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lunedì 1 agosto 2016

29 LUGLIO. MARTA ERA VERAMENTE UNA SANTA?

La memoria di santa Marta ci presenta un paradosso. Il primo Vangelo indicato per la Messa era quello in cui viene rimproverata da Gesù perché ha fatto la scelta sbagliata e di conseguenza è nervosa e rimprovera sia Gesù che la sua fannullona di sorella. È vero che la Chiesa indicava anche come seconda scelta il brano del Vangelo secondo Giovanni che riporta il dialogo tra Marta e Gesù prima della risurrezione del fratello Lazzaro, dove lei dimostra una fede forte e decisa.

i Santi ci sono dati in esempio. Ma come si fa a dare in esempio una persona parlando dei suoi sbagli?

Per un verso la Chiesa ha corretto il tiro e nel nuovo lezionario il primo Vangelo indicato è proprio quello di Giovanni dove Marta fa decisamente più bella figura. Ma questo paradosso degli sbagli ci indica qualcosa di molto prezioso:

“Nessuno nasce imparato”. Nessuno nasce santo. Anzi, i primi cristiani avevano chiara una verità che abbiamo dimenticato troppo: non si nasce cristiani, lo si diventa. Chi nasce da madre ebrea è ebreo. Chi nasce da padre musulmano appartiene al padre e quindi nasce musulmano. Di più, i musulmani sono talmente convinti che la loro è “la religione naturale dell’umanità” che dicono che i bambini nascono tutti musulmani e poi sono i loro genitori che li fanno ebrei o cristiani, in poche parole li deformano (da un detto di Maometto: “Ogni bambino nasce musulmano, sono i suoi genitori che ne
fanno un israelita, un cristiano o uno zoroastriano (adoratori del fuoco)”. Vedi anche Corano sura 30, 30). Per i cristiani il bambino che nasce non è cristiano, lo diventa con il battesimo.

Ma, oltre al battesimo, essere pienamente cristiani significa INCONTRARE CRISTO E SEGUIRLO CON DECISIONE LIBERA IN UN CAMMINO DI CONVERSIONE. Purtroppo il battesimo dato ai neonati ci ha fatto dimenticare che per essere cristiani bisogna convertirsi. Il percorso normale è quindi l’incontro con Gesù Risorto e l’adesione di fede in Lui, poi la formazione cristiana fino ad una fede adulta, e, infine, il battesimo. La Chiesa, fin dalle origini ha sempre battezzato i bambini piccoli di genitori entrambi cristiani a condizione, però, che educhino i loro figli nella fede. Troppe volte questi genitori, benché l’abbiano promesso al momento del battesimo, non educano i loro figli nella fede. Spesso non ne sono neppure capaci. Far battezzare un proprio figlio significa fargli conoscere i comandamenti affinché osservandoli impari ad amare Dio (innanzitutto!) e il prossimo come Cristo ci ha insegnato. Significa pure, obbligatoriamente, accompagnarlo fino alla fine della iniziazione sacramentale, cioè che sia accolto alla mensa eucaristica e che riceva la cresima. Si vede nel nostro stesso vocabolario che non comprendiamo quello che facciamo: tante volte nelle parrocchie per iniziazione cristiana, s’intende il catechismo che viene impartito fino alla prima comunione, come se l’iniziazione cristiana finisse qui, come se la cresima non fosse più iniziazione cristiana. Per tanti infatti è un “optional” che magari ci si sente più o meno obbligati a ricuperare prima di sposarsi.

Mi sono molto rallegrato in questi giorni perché una mamma è venuta a chiedermi con tutta la forza di una fede semplice come fare perché suo figlio già grande ricevesse la cresima.

Marta è un esempio prezioso per noi perché sbagliando HA ACCETTATO LA CORREZIONE con umiltà, ha accettato di lasciarsi guidare da Gesù, di lasciarsi formare. Tutti i santi hanno imparato da Gesù, come anche la Madonna che custodiva, meditava, nel suo cuore gli eventi e le parole del suo Figlio (Luca 2,51). Ma i santi normali hanno imparato anche dai loro sbagli e dalle correzioni che Gesù ha fatto loro con infinito amore.


Conclusione: PUOI DIVENTARE SANTO, come Marta, anzi, Gesù lo desidera per te, perché la santità è pienezza di Vita. NON ASPETTARE PIU’ PERCHE’ MOLTO TEMPO DELLA TUA VITA E’ GIA’ PASSATO. Per questo impariamo da Gesù e accettiamo la correzione con umiltà, anche quando vien dai fratelli, dai catechisti o dal presbitero. Senza umiltà davanti a Dio e al fratello non c'è santità.

2 commenti:

  1. Bellissima questa catechesi, Sereno!
    Grazie per la possibilità che non esclude alcuno, per la Speranza che è fonte di gioia, per la Fede quale fonte di salvezza eterna!

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