La prima lettura finisce con : “il Signore concluse quest’alleanza con Abram: «Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate»”. Alcuni ebrei sionisti leggono questa frase e altre in senso letterale di dominio. Questo genera terribili conflitti. Questi ebrei si appoggiano sulla Bibbia in un senso letterale. Altri, non meno accaniti, si appoggiano su altri principi distruttivi: “el Islam ya’la, wa lam yu’la” = l’islam domina e non è dominato. Ogni terra che ha conosciuto il Fatàh, cioè l’Apertura ed è sottomessa alla legge islamica diventa da Dàr el Harb (dimora della guerra) Dàr el Islàm o Dàr el Salàm (dimora dell’Islam o dimora della Pace). E non è concepibile che regredisca e sia sottomessa di nuovo ad autorità che non seguono l’Islam e la sua legge, cioè la Sharìa (Divisions of the world in Islam - Wikipedia). Questa è la radice più profonda del rifiuto di Israele come Stato da parte degli Stati islamici, sia sunniti che sciiti. Gli Stati “cristiani”, benché “Stati Crociati”, sono visti in modo meno negativo di Israele per l’odio crescente di Maometto verso gli ebrei a Medina. Non tutti i saggi musulmani sono su queste posizioni ma è lo sfondo, e l’Islam sente di dover conquistare il mondo essendo la “religione naturale dell’Umanità”, senza escludere la spada. Poi c'è il Cremlino che dice in questi giorni tramite il suo capo che ovunque si posa il piede di un soldato russo quella terra appartiene alla Russia. Mosca si crede la Terza e definitiva Roma cristiana dopo la caduta di Costantinopoli nelle mani degli Ottomani (1534), e deve insegnare i veri valori al Mondo dominandolo con le armi perché entri nel Mondo russo o Russky Mir. L’ideologia sovietica ha ereditato questo senso messianico sostituendo gli Zar nel diventare “la prigione dei popoli” ( La Gioia del Vangelo: PERCHÉ MOSCA È ANCHE CHIAMATA LA TERZA ROMA? COSA SIGNIFICA?). C'è molto messianismo negli americani che si considerano spesso come "Impero repubblicano” e “Gendarme del Mondo” che può imporre la democrazia e i valori occidentali. La Cina si considera tradizionalmente “l’Impero di mezzo”, cioè di diritto il centro del mondo… Ci sono poi anche cristiani nostalgici del potere temporale del Papa e della Cristianità con l’Alleanza tra il Trono e l’Altare dove si poteva imporre a tutti di fare la comunione almeno a Pasqua sotto pena di sanzioni civili.
Invece, per comprendere cosa promette Dio consideriamo la situazione di Abramo : nomade indifeso, non può pensare a una conquista per la forza. Può ricevere questa terra solo per un dono gratuito di Dio: i suoi discendenti potranno muoversi in sicurezza nei migliori pascoli da un fiume all’altro. Dio gli promette dunque di dargli tutta la terra (buona). Ebbene, questa promessa si sta realizzando: dovunque ci sono ebrei e cristiani (e musulmani che guardano ad “Abramo, a cui la fede islamica volentieri si riferisce” (Nostra Aetate 3).). E l’influenza dell'Alleanza di Dio con Abramo è di primo piano nella Storia dell’Umanità.
Anche il Vangelo di oggi ci aiuta a comprendere il senso di questa promessa divina: è discendenza di Abramo chi porta frutti buoni di Hesed, cioè di misericordia e mitezza come Abramo e Gesù. Come Abramo, un principe di Dio in mezzo ai popoli (vedi Genesi 23, 6), come Gesù, il Signore, ebrei e cristiani partecipano della loro regalità. (Il Nuovo Sismografo : Pizzaballa: “Sarà pace vera solo quando si affronterà la questione palestinese)
Dal libro della Gènesi Gn 15,1-12.17-18
In quei giorni, fu rivolta ad Abram, in visione, questa parola del Signore: «Non temere, Abram. Io sono il tuo scudo; la tua ricompensa sarà molto grande».
Rispose Abram: «Signore Dio, che cosa mi darai? Io me ne vado senza figli e l’erede della mia casa è Elièzer di Damasco». Soggiunse Abram: «Ecco, a me non hai dato discendenza e un mio domestico sarà mio erede».
Ed ecco, gli fu rivolta questa parola dal Signore: «Non sarà costui il tuo erede, ma uno nato da te sarà il tuo erede». Poi lo condusse fuori e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle»; e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza». Egli credette al Signore, che glielo accreditò come giustizia.
E gli disse: «Io sono il Signore, che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei per darti in possesso questa terra». Rispose: «Signore Dio, come potrò sapere che ne avrò il possesso?». Gli disse: «Prendimi una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un ariete di tre anni, una tortora e un colombo».
Andò a prendere tutti questi animali, li divise in due e collocò ogni metà di fronte all’altra; non divise però gli uccelli. Gli uccelli rapaci calarono su quei cadaveri, ma Abram li scacciò.
Mentre il sole stava per tramontare, un torpore cadde su Abram, ed ecco terrore e grande oscurità lo assalirono. Quando, tramontato il sole, si era fatto buio fitto, ecco un braciere fumante e una fiaccola ardente passare in mezzo agli animali divisi.
In quel giorno il Signore concluse quest’alleanza con Abram:
«Alla tua discendenza io do questa terra, dal fiume d’Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate».
Dal Salmo 104 (105) R. Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome, proclamate fra i popoli le sue opere. A lui cantate, a lui inneggiate, meditate tutte le sue meraviglie. R.
Gloriatevi del suo santo nome: gioisca il cuore di chi cerca il Signore. Cercate il Signore e la sua potenza, ricercate sempre il suo volto. R.
Voi, stirpe di Abramo, suo servo, figli di Giacobbe, suo eletto. È lui il Signore, nostro Dio: su tutta la terra i suoi giudizi. R.
Si è sempre ricordato della sua alleanza, parola data per mille generazioni, dell'alleanza stabilita con Abramo e del suo giuramento a Isacco. R.
Alleluia, alleluia. Rimanete in me e io in voi, dice il Signore; chi rimane in me porta molto frutto. (Gv 15,4a.5b) Alleluia.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 7,15-20
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.
Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni.
Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
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