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mercoledì 11 settembre 2024

CREDI NELLA VITA ETERNA, MORTE, GIUDIZIO, PARADISO, PURGATORIO E INFERNO? / mercoledì XXIII sett. T.O., 2024



Si sa che san Paolo propone a tutti la perfezione indicata da Gesù, ma l'invitare tutti a mettere da parte progetti di matrimonio per consacrarsi al Regno di Dio si scontra con la nostra mentalità comune. Oggi si dice che bisogna trovare l’amore. E quando “finisce l’amore”, ossia finisce l’innamoramento e stare insieme non procura piacere, bisogna ritrovarlo con un altro compagno o compagna, con qualche vita parallela, oppure si cerca di “star bene da soli”. Comunque l’ideale è di conservare la propria vita, soddisfare il proprio egoismo. Tutto il contrario della proposta cristiana. 

Nelle nostre parrocchie, quanti credono veramente che il Regno di Dio, la scoperta di Dio e del suo amore, può riempire totalmente la vita? Quando c'era ancora qualche riferimento cristiano nella società ci sono stati vari film con protagonisti degli angeli. L'angelo mandato per proteggere una ragazza carina scopre che sulla terra c'è una felicità più grande di quella noiosa e limitata del paradiso e rinuncia all’eternità per sperimentare l’amore umano. Questo schema, che faceva già parte dei miti pagani antichi, rinnega totalmente la Buona Notizia cristiana! Invece non solo san Paolo ai Corinti ricorda che la vita terrena con tutti i suoi beni passa veloce e finisce, ma annuncia che i beni promessi a chi serve Cristo in questa vita sono senza paragone: “la vostra ricompensa è grande nel cielo” dice san Luca nel Vangelo di oggi. Alziamo lo sguardo al cielo, questo illuminerà tutti i momenti e gli aspetti della nostra vita quotidiana. Ricordiamo i martiri, ma anche i santi che desideravano incontrare direttamente, faccia a faccia il Signore, pur non cercando di evadere dalla vita terrena, anzi, riempiendola di servizio generoso verso tutti. 

A che punto siamo nelle nostre comunità con la prospettiva dell’incontro con il Signore attraverso la morte e con il rendergli conto di come abbiamo trafficato i nostri talenti per "entrare nella gioia del Padrone"?  Papa Giovanni Paolo II diceva che sarebbe opportuno ricominciare a predicare queste verità essenziali: morte, giudizio, paradiso, purgatorio e inferno. 


Prima Lettura  Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 1Cor 7,25-31

 Fratelli, riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com’è.

Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele.

Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo!  Parola di Dio.


Salmo Responsoriale   Dal Sal 44 (45)  R. Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio.

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:  dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;  il re è invaghito della tua bellezza. È lui il tuo signore: rendigli omaggio. R. 

Entra la figlia del re: è tutta splendore,  tessuto d’oro è il suo vestito. È condotta al re in broccati preziosi;  dietro a lei le vergini, sue compagne, a te sono presentate. R.

Condotte in gioia ed esultanza, sono presentate nel palazzo del re. Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;  li farai prìncipi di tutta la terra. R.


Acclamazione al Vangelo  Alleluia, alleluia.  Rallegratevi ed esultate, dice il Signore, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. (Lc 6,23ab) Alleluia.

 

Vangelo Beati i poveri. Guai a voi, ricchi. 

Dal Vangelo secondo Luca Lc 6,20-26

 In quel tempo, Gesù, alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:

«Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio.

Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati.

Beati voi, che ora piangete, perché riderete.

Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.

Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione.

Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame.

Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete.

Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».   Parola del Signore.


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