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venerdì 13 settembre 2024

LA CHIESA SI ESPRIME SULLA VIOLENZA



Qualcuno ha fatto notare che la Chiesa non si è espressa sulla strage di Paderno Dugnano mentre si esprime su tutto e sempre in campi che le competono meno. 

Chiaramente queste accuse lasciano il tempo che trovano, anche se turbano sempre qualcuno. Ho letto oggi il resoconto dell’omelia del vescovo di Milano Delpini al funerale dei due genitori e del fratello più piccolo: un gioiello di insegnamento pieno di tatto in un momento di così grande dolore. La Chiesa parla. Ma soprattutto la Chiesa si impegna in modo costante e diffuso nel proporre la vita buona del Vangelo, l’aiuto per una crescita umana armoniosa che parta dall’amore di Dio e dal senso globale della nostra vita che è, fin da adesso, vita che vince la morte. La Chiesa propone l’ascolto della Parola di Dio e il dialogo con essa che illumina le profondità dell’animo e della psicologia umani. Questo ascolto diventa salvezza direttamente di fronte alle emozioni e pulsioni potenzialmente distruttrici che ci abitano, perché comprendiamo che non siamo soli, che Dio sa ciò che viviamo e che egli ci propone valori assoluti che ci proteggono dallo smarrimento e ci danno forza. Questo ci salva, trasformandosi in preghiera, spesso drammatica. Chi conosce i Salmi sa quanto il gridare a Dio può partire da situazioni realmente disperate. Ma il dialogo con la Parola diventa anche scuola di dialogo e di ascolto reciproco in famiglia. 

Certo la Chiesa potrebbe fare di più. Ognuno di noi può fare di più, e deve fare di più. Delegare tutto agli altri, alla Chiesa, alla scuola, alla politica, è l’errore fondamentale di molti e può avere conseguenze molto gravi. Ognuno deve fare il suo. È il principio fondamentale che troviamo nella Bibbia.

Mons. Delpini nell’omelia fa dire al padre: “Voglio stare vicino a Riccardo e aiutarlo a dire le parole giuste, a dare il nome giusto alla vita, anche al dolore, anche alla rabbia”. Infatti - prosegue il vescovo - la parola è già una medicina. Il papà, se ascolta la sua esperienza e ascolta la voce del Signore, sa la parola giusta, sa il discorso rassicurante, sa la parola che incoraggia, che corregge, che rimprovera, che perdona.

Purtroppo ci sono ogni giorno casi di uccisioni in famiglia, tra vicini, casi di omicidi-suicidio. E cresce il numero di violenze da parte di adolescenti o adulti rimasti immaturi, spesso connotati da crudeltà. Manca la Parola di Dio e il dialogo profondo.

L’ultimo caso in data ma non ultimo in futuro purtroppo, è quello a Viareggio della signora che investe violentemente col SUV e uccide il marocchino che gli ha rubato la borsa. Qual era la situazione di fede di questa signora? Ha ricevuto i sacramenti, per cui la Chiesa l’ha considerata iniziata al Mistero di Cristo e discepola sua? Come è stata formata, scrutinata, approvata come cristiana? 

Il caso specifico deve essere esaminato con attenzione sul piano penale. Ma dispiace immensamente che, ignari quanto me dei particolari che costituiscono circostanze attenuanti oppure aggravanti, moltissimi, compresi politici, si precipitino a dichiarare che “è sempre legittima difesa” e fanno dichiarazioni razziste come se agli occhi di Dio non avessimo tutti la stessa dignità! Tutti questi, probabilmente, sono battezzati, cresimati, hanno ricevuto il Sacramento del Dio Amore. 


 


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