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domenica 23 dicembre 2018

L'ANNUNCIAZIONE NEL VANGELO E NEL CORANO



Immagine islamica dell'Annunciazione - dal sito della diocesi di Isonto.
Vogliamo confrontare, come promesso ieri, il testo dell’Annunciazione sia nel Vangelo che nel Corano generoso (il testo italiano è a cura di Hamza Piccardo ed è, secondo la formula consacrata, solo una “traduzione interpretativa dei sensi del Sacro Corano” .

Dal Vangelo secondo Luca (capitolo 1, 26-45):
[26]Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, [27]a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. [28]Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». [29]A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto. [30]L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. [31]Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. [32]Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre [33]e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
[34]Allora Maria disse all'angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». [35]Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio. [36]Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile: [37]nulla è impossibile a Dio». [38]Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l'angelo partì da lei.
 [39]In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. [40]Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. [41]Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo [42]ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! [43]A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? [44]Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. [45]E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore».

SURA XIX MARYAM (di 98 versetti)
In questa Sura, dopo l’annuncio a Zaccaria, anche esso diverso dal racconto evangelico, viene l’annuncio a Maria.

16. Ricorda Maria nel Libro, quando si allontanò dalla sua famiglia, in un luogo ad oriente. 17. Tese una cortina tra sé e gli altri. Le inviammo il Nostro Spirito* che assunse le sembianze di un uomo perfetto. *[“il Nostro Spirito”: l'angelo Gabriele (pace su di lui)] 18. Disse [Maria]: “Mi rifugio contro di te presso il Compassionevole, se sei [di Lui] timorato!”. 19. Rispose: “Non sono altro che un messaggero del tuo Signore, per darti un figlio puro”. 20. Disse: “Come potrei avere un figlio, ché mai un uomo mi ha toccata e non sono certo una libertina?”. 21. Rispose: “È così. Il tuo Signore ha detto: "Ciò è facile per Me... Faremo di lui un segno per le genti e una misericordia da parte Nostra. È cosa stabilita"”. 22. Lo concepì e, in quello stato, si ritirò in un luogo lontano. 23. I dolori del parto la condussero presso il tronco di una palma. Diceva: “Me disgraziata! Fossi morta prima di ciò e fossi già del tutto dimenticata!”. 24. Fu chiamata da sotto: “Non ti affliggere, ché certo il tuo Signore ha posto un ruscello ai tuoi piedi; 25. scuoti il tronco della palma: lascerà cadere su di te datteri freschi e maturi. 26. Mangia, bevi e rinfrancati. Se poi incontrerai qualcuno, di': "Ho fatto un voto al Compassionevole e oggi non parlerò a nessuno"”. 27. Tornò dai suoi portando [il bambino]. Dissero: “O Maria, hai commesso un abominio! 28. O sorella di Aronne, tuo padre non era un empio, né tua madre una libertina”. 29. Maria indicò loro [il bambino]. Dissero: “Come potremmo parlare con un infante nella culla?”, 30. [Ma Gesù] disse: “In verità, sono un servo di Allah. Mi ha dato la Scrittura e ha fatto di me un profeta. 31. Mi ha benedetto ovunque sia e mi ha imposto l'orazione e la decima finché avrò vita, 32. e la bontà verso colei che mi ha generato. Non mi ha fatto né violento, né miserabile. 33. Pace su di me, il giorno in cui sono nato, il giorno in cui morrò e il Giorno in cui sarò resuscitato a nuova vita”. 34. Questo è Gesù, figlio di Maria, parola di verità della quale essi dubitano.

Confrontando con il testo evangelico notiamo somiglianze e attinenze, in particolare il suo rifugiarsi nell'Onnipotente, ma anche differenze. Centrale nel Corano è l’imposizione della sua volontà da parte di Dio alla sua creatura mentre il Dio di Gesù Cristo la lascia libera, infima polverina, e si piega a lei, chiede il suo consenso … la sua fiducia. Attraverso la fede avviene la salvezza e il compimento del piano di Dio. Nel Corano Maria diventa madre di Gesù senza concorso di uomo e senza il suo consenso e senza l’atto più elevato della libertà che è la fede.

δο δούλη κυρίου· γένοιτό μοι κατ τ ῥῆμά σου. 

( Ho copiato il testo greco della stupenda risposta di Maria all'Angelo: "Ecco la serva del Signore, si compia in me secondo la tua parola". Ho cercato di copiare il testo arabo del brano italiano riportato. Non ci sono riuscito. Peccato perché volevo far gustare la bellezza della grafia … Traslitterato non rende assolutamente. Versetto 16: “Wa 'dhkur fy 'l-kitabi maryama idhi 'ntabadhat min ahliha makanan sharqyan”)

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