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giovedì 12 giugno 2025

RIFLETTENDO COME IN UNO SPECCHIO LA GLORIA DEL SIGNORE / Giovedì X sett. del T.O., dispari. 2025.




Sant’Ignazio durante la lunga convalescenza dopo la grave ferita riportata a Pamplona, cominciò a gustare le vite dei santi. Constatò che dopo la lettura di romanzi il piacere percepito durante la lettura gli lasciava solo il ricordo di un passatempo che lo aveva divertito. Dopo la lettura delle vite dei santi si sentiva accompagnato dalle loro parole e dalle loro gesta che continuavano a vivere in lui. 

Molti si annoiano nell’inattività e diventano così dipendenti dal cellulare, dai social, o da altre attività per riempire il vuoto della loro vita. Ma in fondo questo non lascia loro niente dentro. Ma c'è di peggio: molti battezzati andando a messa, appena finita la celebrazione non gli rimane nulla, come se un velo fosse steso sul loro cuore. 

Chi prega davvero non è mai solo. Sente di essere accompagnato e consigliato dallo Spirito di Gesù. Preghiamo affinché rifulga la luce di Cristo nei nostri cuori e nei cuori di tutti gli uomini. Troppi si rivolgono al Signore (alla Madonna) solo per avere una vita più tranquilla oppure, se sono più coraggiosi o hanno ricevuto una formazione moralista, si rivolgono al Signore per poter essere più perfetti, mentre quello che conta è di essere testimoni credibili. 


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi   2Cor 3,15-4,1.3-6 

 Fratelli, fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul cuore dei figli d'Israele; ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto.

 Il Signore è lo Spirito e, dove c’è lo Spirito del Signore, c’è libertà. E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l’azione dello Spirito del Signore.

 Perciò, avendo questo ministero, secondo la misericordia che ci è stata accordata, non ci perdiamo d’animo.

 E se il nostro Vangelo rimane velato, lo è in coloro che si perdono: in loro, increduli, il dio di questo mondo ha accecato la mente, perché non vedano lo splendore del glorioso vangelo di Cristo, che è immagine di Dio.

 Noi infatti non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore: quanto a noi, siamo i vostri servitori a causa di Gesù. E Dio, che disse: «Rifulga la luce dalle tenebre», rifulse nei nostri cuori, per far risplendere la conoscenza della gloria di Dio sul volto di Cristo.


 Dal Salmo 84 (85)  R. Donaci occhi, Signore, per vedere la tua gloria.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore: egli annuncia la pace. Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme, perché la sua gloria abiti la nostra terra. R.

Amore e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno. Verità germoglierà dalla terra e giustizia si affaccerà dal cielo. R.

Certo, il Signore donerà il suo bene e la nostra terra darà il suo frutto; giustizia camminerà davanti a lui: i suoi passi tracceranno il cammino. R.


Alleluia, alleluia. Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore: come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. (Gv 13,34) Alleluia.

Dal Vangelo secondo Matteo  Mt 5,20-26

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.

Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.

Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.

Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».


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