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martedì 10 luglio 2018

HO SEMINATO TANTO VENTO E INVECE DI TEMPESTA HO RACCOLTO MISERICORDIA



Hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta”.  Questa espressione diventata proverbiale si adatta molto a me. Quanto vento ho seminato e temo la tempesta. Ma il Signore mi dice: “è vero, hai seminato tanto vento ma non vedi che hai raccolto misericordia, non vedi che ti è stato donato Gesù Cristo invece della tempesta?”
Quanta gente semina vento e logicamente raccoglie la tempesta. Quanti aborti o tradimenti che lasciano un segno che dura tutta la vita, quanti egoismi quotidiani che si trasformano in muri di incomunicabilità a o in separazioni, quanti figli non educati nella disciplina del Signore che diventano giovani senza valori e ripagano i genitori con l’indifferenza, quante vite non date, non feconde, “perché bisogna approfittare prima”, che si trasformano in impossibilità di avere figli o in vecchiaia solitaria, quanti eccessi nel bere, nel mangiare, nelle droghe o nelle medicine senza vero motivo, solo “per non soffrire” che si pagano poi fortemente nella salute, quanti reati che pesano su tutta la vita perché diventano corruzione o tolgono la fama provocano il carcere, quanta mancanza di serietà che rovina una carriera e la vita dei cari … L'elenco è infinito.
Ma a tutti noi Dio offre il suo amore. Dio non vede il colpevole o il peccatore ma un suo figlio in difficoltà. Dice Snoopy il cagnolino di Charlie Brown: "Dio mi ama? O non mi conosce o è veramente Dio!". E' veramente Dio! Dove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la grazia. Non tardare più. Non disprezzare l’amore gratuito di Dio. Non rischiare di accumulare altri rimpianti. Non provocare la tempesta. Convertiti ORA.

Prima Lettura  Os 8, 4-7.11-13
Dal libro del profeta Osèa
Così dice il Signore:
«Hanno creato dei re
che io non ho designati;
hanno scelto capi
a mia insaputa.
Con il loro argento e il loro oro
si sono fatti idoli,
ma per loro rovina.
Ripudio il tuo vitello, o Samarìa!
La mia ira divampa contro di loro;
fino a quando non si potranno purificare?
Viene da Israele il vitello di Samarìa,
è opera di artigiano, non è un dio:
sarà ridotto in frantumi.
E poiché hanno seminato vento,
raccoglieranno tempesta.
Il loro grano sarà senza spiga,
se germoglia non darà farina
e, se ne produce, la divoreranno gli stranieri.
Èfraim ha moltiplicato gli altari,
ma gli altari sono diventati per lui
un’occasione di peccato.
Ho scritto numerose leggi per lui,
ma esse sono considerate come qualcosa di estraneo.
Offrono sacrifici
e ne mangiano le carni,
ma il Signore non li gradisce;
ora ricorda la loro iniquità,
chiede conto dei loro peccati:
dovranno tornare in Egitto».

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 113B
Casa d’Israele, confida nel Signore.
Il nostro Dio è nei cieli:
tutto ciò che vuole, egli lo compie.
Gli idoli delle genti sono argento e oro,
opera delle mani dell’uomo. 
Hanno bocca e non parlano,
hanno occhi e non vedono,
hanno orecchi e non odono,
hanno narici e non odorano. 
Le loro mani non palpano,
i loro piedi non camminano.
Diventi come loro chi li fabbrica
e chiunque in essi confida!
Israele, confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.
Casa di Aronne, confida nel Signore:
egli è loro aiuto e loro scudo.

Canto al Vangelo 
 Gv 10,14  
Alleluia, alleluia.

Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 9, 32-38
La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai!
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato. E dopo che il demonio fu scacciato, quel muto cominciò a parlare. E le folle, prese da stupore, dicevano: «Non si è mai vista una cosa simile in Israele!». Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demòni per opera del principe dei demòni».
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni malattia e ogni infermità. Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Allora disse ai suoi discepoli: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe perché mandi operai nella sua messe!». 

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