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lunedì 23 settembre 2024

COSA PENSO DI MEDJUGORJE E DELLA NOTA DEL DICASTERO. / 23 settembre 2024.



Qualche giorno fa il Dicastero per la Dottrina della Fede ha emanato una Nota sul “fenomeno spirituale Medjugorje”. Non si pronuncia sulla sua provenienza celeste o meno ma concede un “Nihil Obstat” al culto della “Regina della Pace” per la sostanziale ortodossia dei “messaggi della Madonna” ai presunti veggenti e la bontà dei frutti spirituali legati a Medjugorje.

Sono mesi ormai che questo Dicastero emana altre Note per altri luoghi di presunte apparizioni mariane, finora senza riconoscimento ufficiale. Per esempio il 22 agosto scorso è stato il turno di Pellevoisin nella diocesi di Bourges (Francia). Conoscevo solo il nome come luogo di apparizioni mariane. La Nota del Dicastero esamina il messaggio semplice e ricco insieme, e la vita santa della veggente. Nel 1876, la Vergine risponde ad una sua richiesta di guarigione da vari mali per essere in grado di soccorrere la sua famiglia poverissima.

Esaminando i messaggi che si diffondono da ormai 42 anni e le testimonianze di quanti hanno fatto “l’esperienza di Medjugorje” il Dicastero constata una più che sostanziale bontà del fenomeno anche se rimangono dubbi sul comportamento lungo gli anni di almeno alcuni veggenti. La Nota mi ha rincuorato. 

Le reazioni si dividono principalmente in tre gruppi: 

Chi testimonia la sua esperienza positiva di Medjugorje e si rallegra di questo  Nihil Obstat. È il gruppo più bello. 

Chi dice che Medjugorje ha ricevuto il più alto riconoscimento possibile per un luogo di apparizioni. Questo evidentemente è falso. Quando la Chiesa riconosce delle apparizioni essa afferma credere alla loro origine soprannaturale pur precisando sempre che si tratta di rivelazioni private: in soldoni si può non crederci e rimanere cattolici. Per quanto riguarda Medjugorje e altri luoghi che in questo periodo ricevono il Nihil Obstat, la Santa Sede non si pronuncia sull’origine, ma esamina il fenomeno dal punto di vista pastorale. Oltre i dubbi ricordati sopra, Medjugorje presenta poi un fattore inedito: i messaggi continuerebbero ad arrivare, i Segni annunciati sono sempre prossimi a realizzarsi ma finora non si sono realizzati. La Chiesa non può quindi dare un giudizio su un fenomeno in corso, come non può canonizzare (presentare come modello di santità) una persona prima della morte. 

Chi dice che in fondo Medjugorje non ha nulla di speciale. Si fa lì ciò che si fa (si può fare) in qualsiasi parrocchia. Qualcuno lo dice in modo volgare paragonando Medjugorje a Disneyland: “anche lì non ci sono apparizioni ma si può andare”.  Altri lo esprimono in modo più teologico. Anch’io una volta ho detto a qualcuno che i messaggi in fondo erano banali. La risposta è stata semplice e illuminante nella sua verità: “è vero, ma all’epoca non conoscevo la Bibbia e nessuno me l’aveva detto in parrocchia o non li avevo sentiti in quel modo!” Quanto accade a Medjugorje dovrebbe accadere in ogni comunità cristiana. Verissimo. Ma non accade! Quando mai in una parrocchia di 8.000 abitanti hai 3-4.000 persone che recitano il rosario, o tante persone che si confessano ? Quando mai nella tua parrocchia ci sono queste conversione reali, durature?

Fin dall’inizio, parlandone in convento, abbiamo visto l’opportunità che la Madonna apparisse in un luogo povero, di una nazione ufficialmente atea, pronta a lacerarsi tra le varie identità culturali e religiose tenute insieme solo umanamente e con la forza, e presentarsi come Regina della Pace. Abbiamo visto le prime conversioni e qualche frate andato lì ha notato lo spirito di preghiera. Ci turbava invece la non obbedienza dei francescani al vescovo. Io sono andato una sola volta a Medjugorje. Facendo il paragone con la mia esperienza e le grazie ricevute a Lourdes, dove sono andato tante volte, e a Fatima, ho constatato che “non avevo bisogno di Medjugorje” nel senso che ormai ero veramente nella Chiesa. Ma luoghi che suscitano tanti frutti sono sempre utili anche a chi è ormai ben inserito nella Chiesa di Cristo, assiduo alla Parola, alla Comunità, ai Sacramenti, in particolare l’Eucaristia. Magari la Chiesa, la mia Comunità fosse quello  che deve essere! La Chiesa primitiva non conosceva apparizioni mariane e santuari, eppure attirava per la sua autenticità. Il Signore Gesù e la Vergine Maria erano presenti nella Comunità radunata nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, come lo sono ogni volta che due o più si radunano in quel Nome Santo. Ma la nostra abitudine ad una fede superficiale, il nostro tollerare ogni sorta di resistenza alla grazia, impedisce al Signore di manifestarsi e di fare di ogni comunità cristiana un nuovo Lourdes, un nuovo Fatima, un nuovo Medjugorje.  


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