“La moltitudine di coloro che erano
diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima…”
Il ritratto della prima comunità cristiana non
è una curiosità, e neppure un suo momento passeggero, ma è la Natura della Chiesa. Abbiamo molto cammino da fare, anche chi ha la grazia di stare in una vera comunità, ma questo è IL cammino, questa
è LA CHIESA. Il Signore ci ha chiamato alla vita cristiana per raggiungere questo
traguardo. La comunione cristiana non è cameratismo, non è fratellanza settaria, paesana o di clan, non è un club di amici o di persone
accomunate da criteri umani. La pietra angolare, l’unica, è
il Crocifisso risorto, e solo nella conversione a Lui, che è Verità, può crescere
una vera unità.
Con grande forza gli apostoli davano
testimonianza della risurrezione del Signore Gesù.
Per natura la Chiesa è missionaria della Buona Notizia. Quanti sono i battezzati che non credono alla risurrezione di Gesù, o pensano riguardi solo lui e non li coinvolga? Eppure è fondamentale la fede nella risurrezione. Il Vangelo di oggi ce lo ricorda. Tommaso rifiuta di credere alla testimonianza dei suoi compagni, ma Gesù non lo abbandona, viene a cercarlo la domenica seguente, in mezzo alla comunità. Infatti non avrà salvezza se non crede alla risurrezione e neppure avrà forza per la sua missione; il suo insegnamento sarà fondamentalmente falsato, non metterà gli altri in comunione con il mistero che li salva. Alla presenza di Gesù, Tommaso, una persona schietta, si arrende: “mio Signore e mio Dio”.
Ma Gesù esalta coloro che “non hanno visto e hanno creduto”. Questo significa che Gesù invita
a credere senza una base certa, ad essere creduloni? No, un credente è sempre uno
che ha incontrato personalmente il Signore Gesù e, aprendosi nell'intimo,
riceve il suo Spirito di Vita, sperimenta in modo gratuito il dono del cambiamento di
cuore, i primi frutti di questo Spirito. Questo incontro si può fare in modi
diversi e le testimonianze sono innumerevoli. L’incontro può avvenire attraverso la testimonianza delle Scritture (Sant’Agostino già ormai vicino alla fede per la vicinanza a sant’Ambrogio, sentì in quel giardino di
Milano l’invito: “prendi e leggi” e la sua vita fu sconvolta. Giovane ebreo, il
futuro cardinale Lustiger, lesse tutto il Nuovo Testamento ed ebbe la certezza che “in
Gesù le Promesse fatte ai Padri si erano compiute”), può avvenire "nella preghiera nel segreto" di fronte al Mistero e Dio risponde (quanti hanno fatto questa
esperienza letteralmente, invocando il Signore Gesù ed Egli ha risposto!; Jean
Frossard, ateo, nel suo libro “Dio esiste, l’ho incontrato” racconta che si è
trovato per caso in una cappella davanti al Santissimo Sacramento esposto, e ha sentito nel suo cuore le parole “Vita Eterna”…). Ma fondamentalmente l’incontro
passa attraverso la “stoltezza dell’Annuncio, del kerigma”. La nostra speranza
è fondata sulla morte in croce offerta liberamente per amore e la risurrezione
di Gesù nel suo vero corpo glorificato.
Prima
Lettura At 4, 32-35
Un cuore solo e un'anima sola.
Dagli Atti degli Apostoli
La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva, ma fra loro tutto era comune.
Con grande forza gli apostoli davano testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande favore.
Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era stato venduto e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno.
Salmo Responsoriale Dal Salmo 117
Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.
Dica
Israele:
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne:
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».
La
destra del Signore si è innalzata,
la destra del Signore ha fatto prodezze.
Non morirò, ma resterò in vita
e annuncerò le opere del Signore.
Il Signore mi ha castigato duramente,
ma non mi ha consegnato alla morte.
La
pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
rallegriamoci in esso ed esultiamo!
Seconda Lettura 1 Gv 5, 1-6
Chiunque è stato generato da Dio vince il
mondo.
Dalla
prima lettera di san Giovanni apostolo
Carissimi, chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi
ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i
suoi comandamenti. In questo infatti consiste l’amore di Dio, nell’osservare i
suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha
vinto il mondo: la nostra fede.
E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio? Egli è
colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l’acqua soltanto,
ma con l’acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo
Spirito è la verità.
Canto al Vangelo Gv 20,29
Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto;
beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!
Alleluia.
Vangelo Gv 20, 19-31
Otto giorni dopo, venne Gesù.
Dal
vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte
del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù,
stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani
e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io
mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A
coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non
perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.
Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse
loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito
nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche
Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!».
Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua
mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli
rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai
veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati
scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù
è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo
nome.
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