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lunedì 16 luglio 2018

E' DEMONIACO FARSI UN TATUAGGIO O UN PIERCING?

Cristian Ronaldo, a differenza di quasi tutti i calciatori, non mostra nessun tatuaggio:
la motivazione è che vuole poter dare sempre il sangue.

Si vedono sempre più in giro tatuaggi (e piercing. Più tatuaggi che piercing. Tutta la riflessione che segue vale per tutti e due). E l’estate, il mare li mettono in mostra, vecchi e nuovi. Lo stesso campionato mondiale di calcio che sta per finire offre in primo piano tatuaggi abbondanti su braccia e anche gambe dei calciatori. Personalmente sento una certa tristezza di fronte a quello che percepisco come uno scempio. Ma aldilà della mia sensibilità, qual è la verità per un credente o una persona che vuole ragionare e non solo seguire le mode?

Ci sono persone che si chiedono addirittura se i tatuaggi o i piercing sono demoniaci. Su questo punto la risposta è: no! È demoniaco solo ciò che ha una relazione diretta col demonio. Il demoniaco, l’offesa a Dio sta nella intenzione, nella volontà con la quale si fa una cosa.
Ma bisogna ricordare a tutti, giovani e meno giovani, che il corpo è una opera di Dio. Un conto è vestirsi o ornarsi, un altro conto è iscrivere nella propria pelle qualcosa che rimarrà indelebile. Disegnare qualcosa sul mio corpo con una pittura non nociva per la salute e che scomparirà nel giro di giorni o anche di settimane non presenta nulla di male. È il fatto della irreversibilità che interroga il buon senso comune: “è giusto farlo?”
Non importa quanto possa essere bello o artistico un tatuaggio, la pelle data da Dio ai suoi figli sarà sempre molto più bella. Infatti i cristiani – di tutte  le confessioni – quando si fanno un tatuaggio sentono la coscienza che li avvisa che qualcosa non va.
Se alcuni popoli pagani avevano l’abitudine di tatuarsi in segno di appartenenza etnica o religiosa, col Cristianesimo questa pratica è stata abbandonata. La ragione indica che il corpo, giovane o anziano, possiede una maggiore o minore bellezza in se stesso. L’intervento umano irreversibile non migliora la semplice bellezza del corpo stesso.
La cosa non cambia se il tatuaggio riguarda immagini di Cristo o della Madonna, o cose del genere. In una casa si possono fare cambiamenti perché la casa è una opera umana, e così il vestito. Il corpo invece è dato da Dio, è un’opera di Dio. Un intervento di chirurgia estetica è lecito e talvolta auspicabile ma deve sempre avere motivi realmente convenienti e ragionevoli.
Molto spesso i disegni dei tatuaggi sono anche volgari e brutti.
Il tatuaggio è come se tu dovessi portare tutta la vita, ogni giorno lo stesso vestito. Molti si pentono di essersi inflitti un tatuaggio che non piace più o che non corrisponde più alle idee che si sono evolute. Conosco qualcuno che ha pagato molto caro per cancellare parzialmente e ricuperare un brutto tatuaggio al momento della sua conversione a Cristo. Oltre che costoso, il risultato di questo tentativo non era per nulla soddisfacente ed egli era veramente pentito di essersi fatto fare quel tatuaggio. Comunque ci sono molte persone pentite dei loro tatuaggi perché non piacciono più e non possono tornare indietro. C'è anche il problema dell’invecchiamento della pelle con l’età: come diventa il tatuaggio?
C'è anche il problema salute: qualche tatuaggio (o piercing) fatto imprudentemente ha causato infezioni anche gravi. Per questo, per precauzione, chi ha effettuato un tatuaggio non può dare il sangue almeno per un periodo di quattro mesi. Il motivo per cui Cristian Ronaldo (che non appare un modello di saggezza morale, modello di lavoro intenso e di ricerca della perfezione sì!) non mostra nessun tatuaggio sul suo corpo sarebbe che vuole poter dare sempre il sangue! Un buon punto a suo favore e da imitare! E, giudizio mio, in mezzo alla collezione di orrori che trovi se digiti: "calciatori - tatuaggi" su internet, egli appare come una vera eccezione. 
La ragione retta dice che tatuarsi non è una buona scelta.

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