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domenica 1 settembre 2024

GESÙ SCIOGLIE I NODI DEL NOSTRO CUORE / XXII Dom T.O., B, 2024




«Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo?». Senti e vivi il Signore vicino? È chiaro che solo in paradiso lo vedremo così come egli è. Ma se frequenti la Chiesa da anni dovresti sapere come si riconosce la presenza e la volontà del Signore. Per questo bisogna anche essere attenti e non assorbiti da altro. 

San Giacomo ci sprona invece ad essere “poietài”, “facitori”, “esecutori della parola". San Francesco diceva: “ognuno sa quanto fa”. Infatti è nella fatica del mettere in pratica che si ottiene umiltà, ma non solo: si entra nello spessore della Parola, nella sua ricchezza e gioia, e chi fa questo  “troverà la sua felicità nel praticarla" (Gc 1,25). 

Entriamo nella gioia della Parola, nella comunione reale con Dio attraverso l’accoglienza della Parola "piantata" in noi perché può portarci alla salvezza. C'è un prezzo nel dire la verità, annunciare la Parola, c'è un prezzo nel metterla in pratica, ma il prezzo del tacere, del non metterla in pratica con tutta la buona volontà è molto più alto. Il peso peggiore per l’uomo è la cattiva coscienza, dice uno psichiatra francese. E aggiunge che la formula della felicità si riassume in poche parole: “grazie, ti perdono” (El psiquiatra Megglé tiene la fórmula de la felicidad: «Se resume en dos palabras: gracias y perdón» - ReL). Da cristiani rendiamo grazie innanzitutto a Dio e riceviamo il suo perdono.

Purtroppo molti si accontentano di pratiche esterne, di formule e tradizioni religiose, di chiedere le grazie e il cambiamento degli altri invece del proprio. È più facile fare molte cose anche complicate sulla spiaggia che semplicemente inoltrarsi nel mare. Viviamo sotto lo sguardo di Dio che ci ama e non ci condanna ma ci porta e riporta sulla via della vita. Padre Pio diceva che la sua devozione preferita era lo sguardo di Gesù! Papa Francesco invita spesso a fermarsi e lasciarsi guardare da Gesù. È lui che scioglie i nodi del nostro cuore: “impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza”.


Dal libro del Deuteronòmio  Dt 4,1-2.6-8

Mosè parlò al popolo dicendo:

«Ora, Israele, ascolta le leggi e le norme che io vi insegno, affinché le mettiate in pratica, perché viviate ed entriate in possesso della terra che il Signore, Dio dei vostri padri, sta per darvi.

Non aggiungerete nulla a ciò che io vi comando e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandi del Signore, vostro Dio, che io vi prescrivo.

Le osserverete dunque, e le metterete in pratica, perché quella sarà la vostra saggezza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: “Questa grande nazione è il solo popolo saggio e intelligente”.

Infatti quale grande nazione ha gli dèi così vicini a sé, come il Signore, nostro Dio, è vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? E quale grande nazione ha leggi e norme giuste come è tutta questa legislazione che io oggi vi do?».


Salmo Responsoriale  Dal Sal 14 (15)  R. Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda.

Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua. R.

Non fa danno al suo prossimo e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. R.

Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. R.


Seconda Lettura Siate di quelli che mettono in pratica la Parola.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo   Gc 1,17-18.21b-22.27

Fratelli miei carissimi, ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall’alto e discendono dal Padre, creatore della luce: presso di lui non c’è variazione né ombra di cambiamento. Per sua volontà egli ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature.

Accogliete con docilità la Parola che è stata piantata in voi e può portarvi alla salvezza. Siate di quelli che mettono in pratica la Parola, e non ascoltatori soltanto, illudendo voi stessi.

Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze e non lasciarsi contaminare da questo mondo.


Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia. Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature. Alleluia.

Vangelo  Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini.

Dal Vangelo secondo Marco  Mc 7,1-8.14-15.21-23

In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme.

Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?».

Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:

“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini».

Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e comprendete bene! Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro». E diceva [ai suoi discepoli]: «Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male: impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo».


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