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lunedì 3 dicembre 2018

IL FRUTTO DELLA GRATUITA' : LA MERAVIGLIA! / san Francesco Saverio, 3 dicembre.

Gesù e il centurione - "Il Veronese" (contemporaneo di s. Francesco Saverio), Museo del Prado.

C'è un paradosso in queste letture: Isaia annuncia che non ci sarà più guerra e Gesù nel Vangelo loda un centurione, uno che si addestra alla guerra!
La guerra di difesa è legittima e perfino l’ingerenza umanitaria, invocata da Giovanni Paolo II durante il conflitto dei Balcani, per disarmare l’aggressore di popolazioni civili. I romani non facevano né questo né quello ma guerre di conquista e assoggettavano i popoli vinti. Stupisce quindi ancora di più l’accoglienza di Gesù all’UOMO che chiede la guarigione del suo servo e l’elogio della sua fede! Gesù non si lascia condizionare dal fatto che sia un pagano (!!!) e anche un centurione, un invasore, un nemico! Che coraggio! Elogiare la sua fede al di sopra di quella di tutti gli israeliti incontrati ha sicuramente creato nemici a Gesù.
Troppo spesso creiamo l’unità tra noi nel modo del mondo: per etichette. Amici o nemici, magari per convenienza, difesa a prescindere del mio gruppo … Gesù non vuole che la sua Chiesa sia impostata in questo modo. I discepoli dicono a Gesù: “gli abbiamo impedito perché non era dei nostri…” Gesù risponde: “non impeditelo” (per questo motivo)! Il proselitismo, cioè attirare qualcuno sul proprio terreno (spirituale) oppure nel proprio gruppo senza tener conto di dove lo porta lo Spirito Santo, è una tentazione presente nella Chiesa. Ed è il contrario di ciò che fa Gesù. Appena arrivato tra i Frati Rinnovati, un frate francese mi disse: “sei francese, voglio creare io un nuovo gruppo di frati in Francia, vieni con me!” Alla fine è andato via lui, da solo, ed è morto in una comunità non cattolica. Lo Spirito di gratuità di Gesù ci deve guidare.
San Francesco Saverio riteneva i nuovi popoli degni della fede cristiana e già nel 1500 voleva che il sacerdozio non fosse riservato ai portoghesi colonizzatori ma fossero accolte e formate le vocazioni che Dio dava tra i nuovi battezzati indiani.

Prima Lettura  Is 2, 1-5 
Il Signore raduna tutti i popoli nella pace eterna del suo regno.
Dal libro del profeta Isaìa
Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 121
Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!
Gerusalemme è costruita
come città unita e compatta.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. 
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.

Canto al Vangelo   Sal 79,4  
Alleluia, alleluia.

Signore, nostro Dio, vieni a liberarci:
fa’ splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
Alleluia.


Vangelo 
  Mt 8, 5-11

Molti dall'oriente e dall'occidente verranno nel regno dei cieli.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, entrato Gesù in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: «Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente». Gli disse: «Verrò e lo guarirò».
Ma il centurione rispose: «Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa».
Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli».

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