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martedì 18 dicembre 2018

GIUSEPPE ERA GIUSTO E NON VOLEVA OBBEDIRE ALLA LEGGE / 18 dicembre


Giuseppe credeva realmente che Maria fosse colpevole e sicuramente avrà sofferto tanto nel vedersi tradito (erano realmente sposati con impegno definitivo), avrà fatto fatica a crederci, come era stato possibile, con quella sua famiglia … ma lei era incinta, non c'era dubbio.
La Legge ordinava la morte per lapidazione per questo peccato (Levitico 20,10) ed era ancora in vigore come lo testimonia Giovanni nel suo Vangelo al capitolo 8: «Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».
Il paradosso è che Giuseppe era giusto e non voleva mettere in atto la Legge. La giustizia non è forse applicare la Legge? Oppure, nella stessa Legge c'è già lo Spirito che guida e vuole prevalere per condannare nettamente il peccato ma salvare il peccatore, e quindi va applicata sempre con misericordia? Questo è quello che ci insegna san Giuseppe e tutta la Bibbia. Ci sono santi severi e giusti. Essere severo però non è condannare alla morte né fisica, né morale. Papa Francesco ha avuto il coraggio di affermare il principio che la pena di morte è totalmente incompatibile con il Vangelo. Lo stesso papa Francesco che in Amoris Laetitia parla del valore della sanzione come stimolo nell’educazione dei giovani Ugualmente, è indispensabile sensibilizzare il bambino e l’adolescente affinché si renda conto che le cattive azioni hanno delle conseguenze. Occorre risvegliare la capacità di porsi nei panni dell’altro e di pentirsi per la sua sofferenza quando gli si è fatto del male…” (A.L. 268) scrive al n. 104 dello stesso documento: “Se dobbiamo lottare contro un male, facciamolo, ma diciamo sempre “no” alla violenza interiore.”
E siccome il più peccatore sono io e desidero tanto essere aiutato e non condannato, trattato con misericordia, Signore, donami la grazia di non scagliarmi mai contro nessuno e di sopportare almeno un po’ di più. Se io avessi gli occhi aperti sulla mia trave sono sicuro che non giudicherei nessuno. Ahimè, in un cerchio vizioso terribile la paura di guardare in faccia le mie debolezze e le mie ferite, mi rende così severo con gli altri.

Prima Lettura   Ger 23, 5-8
Susciterò a Davide un germoglio giusto.
Dal libro del profeta Geremìa
«Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia.
Pertanto, ecco, verranno giorni – oracolo del Signore – nei quali non si dirà più: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire gli Israeliti dalla terra d’Egitto!”, ma piuttosto: “Per la vita del Signore che ha fatto uscire e ha ricondotto la discendenza della casa d’Israele dalla terra del settentrione e da tutte le regioni dove li aveva dispersi!”; costoro dimoreranno nella propria terra». 

Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 71
Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace.
O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.
Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.
Benedetto il Signore, Dio d’Israele:
egli solo compie meraviglie.
E benedetto il suo nome glorioso per sempre:
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.

Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia.

O Signore, guida della casa d’Israele,
che hai dato la Legge a Mosè sul monte Sinai:
vieni a liberarci con braccio potente.
Alleluia.

Vangelo
    Mt 1, 18-24
Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, figlio di Davide.

Dal vangelo secondo Matteo
Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di «Emmanuele», che significa «Dio con noi».
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

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