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venerdì 6 settembre 2024

GEREMIA PROFETIZZA LA DISTRUZIONE DEL TEMPIO E RISCHIA LA MORTE ( Ufficio delle letture di venerdì XXII sett. del T.O.)


Tra le pagine molto interessanti del libro di Geremia c'è senz’altro questa, riportata sotto: Geremia profetizza la rovina del tempio se il popolo e i suoi capi non cambiano vita, non si convertono. Tocca un nervo scoperto perché i sacerdoti e i profeti di corte, che lusingano il popolo e il potere, sono i primi responsabili del comportamento del popolo, e la colpa della distruzione del tempio ricadrebbe su di loro in primo luogo. Se Geremia ha parlato in nome di Dio, loro sono stati mentitori da tempo. Anche il popolo che si è appoggiato sulle loro rassicurazioni menzognere viene smascherato. D’altra parte profetare falsamente è punibile con la morte. Comprendiamo la loro reazione violenta contro Geremia e l’enorme tensione che si è creata. 

La pena di morte fa parte del passato. Ma questa Scrittura ci insegna quanto sia importante dire la verità, attenersi ad essa, anche se costa. D'altra parte ci mostra come siamo tutti tentati di metterla da parte o distorcerla. Siamo condizionati dai nostri attaccamenti materiali o affettivi. Infatti Gesù è stato messo a morte! Cerca la verità anche se ti disturba. Liberati da te stesso e dai tuoi condizionamenti!

Un altro aspetto è che esiste tra gli ebrei, già da allora, il processo giusto. Geremia può parlare. Viene ascoltato. E non sarà messo a morte. La Bibbia ci racconta di soprusi, di corruzione di testimoni, e questo stesso capitolo 26 di Geremia riporta un caso di assassinio politico. Ma è radicato nel popolo ebraico l’idea del processo con la possibilità di difendersi per l’imputato, e anche del dover ascoltare la voce profetica che disturba. Che dono sono per noi il popolo ebraico e la Scrittura!   


Geremia è in pericolo di morte  perché ha profetizzato la rovina del tempio

Dal libro del profeta Geremia26, 1-15

     All'inizio del regno di Ioiakim figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte del Signore.

     Disse il Signore: «Va' nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunziare loro; non tralasciare neppure una parola. Forse ti ascolteranno e ognuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso disdirò tutto il male che pensavo di fare loro a causa della malvagità delle loro azioni.

     Tu dirai dunque loro: Dice il Signore: Se non mi ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto davanti a voi e se non ascolterete le parole dei profeti miei servi che ho inviato a voi con costante premura, ma che voi non avete ascoltato, io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città un esempio di maledizione per tutti i popoli della terra».

     I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che diceva queste parole nel tempio del Signore. Ora, quando Geremia finì di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti e i profeti lo arrestarono dicendo: «Devi morire! Perché hai predetto nel nome del Signore: Questo tempio diventerà come Silo e questa città sarà devastata, disabitata?».

     Tutto il popolo si radunò contro Geremia nel tempio del Signore. I capi di Giuda vennero a sapere queste cose e salirono dalla reggia nel tempio del Signore e sedettero all'ingresso della Porta Nuova del tempio del Signore. Allora i sacerdoti e i profeti dissero ai capi e a tutto il popolo: «Quest'uomo merita una sentenza di morte, perché ha profetizzato contro questa città come avete udito con i vostri orecchi!».

     Ma Geremia rispose a tutti i capi e a tutto il popolo: «Il Signore mi ha mandato a profetizzare contro questo tempio e contro questa città le cose che avete ascoltato. Or dunque migliorate la vostra condotta e le vostre azioni e ascoltate la voce del Signore vostro Dio e il Signore ritratterà il male che ha annunziato contro di voi. Quanto a me, eccomi in mano vostra, fate di me come vi sembra bene e giusto; ma sappiate bene che, se voi mi ucciderete, attirerete sangue innocente su di voi, su questa città e sui suoi abitanti, perché il Signore mi ha veramente inviato a voi per esporre ai vostri orecchi tutte queste cose».

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