Giovanni Paolo II e Alì Agca che attentò alla sua vita |
Il Vangelo di oggi ci permette di ritornare sull’argomento:
“porgi l’altra guancia”. Qualcuno non ha capito il post di ieri. Oltre alla non
chiarezza nell’esprimere i concetti avrà giocato un ruolo il fatto che facevo
riferimento ad un articolo (http://it.aleteia.org/2017/02/22/spiegazione-significato-gesu-porgere-altra-guancia/)
sconosciuto ai lettori del mio post.
Cosa vuole dire il Signore quando ci comanda di
amare i nostri nemici e di pregare per i nostri persecutori? Ci comanda di
imitare lui che ha pregato per coloro che lo crocifiggevano, dicendo: “Padre perdona
loro perché non sanno quello che fanno” ed è morto per tutti (heis huper pantôn apethanen. 2 Cor 5,14-15). Tutti significa
tutti, cioè amici e nemici, chi lo ama e lo segue e chi lo crocifigge. Il Signore
vuole che diventiamo come lui.
C'è il fioretto di P. Virginio Spiccacci che andava al carcere
minorile di Nisida. Avendo proclamato il Vangelo del “porgi l’altra guancia”
disse ai giovani detenuti: “forse è un po’ difficile da capire, cerco di
spiegarvi” e un ragazzo rispose: “padre, si capisce benissimo, ma voi offendete
la nostra intelligenza. Come! Uno mi da un “pacchero” e io dovrei prenderne un altro?
Due gliene do, invece! Così non si allarga.”
Sappiamo che siamo molto lontani dal realizzare questo
insegnamento di Gesù di amare i nostri nemici. Ma coloro che sono più avanti in questo cammino ci affascinano,
ricordiamo che hanno salvato situazioni che potevano sclerotizzarsi in
conflitti permanenti o portare a rotture gravi, e se abbiamo fatto qualche volta
l’esperienza di lasciarci guidare dallo Spirito Santo in questa via abbiamo sentito
un soffio di paradiso attraversare il nostro cuore. Amare il nemico non è alla portata
degli sforzi dell’uomo da solo. Altrimenti questa persona non sarebbe un tuo nemico.
Qualcuno dice con ragione e in conoscenza di causa che se ti è dato di amare il tuo
nemico tu sperimenti che Dio esiste, perché amare il nemico è un dono diretto
di Dio, è frutto dello Spirito Santo. Questo è il problema: che noi battezzati non
invochiamo lo Spirito Santo, non ci lasciamo guidare da lui. Il Corano chiama i
cristiani “gli smarriti” (Sura 1 - El Fatiha) perché vaneggiano in bei pensieri
poetici quanto irrealizzabili, quindi non giusti, non provenienti da Dio. Il problema
del Corano è che condanna il Cristianesimo in toto come una religione di illusi,
ma se si limitasse all’osservazione di tanti che con la bocca fanno tanti bei
pensieri sull’amore e nella loro vita non li realizzano nemmeno con un dito,
avrebbe un po’ di ragione di parlare di gente illusa. Ma ci sono tanti cristiani che per amore di Dio e nel suo amore hanno amato di amore sincero i loro nemici
Impariamo da Gesù che ci perdona, che ci ha amato quando
eravamo nemici e ci ama sempre senza condizioni a vivere appoggiati allo Spirito
che ci è stato dato nel Battesimo e ci viene dato nella Parola e nei
Sacramenti.
Prima Lettura Dt 26, 16-19
Sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio.
Sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio.
Dal libro del Deuteronòmio
Mosè parlò al popolo, e disse:
«Oggi il Signore, tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste norme. Osservale e mettile in pratica con tutto il cuore e con tutta l’anima.
Tu hai sentito oggi il Signore dichiarare che egli sarà Dio per te, ma solo se tu camminerai per le sue vie e osserverai le sue leggi, i suoi comandi, le sue norme e ascolterai la sua voce.
Il Signore ti ha fatto dichiarare oggi che tu sarai il suo popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandi.
Egli ti metterà, per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore, tuo Dio, come egli ha promesso».
Salmo Responsoriale Dal Salmo 118
Beato chi cammina nella legge del Signore.
Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.
Ti loderò con cuore sincero,
quando avrò appreso i tuoi giusti giudizi.
Voglio osservare i tuoi decreti:
non abbandonarmi mai.
Canto al Vangelo 2 Cor 6,2
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Ecco ora il momento favorevole,
ecco ora il giorno della salvezza!
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
Vangelo Mt 5, 43-48
Siate perfetti come il Padre vostro celeste.
Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
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