L’uccisione di Stefano segna l’inizio di una violenta
persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme che disperde i cristiani. Essi, pieni di Spirito
Santo, non smettono di evangelizzare anche se non sfidano la persecuzione. I
cristiani non sono provocatori fanatici, ma sanno che l’annuncio di Cristo è
vitale. Se Cristo ha fatto loro dono della fede è per salvarli ma anche per costituirli
missionari della Buona Notizia. Le due cose non possono essere separate. E Gesù
li accompagna in quest'opera con segni e prodigi.
Il male, Satana, si combatte con l’evangelizzazione.
Troppi vivono la loro fede così: Gesù
è il Signore, sta in cielo, mi ha promesso il paradiso se mi comporto bene, se porto
con pazienza la mia croce (siamo nati per soffrire, non si può avere tutto, Cristo ha sofferto tanto, quindi
anch’io devo soffrire). Questa vita è bella anche se non riempie il mio desiderio
di felicità, solo in paradiso ci sarà felicità piena, ma posso migliorare la mia vita qui con la preghiera che permette di ottenere le grazie. Gesù, la Madonna, i santi, fanno
le grazie. Quando non ottengo quelle che desidero è perché ho chiesto cose troppo
grandi, oppure ho pregato poco, oppure male, o non meritavo.
Pochi vivono con la consapevolezza che Cristo è qui,
con noi, in questa vita terrena, e che in Lui abbiamo ricevuto tutto, ma che abbiamo
ancora una mentalità, degli obiettivi, contrari al vero bene. Eppure
questo è il punto di partenza. Al giudizio sulla loro vita da parte di un Dio misericordioso
ma che non dà certezza sull’esito del giudizio, al paradiso e all’inferno, alla
risurrezione dei morti alla fine dei tempi, credono anche i
musulmani. Quello che risuona per loro come una novità assoluta è la
risurrezione oggi, partecipata ai credenti fin da adesso, è un Dio che non è solo
giudice ma avvocato dell’uomo che libera dal giudizio. Ti lascerai guidare da Cristo
in questa giornata? Sarai attento/a ai segni della sua presenza nella tua vita?
Bisogna imparare a credere. È un cammino. Santa
Teresina lo esprime in questo modo: “Il Tuo Amore è cresciuto con me”. Purtroppo
ci sono troppe persone ingannate che “hanno tanto fede!” poi la “perdono” nelle prove.
Prima
Lettura At 8, 1-8
Andarono di luogo in luogo, annunciando la Parola.
Dagli Atti degli Apostoli
In quel giorno scoppiò una violenta persecuzione contro la Chiesa di Gerusalemme e tutti, ad eccezione degli apostoli, furono dispersi nelle regioni della Giudea e della Samaria.
Persone pie seppellirono Stefano e fecero un grande lutto per lui. Saulo intanto infuriava contro la Chiesa ed entrando nelle case prendeva uomini e donne e li faceva mettere in prigione.
Quelli però che erano stati dispersi andavano per il paese e diffondevano la parola di Dio.
Filippo, sceso in una città della Samaria, cominciò a predicare loro il Cristo. E le folle prestavano ascolto unanimi alle parole di Filippo sentendolo parlare e vedendo i miracoli che egli compiva. Da molti indemoniati uscivano spiriti immondi, emettendo alte grida e molti paralitici e storpi furono risanati. E vi fu grande gioia in quella città.
Salmo Responsoriale 65
Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Acclamate
a Dio da tutta la terra,
cantate alla gloria del suo nome,
date a lui splendida lode.
Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere!
A te
si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
mirabile nel suo agire sugli uomini.
Egli
cambiò il mare in terra ferma,
passarono a piedi il fiume;
per questo in lui esultiamo di gioia:
con la sua forza domina in eterno.
Canto al Vangelo CGv 6,40
Alleluia, alleluia.
Chi crede nel Figlio ha la vita eterna, dice il Signore,
e io lo risusciterò nell’ultimo giorno.
Alleluia.
Vangelo Gv 6, 35-40
Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede
in lui abbia la vita eterna.
Dal
vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, disse Gesù alla folla:
«Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non
avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo
caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la
volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di
quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti
è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la
vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
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