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lunedì 9 settembre 2024

QUANDO VERRÀ IL REGNO DI DIO E LA PACE? / Riflessione sulla prima lettura della XXIII Domenica T.O.,B, 2024


Dal libro del profeta Isaìa

Dite agli smarriti di cuore:

«Coraggio, non temete! Ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi». Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e si schiuderanno gli orecchi dei sordi. Allora lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto, perché scaturiranno acque nel deserto, scorreranno torrenti nella steppa. La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso sorgenti d’acqua. 

Meditiamo ancora sulla prima lettura di ieri.

Innanzitutto, ieri ho celebrato in francese e dove l’italiano dice “smarriti di cuore” la traduzione francese dice “les gens qui s’affolent”, cioè “coloro che si lasciano dominare dal panico”. Una traduzione meno letterale di quella italiana (nimaharey-lev) che però mi sembra arricchire la mia comprensione della frase del profeta. 

Il messaggio di Isaia è che Dio non abbandona e la salvezza è vicina. Ma poi le immagini proposte per descrivere questa salvezza suggeriscono una guarigione di tutti da tutti i loro mali, un nuovo paradiso terrestre sorto miracolosamente. 

Questo scenario molto bello, molto attraente, suscita immediatamente una domanda: quando succederà? Isaia sembra annunciarlo per un futuro immediato ma da allora  è passato tanto tempo e non si è visto nulla del genere. Dio mente? Fa promesse di politico: “votate per me e tutto si aggiusterà!”? Addirittura Dio non esiste e i vari “profeti” e membri del clero usano questo Dio inesistente per arricchirsi o servire sinceramente le persone tenendole buone con l'illusione? D’altronde quante bugie, quante frasi “placebo” si usano anche nelle famiglie, tra amici! Quante persone considerano che l’uomo non ama la verità e preferisce la menzogna!

La verità è che abbiamo sete di miracoli, di guarigioni, di star bene, di non metterci in discussione ma di avere visioni, apparizioni, ecc.. Camminare, convertirci, incarnarsi nella nostra condizione pur avendo lo sguardo rivolto al cielo sembra a molti troppo difficile o addirittura irreale. Fino a ridurre le cose più belle a pratiche pagane.

La risposta di Dio invece è Gesù Cristo. In lui la promessa divina si è realizzata. Gesù è l’Amen del Padre (Apocalisse 3,14), “E in realtà tutte le promesse di Dio in lui sono divenute "sì". Per questo sempre attraverso lui sale a Dio il nostro "Amen" per la sua gloria”. (2 Corinzi 1, 20).

Chi entra in Cristo lo sperimenta. È straordinario quel colloquio con san Serafino di Sarov riportato da Motovilov ( serafimdisarov_colloquioconmotovilov.pdf). Ne do qualche citazione: 

Al santo eremita Serafino, Dio ha rivelato che Motovilov si chiede qual è il fine della vita cristiana, e gli dice: “La preghiera, il digiuno, le veglie e le altre attività cristiane, per quanto possano parere buone, non costituiscono il fine della vita cristiana ma sono il mezzo attraverso il quale vi si può pervenire. Il vero fine della vita cristiana consiste nell’acquisire lo Spirito Santo. Per quel che riguarda la preghiera, il digiuno, le veglie, l’elemosina ed ogni altro tipo di buona azione fatta in nome di Cristo, non sono che dei mezzi per acquisire lo stesso Spirito. (…)  

— Occorre, risposi io, che lo capisca veramente bene — Risposi.

Allora Padre Serafino mi prese le spalle e, stringendole molto forte, aggiunse:

— Siamo tutti e due, tu ed io, nella pienezza dello Spirito Santo. Perché non mi guardi? — Non posso guardarvi, Padre. Dei fulmini lampeggiano dai vostri occhi. Il vostro viso è divenuto più luminoso del sole. Ho male agli occhi…

Il Padre Serafino disse:

— Non abbiate paura, amico di Dio. Siete diventato anche voi altrettanto luminoso perché anche voi ora siete nella pienezza dello Spirito Santo, altrimenti non avreste potuto vedermi così.

Inclinando la sua testa al mio orecchio aggiunse:

Ringraziate il Signore di averci donato questa grazia indicibile. Non ho nemmeno fatto il segno della croce. In cuore ho semplicemente pensato e pregato «Signore, rendilo degno di vedere chiaramente, con gli occhi della carne, la discesa dello Spirito Santo, come ai tuoi eletti servitori quando tu ti sei degnato di apparire loro nella magnificenza della tua gloria!» Ed immediatamente Dio ha esaudito l’umile preghiera del miserabile Serafino. Come non ringraziarlo per questo dono straordinario che ci ha accordato? Non sempre Dio manifesta in tal modo la sua grazia ai grandi eremiti. Come una madre amorevole, questa grazia ha consolato il vostro cuore desolato, con la preghiera della stessa Madre di Dio… Ma perché non osate guardarmi negli occhi? Osate farlo senza paura, Dio è con noi.

Dopo queste parole sollevai i miei occhi sul suo viso e una paura ancor più grande si impossessò di me. Immaginatevi di vedere al centro del sole, mentre l’astro risplende con i suoi raggi più luminosi del mezzogiorno, il viso d’un uomo che vi parla. Vedete il movimento delle sue labbra, l’espressione cangiante dei suoi occhi, sentite il suono della sua voce, avvertite la pressione delle sue mani sulle vostre spalle ma, allo stesso tempo, non scorgete né le sue mani, né il suo corpo, né il vostro. Non vedete altro che una luce splendente che si propaga tutt’intorno ad una distanza di parecchi metri. Così tale luce era in grado di schiarire la neve che ricopriva il prato e di riflettersi sul grande starez e su me stesso. Si potrebbe mai descrivere bene la situazione nella quale mi trovai allora?

— Cosa sentite ora? Domandò Padre Serafino.

— Mi sento straordinariamente bene.

— Come «bene»? Cosa volete dire per «bene»?

— La mia anima è piena d’un silenzio e d’una pace inesprimibili.

— Amico di Dio, questa è la pace di cui parla il Signore quando dice ai suoi discepoli: «Io vi dono la pace ma non come la lascia il mondo. Sono io che ve la dono. Se voi foste di questo mondo il mondo vi amerebbe. Ma io vi ho eletti e il mondo vi odia. Comunque non abbiate timore perché io ho vinto il mondo» (Gv 14, 27 ; 15, 19, 16, 33).  (....).

Leggiamo tutto questo racconto. Ma soprattutto cominciamo a credere in Gesù Cristo e a sapere che il Regno di Dio è venuto sulla terra attraverso di lui. Se credo in lui e faccio la volontà di Dio, non in modo esterno ma in comunione con il Cristo, lui si manifesterà a me e agli altri attraverso di me. 



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