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martedì 3 settembre 2024

IN GIAPPONE NON CI SONO BIDELLI NELLE SCUOLE. COSA POSSIAMO IMPARARE DA QUESTO?


Tanti anni fa lessi un resoconto di viaggio e mi colpì questo particolare: l’autore tornava dal Giappone e lo impressionava il fatto che, di nuovo, anche durante quel soggiorno non avesse trovato sporcizia o una sola cosa fuori posto, fosse un cacciavite dimenticato, ecc. Avevo allora solo notato questa qualità di ordine da parte dei giapponesi. Poco tempo fa ne ho avuto la spiegazione. La dico con un solo esempio:  a scuola non c'è il bidello. Cioè, come scelta di società, i bambini, fin da piccolissimi sono abituati a tenere in ordine non solo le loro cose ma anche, con la partecipazione degli educatori, l’ambiente comune. 

Non è un giudizio globale per decidere chi è più bravo del popolo giapponese o quello  italiano. Ma sul punto di responsabilizzare fin da piccoli i giovani credo che sia qualcosa di possibile e doveroso, profondamente educativo. Parliamo tanto di servizio, di Chiesa del grembiule, di Bene Comune… Ci sono ambiti quotidiani in cui come comunità educatrice la Chiesa può formare i suoi membri per il proprio bene e quello delle famiglie, della società, e permettere ad ognuno di verificare che spirito lo anima. Inoltre, ciò che si impara con sacrificio ha valore ma diventando habitus, abitudine, pesa sempre di meno e si trasforma in mentalità comune. 

Invece vediamo come, anche in parrocchia, giovani e adulti, tutti sanno prendere, usare, spostare, ma spesso non si prendono cura di rimettere a posto, lasciare pulito, in ordine. Mancando questi fondamentali, perdiamo una preziosa base di autenticità della vita della nostra comunità. "Il Figlio dell`uomo infatti non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti" (Marco 10, 45). Nelle sagrestie antiche si trovava spesso questa frase di sant'Agostino: "Serva ordinem et ordo servabit tibi" "Servi l'ordine e l'ordine servirà te". Ma non si tratta solo di una disciplina personale necessaria e utile (che cerco di imparare con fatica giorno dopo giorno), ma di armonia nella convivenza, di rispetto per l'altro, di bellezza comunitaria, di spirito cristiano.  


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