La memoria di santa Marta ci presenta un paradosso.
Il primo Vangelo indicato per la Messa era quello in cui viene rimproverata da
Gesù perché ha fatto la scelta sbagliata e di conseguenza è nervosa e
rimprovera sia Gesù che la sua fannullona di sorella. È vero che la Chiesa
indicava anche come seconda scelta il brano del Vangelo secondo Giovanni che riporta
il dialogo tra Marta e Gesù prima della risurrezione del fratello Lazzaro, dove
lei dimostra una fede forte e decisa.
i Santi ci sono dati in esempio. Ma come si fa a dare in esempio una persona parlando dei
suoi sbagli?
Per un verso la Chiesa ha corretto il tiro e nel
nuovo lezionario il primo Vangelo indicato è proprio quello di Giovanni dove
Marta fa decisamente più bella figura. Ma questo paradosso degli sbagli ci
indica qualcosa di molto prezioso:
“Nessuno nasce imparato”. Nessuno nasce
santo. Anzi, i primi cristiani avevano chiara una verità che abbiamo dimenticato
troppo: non si nasce cristiani, lo si diventa. Chi nasce da madre ebrea è
ebreo. Chi nasce da padre musulmano appartiene al padre e quindi nasce
musulmano. Di più, i musulmani sono talmente convinti che la loro è “la
religione naturale dell’umanità” che dicono che i bambini nascono tutti
musulmani e poi sono i loro genitori che li fanno ebrei o cristiani, in poche
parole li deformano (da un detto di Maometto: “Ogni bambino nasce musulmano, sono i
suoi genitori che ne
fanno un israelita, un cristiano o uno zoroastriano
(adoratori del fuoco)”. Vedi anche Corano sura 30, 30). Per i
cristiani il bambino che nasce non è cristiano, lo diventa con il battesimo.
Ma, oltre al battesimo, essere pienamente
cristiani significa INCONTRARE CRISTO E SEGUIRLO CON DECISIONE LIBERA IN UN
CAMMINO DI CONVERSIONE. Purtroppo il battesimo dato ai neonati ci ha fatto dimenticare
che per essere cristiani bisogna convertirsi. Il percorso normale è quindi
l’incontro con Gesù Risorto e l’adesione di fede in Lui, poi la formazione
cristiana fino ad una fede adulta, e, infine, il battesimo. La Chiesa, fin dalle
origini ha sempre battezzato i bambini piccoli di genitori entrambi cristiani a
condizione, però, che educhino i loro figli nella fede. Troppe volte questi
genitori, benché l’abbiano promesso al momento del battesimo, non educano i
loro figli nella fede. Spesso non ne sono neppure capaci. Far battezzare un
proprio figlio significa fargli conoscere i comandamenti affinché osservandoli
impari ad amare Dio (innanzitutto!) e il prossimo come Cristo ci ha insegnato.
Significa pure, obbligatoriamente, accompagnarlo fino alla fine della
iniziazione sacramentale, cioè che sia accolto alla mensa eucaristica e che
riceva la cresima. Si vede nel nostro stesso vocabolario che non comprendiamo quello
che facciamo: tante volte nelle parrocchie per iniziazione cristiana, s’intende
il catechismo che viene impartito fino alla prima comunione, come se l’iniziazione
cristiana finisse qui, come se la cresima non fosse più iniziazione cristiana. Per
tanti infatti è un “optional” che magari ci si sente più o meno obbligati a
ricuperare prima di sposarsi.
Mi sono molto rallegrato in questi giorni
perché una mamma è venuta a chiedermi con tutta la forza di una fede semplice come
fare perché suo figlio già grande ricevesse la cresima.
Marta è un esempio prezioso per noi perché
sbagliando HA ACCETTATO LA CORREZIONE con umiltà, ha accettato di lasciarsi
guidare da Gesù, di lasciarsi formare. Tutti i santi hanno imparato da Gesù,
come anche la Madonna che custodiva, meditava, nel suo cuore gli eventi e le
parole del suo Figlio (Luca 2,51). Ma i santi normali hanno imparato anche dai
loro sbagli e dalle correzioni che Gesù ha fatto loro con infinito amore.
Conclusione: PUOI DIVENTARE SANTO, come Marta, anzi,
Gesù lo desidera per te, perché la santità è pienezza di Vita. NON ASPETTARE
PIU’ PERCHE’ MOLTO TEMPO DELLA TUA VITA E’ GIA’ PASSATO. Per questo impariamo
da Gesù e accettiamo la correzione con umiltà, anche quando vien dai fratelli,
dai catechisti o dal presbitero. Senza umiltà davanti a Dio e al fratello non c'è
santità.
Bellissima questa catechesi, Sereno!
RispondiEliminaGrazie per la possibilità che non esclude alcuno, per la Speranza che è fonte di gioia, per la Fede quale fonte di salvezza eterna!
prova
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