti giorni, sarete battezzati in Spirito Santo».

Quelli dunque che erano con lui gli domandavano: «Signore, è questo il tempo nel quale ricostituirai il regno per Israele?». Ma egli rispose: «Non spetta a voi conoscere tempi o momenti che il Padre ha riservato al suo potere, ma riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra».

Detto questo, mentre lo guardavano, fu elevato in alto e una nube lo sottrasse ai loro occhi. Essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, quand’ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo».


Salmo Responsoriale  Dal Salmo 46  Ascende il Signore tra canti di gioia.

Popoli tutti, battete le mani! Acclamate Dio con grida di gioia, perché terribile è il Signore, l’Altissimo, grande re su tutta la terra.

Ascende Dio tra le acclamazioni, il Signore al suono di tromba. Cantate inni a Dio, cantate inni, cantate inni al nostro re, cantate inni.

Perché Dio è re di tutta la terra, cantate inni con arte. Dio regna sulle genti, Dio siede sul suo trono santo.

 

Seconda Lettura  Ef 1, 17-23 Lo fece sedere alla sua destra nei cieli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni

Fratelli, il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una profonda conoscenza di lui; illumini gli occhi del vostro cuore per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi, che crediamo, secondo l’efficacia della sua forza e del suo vigore.

Egli la manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni Principato e Potenza, al di sopra di ogni Forza e Dominazione e di ogni nome che viene nominato non solo nel tempo presente ma anche in quello futuro.

Tutto infatti egli ha messo sotto i suoi piedi e lo ha dato alla Chiesa come capo su tutte le cose: essa è il corpo di lui, la pienezza di colui che è il perfetto compimento di tutte le cose.


Canto al Vangelo  Mt 28,19.20 Alleluia, alleluia. Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Alleluia.

Vangelo  Mt 28, 16-20 Mi è stato ogni potere in cielo e in terra.

 Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.

Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».


Nessun commento:

Posta un commento