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mercoledì 31 agosto 2016

CONOSCENZA DI DIO martedì XXII sett T.O.

ritratto di santa Teresa de Jesùs
Sia san Paolo (e i cristiani) che il demonio sembrano conoscere Dio. Nel Vangelo lo spirito impuro è molto chiaro: “Io so chi tu sei: il santo di Dio!” La sua è vera conoscenza? Certamente non è una conoscenza di amore, una conoscenza che crea e esprime comunione. È lo scorgere a mille miglia il nemico odiato e temuto. Coloro che bestemmiano Dio e dicono: “è segno che ci credo”, si cullano nella loro stupidità e si mettono in un grande pericolo. Infatti il demonio sa che Dio esiste molto meglio di noi e trema, bestemmia orribilmente e si trova all’inferno (Giacomo 2,19).

Invece tutto liscio e direi illuminante, pacificante, questa frase della prima lettura: “l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle…”. Inutile accanirsi in certe situazioni o colpevolizzare le persone. È questione di dono.

In senso positivo san Paolo dice che abbiamo ricevuto lo Spirito di Dio con tutte le conseguenze. Dice perfino una frase molto delicata per via di qualche esaltato: “l’uomo mosso dallo Spirito …  (non può) essere giudicato da nessuno”. Però secondo la stessa Bibbia quell’uomo può essere giudicato da chi ha il compito di farlo nella Chiesa.


Ciò che afferma san Paolo di chi ha ricevuto “lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato” riguarda tutti i battezzati? Attenti agli “uomini e donne celesti” quelli che “hanno sempre lo Spirito Santo dietro la testa” e dicono “lo Spirito mi suggerisce”, hanno visioni e locuzioni spirituali… Ci sono stati troppi esaltati o smarriti nella Chiesa: dobbiamo aggiungere una grande prudenza ad una necessaria umiltà. D’altra parte non si può negare che nella Chiesa ci sono stati e ci sono tanti uomini e donne guidati dallo Spirito Santo in modo manifesto, che vivono una comunione molto speciale con Dio. Inoltre il Magistero ha dimostrato storicamente che la promessa di Gesù a Pietro di porre una roccia nella Chiesa per confermare i fratelli si è realizzata.

niente ti turbi, niente ti spaventi, ...
Siamo battezzati e abbiamo ricevuto il sigillo dello Spirito Santo. Con tutta l’umiltà e la prudenza, non possiamo dire: questa comunione che mi rende uno con lo Spirito di Dio non mi riguarda. Ci tocca prendere questo aspetto sul serio e aprire il cuore al Signore per diventare personalmente e comunitariamente il suo Tempio.




Prima Lettura  1 Cor 2, 10-16. Fratelli, lo Spirito conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. 
Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo.

Canto al Vangelo 
 Lc 7,16  Un grande profeta è sorto tra noi, Dio ha visitato il suo popolo.
Vangelo   Lc 4, 31-37. In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. 
Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». 
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. 
Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante. 

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