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mercoledì 18 luglio 2018

IL SEGRETO DELLA VITA / mercoledì XV° sett. T.O.

L'umiliazione dei Romani alle forche caudine contro i Sanniti.
 La prima lettura di oggi risulta scioccante per alcuni ma è invece una parola forte di consolazione. Le prove e le ingiustizie terribili sono un dato di fatto nella Storia. Il XXI° secolo non ha cancellato guerre, popolazioni prese in ostaggio, torturate, schiavizzate, profughi sbattuti da una parte all’altra o annegati nel Mediterraneo. Il Signore dice: tutto questo serve ad una purificazione ma io metterò un limite, se il male si vuole ergere ad assoluto senza freno, anche lui sarà combattuto, arginato, castigato. Dio non si è dimenticato di te. L’arroganza dei potenti è una loro presunzione, una loro debolezza, non l’assenza di Dio.

E Gesù ci dice che il segreto che dona la capacità di sperare dove tutto appare buio, di amare dove tutto sembra morte, e di vincere, è un privilegio dei piccoli, una grazia a loro riservata. Senza la grazia, non comprendiamo nulla.

Prima Lettura   Is 10, 5-7. 13-16
Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare?
Dal libro del profeta Isaìa
Così dice il Signore:
Oh! Assiria, verga del mio furore,
bastone del mio sdegno!
Contro una nazione empia io la mando
e la dirigo contro un popolo con cui sono in collera,
perché lo saccheggi, lo depredi
e lo calpesti come fango di strada.
Essa però non pensa così
e così non giudica il suo cuore,
ma vuole distruggere
e annientare non poche nazioni.
Poiché ha detto:
«Con la forza della mia mano ho agito
e con la mia sapienza, perché sono intelligente;
ho rimosso i confini dei popoli
e ho saccheggiato i loro tesori,
ho abbattuto come un eroe
coloro che sedevano sul trono.
La mia mano ha scovato, come in un nido,
la ricchezza dei popoli.
Come si raccolgono le uova abbandonate,
così ho raccolto tutta la terra.
Non vi fu battito d’ala,
e neppure becco aperto o pigolìo».
Può forse vantarsi la scure contro chi se ne serve per tagliare
o la sega insuperbirsi contro chi la maneggia?
Come se un bastone volesse brandire chi lo impugna
e una verga sollevare ciò che non è di legno!
Perciò il Signore, Dio degli eserciti,
manderà una peste contro le sue più valide milizie;
sotto ciò che è sua gloria arderà un incendio
come incendio di fuoco.

Salmo Responsoriale  
 Dal Salmo 93 
Il Signore non respinge il suo popolo.
Calpestano il tuo popolo, Signore,
opprimono la tua eredità.
Uccidono la vedova e il forestiero,
massacrano gli orfani.
Dicono: «Il Signore non vede,
il Dio di Giacobbe non intende».
Intendete, ignoranti del popolo:
stolti, quando diventerete saggi? 
Chi ha formato l’orecchio, forse non sente?
Chi ha plasmato l’occhio, forse non vede?
Colui che castiga le genti, forse non punisce,
lui che insegna all’uomo il sapere?
Poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore.  

Canto al Vangelo 
  Mt 11,25
Alleluia, alleluia.

Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra,
perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. 
Alleluia.

Vangelo
   Mt 11, 25-27
Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». 

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