In Francia - ma non solo, anche in Italia - si costata che i musulmani sono fieri di esserlo, e così gli ebrei anche quando devono essere prudenti per l’antisemitismo imbecille che sta risorgendo. Invece molto spesso i cristiani non osano manifestare la loro fede, quasi vergognosi, e sono spesso insicuri, incapaci di rendere “ragione della speranza che è in voi” (1 Pietro 3, 15).
I motivi possono essere molti. Uno di questi è che il Cristianesimo pur essendo molto conveniente per la vita dell’uomo, ha però una radice totalmente soprannaturale, celeste. Se non ho fatto un incontro personale con il Cristo risorto, se non mi lascio guidare dallo Spirito Santo, il Paràclito, come farò a dare testimonianza di qualcosa che non conosco?
Ma oggi il Signore tocca un altro tasto: ci invita a scegliere da quale parte stare, di avere il coraggio della sincerità, del «sì» oppure del «no». Non si può essere «sì» e «no», non si può essere “può darsi”, “ non so”... Almeno non devo fermarmi fin quando non ho scoperto la verità. E la fede trasmessa si rafforza.
Gesù nel Vangelo di oggi dice: “ Voi siete il sale della terra. Voi siete la luce del mondo”. A chi lo diceva? Non ai consacrati, a gente speciale, ma a gente comune, a gente semplice, non preparata. Perché Colui che annunciamo è il solo che conta, è lui la verità, e il suo Spirito ci educa, ci ispira un comportamento nuovo. La nostra speranza nei cieli è così grande che ci distacca dalla paura. Non importa se ancora portiamo questo tesoro in un vaso di creta fragili : manifesta ancora più chiaramente che questo tesoro viene da Dio e non da noi.
La domanda allora è: sei convinto di avere una missione? Senza Cristo, senza il riferimento costante al Vangelo, senza la sottomissione allo Spirito non potrai fare nulla, e se agisci partendo da te, farai solo danni. Ma l'aver ricevuto misericordia da Dio è anche essere chiamato a portare questa misericordia. Non devi fare cose grandi. Certamente Cristo che vive in te è contento di incontrare le persone che incontri, di dire loro con la parola e gesti semplici che il Padre li ama. E si vuole servire di te.
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi 2Cor 1,18-22
Fratelli, Dio è testimone che la nostra parola verso di voi non è «sì» e «no». Il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che abbiamo annunciato tra voi, io, Silvano e Timòteo, non fu «sì» e «no», ma in lui vi fu il «sì».
Infatti tutte le promesse di Dio in lui sono «sì». Per questo attraverso di lui sale a Dio il nostro «Amen» per la sua gloria.
È Dio stesso che ci conferma, insieme a voi, in Cristo e ci ha conferito l’unzione, ci ha impresso il sigillo e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori.
Dal Salmo 118 (119) R. Risplenda su di noi la luce del tuo volto, Signore.
Meravigliosi sono i tuoi insegnamenti: per questo li custodisco. La rivelazione delle tue parole illumina, dona intelligenza ai semplici. R.
Apro anelante la mia bocca, perché ho sete dei tuoi comandi. Volgiti a me e abbi pietà, con il giudizio che riservi a chi ama il tuo nome. R.
Rendi saldi i miei passi secondo la tua promessa e non permettere che mi domini alcun male. Fa’ risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi decreti. R.
Alleluia, alleluia. Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro. (Mt 5,16) Alleluia.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 5,13-16
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
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