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martedì 11 dicembre 2018

DIO NON VUOLE CHE SI PERDA NEANCHE UNO DI QUESTI PICCOLI / martedì II sett. Avvento

Buon Pastore - Padre Sieger Koder
È certo che se gridi a Dio dal profondo del cuore, con umiltà e costanza, Dio ti salverà, verrà in qualche modo a cercarti nel burrone tenebroso in cui ti trovi. Ricordo l’immaginetta di un agnello ferito in mezzo alle spine illuminato da un raggio di luce con scritto: “No temas, hasta tu abismo llega mi misericordia”, “non temere, fino al tuo abisso arriva la mia misericordia”. Coraggio, gridiamo a Dio! Dio non vuole che si perda neanche uno di questi piccoli. 
Un ostacolo grande che trova Dio per salvarci è quando vogliamo che lo faccia come diciamo noi, e se lo fa in modo diverso non lo riconosciamo o peggio non lo accettiamo.
Dio vuole servirsi di suoi messaggeri che manda davanti a sé e chiede a loro di gridare, di salire su un alto monte e di alzare la voce con forza, senza temere. Brutto messaggero ha scelto almeno nel mio caso. Tante volte più che alzare la voce di fronte al mondo siamo come “cani muti”. I suoi guardiani sono tutti ciechi, non si accorgono di nulla. Sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; sonnecchiano accovacciati, amano appisolarsi”. (Isaia 56:10).  
Credo che, chi più chi meno, siamo tutti nostalgici del tempo in cui la pratica religiosa era quasi generale e si pensava che tutti fossero cristiani, che la fede si trasmetteva automaticamente. Invece ogni singolo, per quanto possa aver avuto genitori cristiani, aver ricevuto buoni esempi e buone abitudini, deve essere evangelizzato. I primi che devono evangelizzare i giovani sono i loro genitori. E questo da sempre, ad ogni generazione. Ciascun cristiano è un “chiamato per nome” da Dio, uno che, in un modo o nell’altro, ha ricevuto personalmente l’annuncio della Risurrezione, ha incontrato Gesù risorto. Il resto è religione, quando non è potere, o tradizione popolare, o sistema di idee...

Prima Lettura   Is 40, 1-11
Dio consola il suo popolo.
Dal libro del profeta Isaìa
«Consolate, consolate il mio popolo
– dice il vostro Dio.
Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele che la sua tribolazione è compiuta,
la sua colpa è scontata,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
il doppio per tutti i suoi peccati».
Una voce grida:
«Nel deserto preparate la via al Signore,
spianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
Ogni valle sia innalzata,
ogni monte e ogni colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in vallata.
Allora si rivelerà la gloria del Signore
e tutti gli uomini insieme la vedranno,
perché la bocca del Signore ha parlato».
Una voce dice: «Grida»,
e io rispondo: «Che cosa dovrò gridare?».
Ogni uomo è come l’erba
e tutta la sua grazia è come un fiore del campo.
Secca l’erba, il fiore appassisce
quando soffia su di essi il vento del Signore.
Veramente il popolo è come l’erba.
Secca l’erba, appassisce il fiore,
ma la parola del nostro Dio dura per sempre.
Sali su un alto monte,
tu che annunci liete notizie a Sion!
Alza la tua voce con forza,
tu che annunci liete notizie a Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio!
Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
il suo braccio esercita il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e la sua ricompensa lo precede.
Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul petto
e conduce dolcemente le pecore madri». 

Salmo Responsoriale 
  Dal Salmo 95
Ecco, il nostro Dio viene con potenza.
Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome,
annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.
Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta.
Esultino davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli.
 
Canto al Vangelo

Alleluia, alleluia.

Il giorno del Signore è vicino:
egli viene a salvarci.
Alleluia.

Vangelo   
Mt 18, 12-14
Dio non vuole che i piccoli si perdano.

Dal vangelo secondo Matteo.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?
In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.
Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda». 

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