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martedì 10 settembre 2024

AGLI ALTRI SOLO LE COSE SICURE / La responsabilità del cristiano



“Tra voi potete parlare di tutto. Ai fedeli però la domenica dovete dire solo le cose sicure”. Questa frase, ricordata a memoria, Papa Francesco la pronunciò a Posillipo nel 2019 quando venne alla Facoltà di Teologia per un convegno sulla Teologia nel contesto del Mediterraneo. 

Questo consiglio è molto utile per i preti che fanno l’omelia, che insegnano la fede. Ma lo è anche per tutti i battezzati che come tali sono chiamati a testimoniare la fede nel Signore risorto! 

Dal giorno di Pentecoste dell’anno in cui Gesù morì sulla croce e risorse, la Chiesa cerca di comprendere meglio il senso del Mistero di Cristo e le sue applicazioni nella vita di ogni giorno. Ed è quindi giusto che si possa parlare di  tutto, anche di verità già definite perché si possono vedere da punti di vista nuovi, o svilupparne altri aspetti. 

Ma è sempre necessario conoscere queste nuove ipotesi? Assolutamente no. Molti cristiani, fin dai primi anni, hanno testimoniato col cambiamento di vita e talvolta fino al dono del sangue di aver incontrato in Cristo l’Amore che vince la morte, pur non avendo letto molti libri. Avevano nella Chiesa e in particolare negli Apostoli con Pietro, la certezza di vivere nella verità il Mistero di Gesù. Il Signore vuole infatti farci cristiani, docili al suo Spirito di amore, non farci diventare specialisti di teologia. La mia vita spirituale e la mia santificazione non hanno bisogno delle ultime ipotesi teologiche, ma solo di approfondire la mia conversione guidato “dalle cose sicure”. 

Ora constatiamo che, a 60 anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II che doveva risvegliare in tutti i battezzati la chiamata alla santità, fino al martirio (Lumen Gentium 42), molte volte questa prospettiva non è nemmeno menzionata nelle parrocchie. Il Concilio doveva aprire le Scritture a tutti e sono pochi quelli che se ne nutrono. Ora se essere cristiani è lasciarsi guidare dallo Spirito Santo, ben difficilmente chi non ha familiarità con le Scritture, la preghiera e i sacramenti, potrà distinguere nel proprio cuore e nella propria storia, dove lo porta questo Spirito per fare la volontà di Dio. 

Mi preoccupa molto un fatto. C'è oggettivamente un deserto di Parola di Dio e di formazione cristiana ovunque, ma anche coloro che sono più a contatto con la Scrittura e il Magistero della Chiesa, spesso si esprimono come se queste cose non contassero per loro, con posizioni che potrebbero essere di chiunque non ha conosciuto Gesù Cristo, attingendo a diversi autori, magari siti anonimi, “spirituali”, che riportano al massimo la “sapienza del mondo”. Non tutto è sempre sbagliato nella sapienza del mondo, ma la Bibbia e la sapienza dei santi dice la verità con più sicurezza e più completezza. E tu che sei conosciuto come cristiano fai credere a qualcuno lontano da Cristo che i cristiani pensano come il mondo! - Ma mi rispondi: “io mi sento così! - Su questo non c'è problema, il cristiano ha la stessa carne, le stesse ferite degli altri ed è una persona in cammino, non arrivata. Ma se ti limiti al pensiero del mondo non sei più un cristiano che segue Cristo, lo conosce ed è diventato insieme agli Apostoli e a tutta la Chiesa “testimone della sua risurrezione” (Atti 1,22). Se riproduci un tuo stato d’animo, anche attraverso la citazione di un autore non cristiano, aggiungi qualche frase che mostra come la tua fede ti permette di andare oltre. Altrimenti non parlare, né tra amici, né soprattutto sui Social, dove il tuo messaggio girerà per sempre! Non criticare la Chiesa se non manifesti anche la tua fede in essa e il tuo chiaro amore pronto a sacrificarsi per essere più luce in essa e guarire le sue ferite! Sei responsabile del Nome di Cristo. Come verranno alla Chiesa coloro che cercano la verità e la salvezza se vedono che non hai nulla di diverso di quelli di fuori, se critichi la Chiesa come uno che non ne fa parte, se segui altri e non Cristo, se cerchi di conoscere altro mentre ancora non sai cosa pensa Cristo e la Chiesa nella sua vera Sapienza? Perché il Concilio e la Scrittura non sono conosciuti nella Chiesa?


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