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domenica 15 settembre 2024

ELEZIONI AMERICANE, GAZA, RELIGIONI: COSA HA DETTO IL PAPA?



Non si riesce più a trovare l’integralità delle conferenze stampa del Papa in aereo nei suoi vari viaggi. Bisogna accontentarsi di alcune parti sotto forma di resoconti giornalistici. Riprendo tre punti. 

ELEZIONI AMERICANE.

Il Papa ha detto chiaramente ciò che ripete costantemente: proteggere la vita significa proteggerla dal momento del concepimento fino al suo termine naturale. Quindi chi sta a favore dell’aborto appoggia un crimine gravissimo. Allo stesso modo chi nega il diritto naturale ad emigrare per cercare una vita migliore che spesso significa sopravvivenza, chi parla di deportare gli immigrati irregolari, di separare bimbi di pochi mesi o anni dai genitori perché essendo nati sul suolo americano hanno la cittadinanza americana e i genitori no, ecc., anche lui è contro la vita. Tra parentesi il Papa con tutta la Chiesa dice che il fenomeno migratorio deve essere guidato per permettere una giusta integrazione. 

Quindi il Papa ha detto che tutt’e due candidati alla presidenziale americana sono contro la vita e ha invitato ognuno a votare in coscienza per quel candidato che riterrà essere il minor male. Non ha assolutamente indicato di votare per l’uno o per l’altro come qualcuno ha chiosato, ma ha detto la verità, ha difeso i principi intoccabili.   

Aggiungo ciò che dico a voce da qualche tempo: al punto in cui sta l’Occidente (persino Trump ha cominciato ad ammiccare ai “diritti riproduttivi delle donne”) per i cristiani rimane una sola via, quella dei primi secoli, quella della via del Vangelo. Cioè dimostrare con la tua vita personale e comunitaria che vivere il Vangelo conviene, si è più felici, e che sei pronto a lottare, a portare la croce per difendere i valori in cui credi. Voler imporre dall’alto, con la legge, questi valori, non funziona più. Poteva aiutare quando le persone ci credevano in qualche modo o quando la società in cui vivevano ci credeva coralmente. Ma Gesù non ha mai voluto la dittatura del bene. Sarebbe un totalitarismo e i risultati del totalitarismo sono sempre corruzione e perversione anche quando difendono valori giusti. 

GAZA

Il Papa ha detto che questa guerra è troppa mentre di fronte all’aggressione del 7 ottobre aveva subito affermato che Israele ha il diritto di difendersi (l’avesse detto con questa chiarezza per l’Ucraina!). 

Ho evitato di parlare del conflitto Hamas Israele perché la situazione è molto complicata. Certamente non posso essere a favore di chi predica da decenni lo sterminio degli ebrei e la cancellazione di Israele come Stato e Nazione, e tiene in ostaggio il proprio popolo. E non si tratta solo di Hamas. Ma questo conflitto, anche da parte di Israele, è complicato nelle sue radici e, da quasi un anno, nelle sue manifestazioni. 

TUTTE LE RELIGIONI PORTANO A DIO.

Non so cosa abbia detto esattamente il Papa. Immagino, leggendolo da prima del 2013, che abbia detto che ognuno che cerca Dio sinceramente può trovare nella sua religione un aiuto. Il che è molto diverso dal dire che tutte le religioni sono uguali o che bisogna creare una super religione universale. Vedo che Papa Francesco predica il Vangelo, predica Cristo Figlio di Dio, Salvatore, in piena linea col Concilio Vaticano II. E predica la Pace, ripudia il proselitismo. Il proselitismo consiste nell’attirare altri sul proprio terreno religioso senza tener conto di dove lo porta lo Spirito Santo, cancellando in qualche modo la sua libertà e la sua maturazione spirituale interiore. Anche Gesù ripudiava il proselitismo. Il Vangelo di questa domenica lo dimostra: Gesù non dice di essere il Messia, non usa altra autorità o potere che quello dei Segni che fa e portano ognuno ad interrogarsi, ad aprire il cuore. Infatti chiedeva : «La gente, chi dice che io sia?». E  poi ai discepoli : «Ma voi, chi dite che io sia?», lasciando che siano le persone a darsi la risposta dalla loro esperienza di Gesù. In qualche modo, Gesù "mostra la sua fede con le sue opere".


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