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mercoledì 8 marzo 2017

IL SEGNO DI GIONA. E MEDJUGORJE? mercoledì I° settimana di quaresima

Gesù predica - quadro presente nella Sinagoga di Nazareth
 Gesù si appella al segno di Giona per spiegare il suo rifiuto di dare altri segni a questa generazione. Egli dice: “Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno”.

Perché Gesù collega l’essere malvagio al cercare un segno? Qual è il segno di Giona?

Per Luca, il segno di Giona non è il pesce che lo ingoia per rigettarlo sulla spiaggia dopo tre giorni, di cui parla solo Matteo, ma la sua predicazione (kerygma). Infatti gli abitanti di Ninive si sono ravveduti alla sua predicazione che arrivava al cuore e non perché egli abbia raccontato loro di un miracolo che non hanno visto. Allo stesso modo la Regina del Sud è venuta da Salomone in cerca di Sapienza pronta ad ascoltare.

Gesù ci invita all’ascolto del cuore, ad avere l’amore per la verità che può salvarci rendendoci capaci di accogliere nel cuore la verità che ci porta la predicazione. Questo rende superfluo la presenza di altri segni miracolosi. Questo rende superfluo anche il sapere quando gonfia senza educare il cuore. Non rende superfluo l’essere attento alla propria interiorità, anzi. È proprio questo il terreno buono dove germoglia e porta frutto il seme della Parola. Gli ignoranti saputelli non sono meglio dei sapienti orgogliosi.

Ma allora Medjugorje e il Segno che la Madonna ha promesso e tanti aspettano con ansia o tutti i segni nel sole ecc.? La Chiesa non si è pronunciata su Medjugorje e quindi siamo ancora più prudenti, ma il ragionamento è generale e vale anche per le apparizioni riconosciute dalla Chiesa come Lourdes e Fatima. Disse un giorno l‘allora Cardinal Ratzinger: “Questi fenomeni, quando sono veri, possono essere dei segni per la fede, mai delle basi di fede”. Devi dunque convertirti oggi ascoltando la Sapienza del Vangelo senza sminuirla o ritenerti autorizzato a modellarti un Vangelo di tuo gusto. Questo è tutto. Cercare troppi segni può far deviare dalla fede e dalla sua maturazione, può essere un modo di non volersi confrontare con il proprio cuore e con la verità, può "rendere malvagi".

Se sei stato spronato verso la fede da segni miracolosi tendi a vivere in modo da non aver più bisogno di alcun segno. Dio vuole salvare i credenti “per mezzo della pazzia della predicazione” (dia tês môrias tou kêrygmatos.) (1 Cor 1,21).


Prima Lettura      Gio 3, 1-10
I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia.

Dal libro del profeta Giona
In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. 
Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». 
I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. 
Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!». 
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

Salmo Responsoriale
   Dal Salmo 50   
Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. 

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocàusti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. 

Canto al Vangelo
   Gl 2,12-13
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Ritornate a me con tutto il vostro cuore, dice il Signore,
perché sono buono e misericordioso.
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Vangelo   
Lc 11, 29-32
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.

Dal vangelo secondo Luca
In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: 
«Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. 
Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. 
Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». 

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