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giovedì 19 settembre 2024

SUGGERIMENTI PER L'AMBIENTALE DALL'INSEGNAMENTO DEL CONCILIO / 01.


Spesso nelle parrocchie c'è l'usanza che un lettore o il diacono faccia un'introduzione ambientale alla Messa. È una cosa molto buona. Però noto che troppe volte si riduce a un'introduzione alle Letture e non alla Celebrazione che è molto più delle Letture. Rileggendo la Sacrosanctum Concilium, la Costituzione sulla Liturgia del Concilio Vaticano II, ho estrapolato questi suggerimenti per ambientali, indicando il paragrafo dal quale li ho tratti. Spero che possa essere utile. 

01.Fratelli e sorelle, nella liturgia, specialmente nella Celebrazione eucaristica che stiamo per iniziare «si attua l'opera della nostra redenzione». Mangiando il pane della Parola e il Corpo di Cristo hai la vita eterna, come ha promesso il Signore. Se vivi bene l’Eucaristia non solo hai in te la presenza e lo Spirito di Cristo, ma il nostro modo di vivere l’Eucaristia manifesta agli altri il mistero di Cristo e la genuina natura della Chiesa che è comunione con Dio e tra di noi, amore che si dona gratuitamente e ci indirizza alla città futura, verso la quale siamo incamminati. L’Eucaristia fa di noi un tempio santo nel Signore, un'abitazione di Dio nello Spirito, fino a raggiungere la piena maturità di Cristo. Nello stesso tempo ci fortifica per poter predicare il Cristo. Adesso lasciamo dunque fuori le nostre preoccupazioni, chiediamo al Signore di purificarci dalle passioni e contese, per vivere in modo fruttuoso questa celebrazione. Così molti potranno essere attratti ad entrare nella Chiesa perché ci sia un solo ovile e un solo pastore. Mettiamoci in piedi e celebriamo con gratitudine e vera adorazione. (SC 2). 

02.Fratelli e sorelle, Dio ha iniziato in modo stupendo la salvezza dell’umanità già attraverso Abramo, Mosè, Davide, attraverso uomini e donne con il carisma della profezia e della guida del popolo, attraverso l'umile fedeltà di ogni israelita. Quest'opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio, è stata portata a compimento da Cristo Signore principalmente per mezzo del mistero pasquale della sua beata passione, risurrezione da morte e gloriosa ascensione, mistero col quale « morendo ha distrutto la nostra morte e risorgendo ha restaurato la vita». Infatti dal costato di Cristo dormiente sulla croce è scaturito il mirabile sacramento di tutta la Chiesa. In questa Eucaristia si compie dunque oggi per noi il Mistero della Salvezza. Cristo risorto passa nella tua vita. Come potresti essere distratto? Come potresti essere chiuso su te stesso? Non hai sete di accogliere la grazia della Vita? Non lasciar passare invano il Signore. La nostra unione e adorazione gli permetta di manifestarsi pienamente per il bene anche delle nostre famiglie, di quanti sono lontani dalla fede, della nostra città e del mondo intero. Mettiamoci in piedi e accogliamo il presbitero che rappresenta Cristo capo in mezzo a noi. (SC 5).

03.Fratelli e sorelle, come il Cristo fu inviato dal Padre, così anch'egli ha inviato gli apostoli, ripieni di Spirito Santo che hanno annunciato a tutti gli uomini che il Figlio di Dio con la sua morte e risurrezione ci ha liberati dal potere di Satana e dalla morte e ci ha trasferiti nel regno del Padre. Per questo mediante il battesimo, siamo stati inseriti nel mistero pasquale di Cristo: con lui morti, sepolti e risuscitati, abbiamo ricevuto lo Spirito dei figli adottivi, «che ci fa esclamare: Abbà, Padre» (Rm 8,15), e siamo diventati quei veri adoratori che il Padre ricerca (Cf. Gv 4,23.). Allo stesso modo, ogni volta che mangiamo la cena del Signore, ne proclamiamo la morte fino a quando egli verrà (Cf. 1 Cor 11,26). Perciò, proprio nel giorno di Pentecoste, che segnò la manifestazione della Chiesa al mondo, «quelli che accolsero la parola di Pietro furono battezzati » erano « assidui all'insegnamento degli apostoli, alla comunione fraterna nella frazione del pane e alla preghiera... lodando insieme Dio e godendo la simpatia di tutto il popolo » (At 2,41-42,47). Da allora la Chiesa mai tralasciò di riunirsi in assemblea per celebrare il mistero pasquale, leggendo « in tutte le Scritture ciò che lo riguardava» (Lc 24,27), celebrando l'eucaristia, nella quale « vengono resi presenti la vittoria e il trionfo della sua morte » (Concilio di Trento) e rendendo grazie «a Dio per il suo dono ineffabile» (2 Cor 9,15) nel Cristo Gesù, «a lode della sua gloria» (Ef 1,12), per virtù dello Spirito Santo. Così anche noi questa sera di fronte a un dono così grande vogliamo essere offerta a lui gradita,  una cosa sola con Lui che ci ama. Celebriamo con gioia. (SC 6)


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