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sabato 14 settembre 2024

ESALTAZIONE DELLA CROCE. QUALE MESSAGGIO CI DONA LA CHIESA?



Il messaggio che la Chiesa vuole donarmi oggi con la prima lettura e il Vangelo è la salvezza assoluta, gratuita, ottenuta “per sola fide”: chi guarda il serpente resta in vita. Unico Salvatore, ma salvezza totale. Confida nel Signore! Lòdalo perché sei salvo!

La seconda scelta per la prima lettura è il brano della kenosi nella lettera ai Filippesi e mi fa contemplare quanta sofferenza e umiliazione per amore è costata a Gesù la mia salvezza. 

Quanto valore ho agli occhi di Dio! Quale valore infatti può meritare un tale dono di amore? Un Dio che sceglie di abbassarsi fino a morire da schiavo condannato al peggior supplizio!

Come puoi abusare della misericordia di Dio col peccato dicendo: “tanto Dio perdona!”? Come puoi non avere timore di offendere un tale amore? Come puoi non ringraziare e decidere di fare di tutto per vivere nella luce mettendo a servizio del Regno di Dio tutto il tuo cuore, la tua mente, le tue forze? 

Eppure sono tanto lontano dal ricambiare in questo modo e ci sono molte persone che non hanno mai conosciuto l’amore di Dio. Ma il Signore è paziente e fedele. 

San Francesco, alla Verna dove ha ricevuto poi le Stimmate, aveva nel cuore questa preghiera : “Signore, concedimi di conoscere l’eccesso di carità che ti ha portato a voler essere crocifisso tanto amaramente” (cf. Leggenda maggiore di san Bonaventura). 

Con quale spirito parteciperò all’Eucaristia domenicale? 


Prima Lettura  Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita.

Dal libro dei Numeri  Nm 21,4b-9

In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero».

Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì.

Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo.

Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita. Parola di Dio.

 Oppure:

Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési  Fil 2,6-11

Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre.  Parola di Dio.

 

Salmo Responsoriale  Dal Sal 77 (78)   R. Non dimenticate le opere del Signore!

Ascolta, popolo mio, la mia legge, porgi l’orecchio alle parole della mia bocca. Aprirò la mia bocca con una parabola, rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. R.

 Quando li uccideva, lo cercavano e tornavano a rivolgersi a lui, ricordavano che Dio è la loro roccia e Dio, l’Altissimo, il loro redentore. R.

 Lo lusingavano con la loro bocca, ma gli mentivano con la lingua: il loro cuore non era costante verso di lui e non erano fedeli alla sua alleanza. R.

 Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa, invece di distruggere. Molte volte trattenne la sua ira e non scatenò il suo furore. R.


Acclamazione al Vangelo  Alleluia, alleluia. Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo. Alleluia.

Vangelo Bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo. 

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 3,13-17

 In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo:

«Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.

Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.

Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». Parola del Signore.


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