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martedì 17 luglio 2018

DUE INSEGNAMENTI BASILARI SULLA FEDE / martedì XV° sett. T.O.

Isaia incontra il re Acaz sulla strada del campo del lavandaio - dal sito Sacra Bibbia illustrata.


Oggi il Signore ci da due insegnamenti basilari sulla fede.

1.Nella prima lettura l’atteggiamento del re e del popolo di Gerusalemme di fronte al pericolo è espresso in modo molto efficace dall’immagine delle foglie agitate dal vento, dai rami che si piegano sotto le folate. Così sono i loro cuori, agitati, pieni di ansia, instabili. Dio invece ha deciso di proteggere il popolo e compirà la sua promessa. Il paradosso è che questo non significa automaticamente una vita tranquilla. Se il re e il popolo guardano alle apparenze, ascoltano discorsi troppo umani invece di appoggiarsi alla promessa di Dio, continueranno ad agitarsi inutilmente.
Se io credo, so che Dio è dalla mia parte, è mio Padre onnipotente, nulla succede senza che Egli lo permetta e tutto concorre al mio bene. Perché mi agito ancora, perché reagisco alle offese, perché vado in tilt per la gelosia o per l’invidia, ecc…? È ovvio che scanserò una pietra che mi sta cadendo addosso, che sono prudente nel guidare, che guardo la data di scadenza sull’etichetta, ecc. Ma anche di fronte ai miei tanti errori e fragilità e a quelle degli altri, se fossi veramente credente (se fossi veramente credente!) il mio cuore non si agiterebbe.

2.Guai a te Corazìn! grida Gesù nel Vangelo: Le grazie ricevute implicano responsabilità. Se io le ho sciupate volontariamente ne porterò le conseguenze. E possono essere gravissime. Ma non devo dimenticare che mi trovo davanti a Dio, mio Padre, che mi ama di amore eterno. Ha permesso il mio peccato solo per trarne un bene maggiore. Non è automatico però perché posso continuare a peccare. Devo tornare a Dio subito, senza indugio, con umiltà e sincerità. Fratello, sorella, non aspettare, non rimandare.

Una frase del profeta Isaia (30,15) mi ha aiutato molto nel mio percorso: “Poiché dice il Signore Dio, il Santo di Israele: «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell'abbandono confidente sta la vostra forza». Conversione e calma. Non conversione agitata, non calma senza conversione. Purtroppo il Signore aggiunge subito : «Ma voi non avete voluto, …».
Dai, questa costatazione il Signore non la farà per quanto ti riguarda, perché - ne sono certo! - rientrando in te stesso, adesso ti alzerai e tornerai da tuo Padre che ti aspetta, pronto a fare festa.

Prima Lettura  Is 7, 1-9
Se non crederete, non resterete saldi.
Dal libro del profeta Isaìa
Nei giorni di Acaz, figlio di Iotam, figlio di Ozìa, re di Giuda, Resin, re di Aram, e Pekach, figlio di Romelìa, re d’Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono a espugnarla. Fu dunque annunciato alla casa di Davide: «Gli Aramei si sono accampati in Èfraim». Allora il suo cuore e il cuore del suo popolo si agitarono, come si agitano gli alberi della foresta per il vento.
Il Signore disse a Isaìa: «Va’ incontro ad Acaz, tu e tuo figlio Seariasùb, fino al termine del canale della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. Tu gli dirai: “Fa’ attenzione e sta’ tranquillo, non temere e il tuo cuore non si abbatta per quei due avanzi di tizzoni fumanti, per la collera di Resin, degli Aramei, e del figlio di Romelìa. Poiché gli Aramei, Èfraim e il figlio di Romelìa hanno tramato il male contro di te, dicendo: Saliamo contro Giuda, devastiamolo e occupiamolo, e vi metteremo come re il figlio di Tabeèl.
Così dice il Signore Dio: Ciò non avverrà e non sarà!
Perché capitale di Aram è Damasco
e capo di Damasco è Resin.
Capitale di Èfraim è Samarìa
e capo di Samarìa il figlio di Romelìa.
Ancora sessantacinque anni
ed Èfraim cesserà di essere un popolo.
Ma se non crederete, non resterete saldi”».

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 47
Dio ha fondato la sua città per sempre.
Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra. 
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re.
Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è dimostrato. 
Ecco, i re si erano alleati,
avanzavano insieme.
Essi hanno visto:
atterriti, presi dal panico, sono fuggiti.
Là uno sgomento li ha colti,
doglie come di partoriente,
simile al vento orientale,
che squarcia le navi di Tarsis. 

Canto al Vangelo 
 Sal 94  
Alleluia, alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 11, 20-24
Nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne e la terra di Sòdoma saranno trattate meno duramente di voi.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite:
«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!». 

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