
Maledizione inevitabile?
Fascino sempre presente nel nostro DNA della violenza, codificata come grande
ideale? Un giorno mi diede passaggio verso la Francia un belga che tornava da
una ricostituzione storica della battaglia di Marengo: tre giorni entusiasti in
uniforme d’epoca, a dormire sotto la tenda, sulla paglia, senza portare occhiali
né fumare, accomunato con francesi, olandesi, inglesi, tedeschi ecc., dal mito
di Napoleone. Appena finito quel campeggio particolare aveva inforcato di nuovo
gli occhiali e … ricuperava le sigarette perdute! Ricordo, durante il servizio
militare, lo stato di eccitazione dei compagni nell’odore della polvere da sparo
la prima volta al poligono di tiro …
So, per contatto diretto, che
ci sono tanti soldati veri, difensori del loro popolo e dei suoi valori. Ma i
loro esami di coscienza sono talvolta difficili quando le direttive della
politica sembrano mettere inutilmente a rischio vite umane, sia militari che
civili.

Nella logica di questa riflessione
notiamo che Gesù (Vangelo) rivela ai piccoli due cose :
- - La Via
della mitezza e dell’umiltà di cuore, che Lui, l’Umile e l’Agnello Immolato, ha
intrapreso fino alla fine, è la chiave della Vittoria. Infatti, “umiliò se stesso facendosi
obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e
gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di
Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni
lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre” (Filippesi
2, 8-12). Chi lo segue in questa Via regnerà con Lui,
trasformerà il mondo con Lui. Essere umile e mite, per Gesù non significa essere
indeciso, non avere un piano di azione, non essere organizzati.
- - Il cuore
è al centro, è importante. Quindi i piccoli, quelli che non contano per gli
strateghi della politica e della guerra, se sono discepoli di Gesù,
consapevolmente e liberamente, contano per Dio, ma contano anche per la grande
storia, infinitamente di più di quanto la loro invisibilità sociale ce lo fa
pensare.
Dice papa Francesco: nel mondo
manca crudelmente la misericordia, mettiamo tanta misericordia nel mondo. Meditando
il Vangelo, san Francesco ci ha lasciato una preziosa esperienza in questo senso,
sintetizzata nella “Preghiera semplice” dedicata a tutti coloro che amano la pace e la giustizia.
Oh! Signore, fa di me
uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.
Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè: è dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.Amen.
dove è odio, fa ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.
Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè: è dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.Amen.

Salmo Responsoriale Dal Salmo 93 Il Signore non respinge il suo popolo.
Calpestano il tuo popolo, Signore,
opprimono la tua eredità.
Uccidono la vedova e il forestiero,
massacrano gli orfani.
Dicono: «Il Signore non vede,
il Dio di Giacobbe non intende».
Intendete, ignoranti del popolo:
stolti, quando diventerete saggi?
Chi ha formato l’orecchio, forse non sente?
Chi ha plasmato l’occhio, forse non vede?
Colui che castiga le genti, forse non punisce,
lui che insegna all’uomo il sapere?
Poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore.
opprimono la tua eredità.
Uccidono la vedova e il forestiero,
massacrano gli orfani.
Dicono: «Il Signore non vede,
il Dio di Giacobbe non intende».
Intendete, ignoranti del popolo:
stolti, quando diventerete saggi?
Chi ha formato l’orecchio, forse non sente?
Chi ha plasmato l’occhio, forse non vede?
Colui che castiga le genti, forse non punisce,
lui che insegna all’uomo il sapere?
Poiché il Signore non respinge il suo popolo
e non abbandona la sua eredità,
il giudizio ritornerà a essere giusto
e lo seguiranno tutti i retti di cuore.
Canto al Vangelo Mt 11,25: Ti rendo lode,
Padre, Signore del cielo e della
terra, perché ai piccoli hai
rivelato i misteri del Regno.
Vangelo Mt 11, 25-27: In quel tempo, Gesù
disse: «Ti rendo lode, Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e
ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso
nella tua benevolenza. Tutto è
stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e
nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà
rivelarlo».
"È dando che si riceve..." e rimane costante quell'Amore che rende umili, docili, altruisti! Che il Padre ci consenta di avere il coraggio di amare!
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