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giovedì 29 aprile 2021

IL POTERE DELLE DONNE E DELLO SPIRITO / Santa Caterina da Siena, 29 aprile

 

Caterina da Siena esorta Gregorio IX a tornare a Roma.

Qualche anno fa il Vangelo per la festa di santa Caterina da Siena era quello delle dieci vergini, le sagge e le stolte. Vergine saggia davvero fu Caterina che fece tanto nella sua breve vita e arrivò alle nozze con tanto olio, tanto Spirito Santo. La porta chiusa davanti alle vergini stolte del Vangelo mi obbligava ogni anno a meditare. Oggi il Vangelo è quello del Mistero rivelato ai piccoli. La Chiesa mette quindi adesso l’accento sul fatto che santa Caterina non sapeva leggere né scrivere e le sue Lettere di così profonda dottrina sono dettate. Una donna, analfabeta, va a parlare con il Papa ad Avignone e lo riporta a Roma! Questo è senz’altro promozione della donna nella Chiesa. Non pensiamo di risolvere il problema generale della donna con poche figure eccezionali, ma è chiaro che le sante e le eroine della Bibbia e della Chiesa sono una sicura indicazione di cammino per tutti.

Riscattati a caro prezzo, a prezzo del sangue di Gesù che “ci purifica da ogni peccato”, dobbiamo rispondere con uno spirito simile a quello col quale Gesù ci ha amati.

Caterina appoggiando tutta la sua vita al Signore Gesù, ha sperimentato che il suo giogo è soave e il suo peso leggero. L’ha sperimentato direttamente su sé stessa e anche negli altri andando a consolare le persone comuni, persone umili smarrite da tanti scandali al più alto livello nella Chiesa. Lei chiamava il Papa di allora, che non era per nulla un santo, “Babbo mio”, “dolce Cristo in terra”, andando oltre il rispetto dovuto alla sua funzione ma mostrando un affetto filiale. Questo non era cecità, o bassa lusinga da parte sua, ma espressione di una fede totale nel potere di Gesù Cristo, di Dio, che aveva nella sua mano quell’uomo tutto discutibile, ed era capace di guidare la Chiesa aldilà dell’umanità del Papa. Impariamo da santa Caterina da Siena, compatrona d’Italia e di Europa.

 

Prima Lettura  1 Gv 1,5-2,2
Il sangue di Gesù ci purifica da ogni peccato.

Dalla prima lettera di san Giovanni apostolo
Figlioli miei, questo è il messaggio che abbiamo udito da lui e che noi vi annunciamo: Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna. Se diciamo di essere in comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, siamo bugiardi e non mettiamo in pratica la verità. Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, siamo in comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, il Figlio suo, ci purifica da ogni peccato.
Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi e la verità non è in noi. Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto tanto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. Se diciamo di non avere peccato, facciamo di lui un bugiardo e la sua parola non è in noi.
Figlioli miei, vi scrivo queste cose perché non pecchiate; ma se qualcuno ha peccato, abbiamo un Paràclito presso il Padre: Gesù Cristo, il giusto. È lui la vittima di espiazione per i nostri peccati; non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. 
  

Salmo Responsoriale  
Dal Salmo 102
Benedici il Signore, anima mia.

Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia.

Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.

Come è tenero un padre verso i figli,
così il Signore è tenero verso quelli che lo temono,
perché egli sa bene di che siamo plasmati,
ricorda che noi siamo polvere.

Ma l’amore del Signore è da sempre,
per sempre su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza. 

Canto al Vangelo  
Mt 11,25
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.
Alleluia.

   

Vangelo  Mt 11,25-30
Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero». 

 

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