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venerdì 29 luglio 2016

COMPRENDERE LA SCRITTURA N. 2: LA SCRITTURA SPIEGA LA SCRITTURA

Incredulità di San Tommaso - Caravaggio
La frase di s. Girolamo esaminata nel post precedente: “tutta la Scrittura è Cristo” è la conclusione cristiana di un doppio principio di fede tramandatoci dagli Ebrei.

Il primo è che Dio ha promesso al suo popolo lo Shalom, cioè la Pace, il Benessere, la Pienezza di Vita e queste promesse vengono attuate da Lui nella Storia attraverso il suo piano di Salvezza. In particolare il Messia promesso da Dio verrà per portare a compimento queste promesse. Egli compirà le Scritture. Per noi il Messia è Gesù di Nazareth, che compie le Scritture con il Mistero Pasquale di Redenzione attraverso la sua Morte per amore e la sua Risurrezione.

Il secondo principio è che Dio è infinitamente superiore a noi e quindi alla nostra mente. L’uomo, da solo, con tutta la sua intelligenza e la sua scienza non può COMPRENDERE DIO, cioè non può definirlo, non può spiegarlo. È Dio che si RIVELA: DIO SPIEGA DIO!

Siccome Dio si rivela tramite le Sante Scritture, bisogna concludere che l’uomo non può spiegare queste da solo. ESSENDO PAROLA DI DIO, RIVELAZIONE DELLA SUA NATURA E DEL SUO PIANO PER GLI UOMINI, E' LA SCRITTURA CHE SPIEGA LA SCRITTURA.

Quanto detto sopra ci dà due metodi molto semplici per leggere e inte-leggere la Scrittura cioè averne l’intelligenza:


1.    PRIMO:  Gesù compie le promesse di Dio porta la Scrittura a compimento. Ogni brano può essere letto sotto questo aspetto: come Gesù lo compie? Anzi, si possono fare TRE DOMANDE che sono come tre piccole e potenti chiavi che tutti possono usare fin da subito per entrare nella Scrittura. Unica condizione, non avere presunzione: COME L’EBREO COMPRENDE E VIVE QUESTO BRANO? COME GESU’ COMPRENDE E VIVE QUESTO BRANO? COME IL CRISTIANO (IO) COMPRENDE E VIVE QUESTO BRANO?

2.      SECONDO:  La Scrittura spiega la Scrittura. Di fronte ad un brano qualsiasi mi posso chiedere: “perché sta scritto (questo)?” e la risposta sarà: “perché sta scritto...!” cioè un altro brano della stessa Bibbia. A questo nuovo brano potrò applicare la stessa domanda: “perché sta scritto (questo)?” e avrò la medesima risposta: “perché sta scritto...!” tramite però un nuovo brano che illuminerà il precedente. E così all’infinito.


L’unione di questi due principi è un metodo straordinario di lettura della Parola e di Preghiera che, raccolto dai monaci cristiani, ha preso il nome latino di SCRUTATIO. 

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