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domenica 29 giugno 2025

PIETRO LIBERATO E L'EPISODIO DELLA GIOVANE SERVA / SS Pietro e Paolo, 29 giugno 2025.


Le letture ci presentano sia Pietro che Paolo come due salvati dal Signore! Salvati lungo tutta la loro vita fino alla salvezza definitiva nel Regno di Dio. Mentre sono salvati "da questa generazione perversa" (Atti 2,40) come tutti i cristiani che seguono Cristo diventando “irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo” (Filippesi 2, 15), Pietro e Paolo sperimentano il potere di Gesù attraverso la sua protezione e provvidenza nei pericoli e le persecuzioni.

Pietro sa che sarà ucciso dopo Pasqua, come Giacomo, il fratello di Giovanni. Erano i tre preferiti del Signore. Erode vuole dunque decapitare la Chiesa. Ma per Dio la missione di Pietro non è ancora compiuta e quindi lo libera miracolosamente dal carcere. Una volta fuori, l’angelo lo lascia. Cosa fa Pietro ormai solo? Fa subito il bilancio di questa esperienza straordinaria: “Ora so…”, ma poi riflette sul da farsi e decide: raggiunge una casa conosciuta dove avrà un contatto con tutta la comunità per informarla di quanto successo. Poi da lì, prudentemente, va verso un altro luogo riparato. Non fa lo spaccone. Di mezzo c'è anche il meraviglioso siparietto di Rode, una serva (!?). Pietro si è reso alla casa di Maria, madre di un giovane che diventerà Marco, l’evangelista. Quando Pietro bussa, in piena notte, Rode va alla porta ma riconosciuta la voce di Pietro non apre; corre piena di gioia ad annunciare la notizia. Non viene creduta e si perde tempo. Intanto, Pietro, un evaso, senza più la protezione visibile dell’angelo, sta fuori per strada, e continua a bussare! 

Questo episodio strappa un sorriso, ha il crisma dell'autentico. Ma perché metterlo nella Scrittura: ha forse un senso più profondo!? Infatti questo racconto mi dona una grande pace: quella dell’unione profonda tra il divino e l’umano, tra la potenza di Dio che libera suo servo in situazioni disperate e la fragilità umana benedetta da Dio. Mi aiuta ad accogliere la mia fragilità e mediocrità. In fondo è questa la difficoltà che abbiamo sempre: chi è Gesù e chi è il cristiano? Nicea e Costantinopoli hanno offerto una risposta sicura: Gesù è insieme e indissolubilmente pienamente Dio e pienamente uomo, e io sono pienamente uomo, abitato dalla natura divina. Alleluja!  La Gioia del Vangelo: COGLIERE L'IMMENSITÀ DI CRISTO SALVATORE / 13 NICEA, Gesù Cristo, ... nn. 21-22


Dagli Atti degli Apostoli  At 12,1-11

 In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Àzzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.

Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere.

Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L'angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L'angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell'angelo: credeva invece di avere una visione.

Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si allontanò da lui.

Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».


Dal Salmo 33 (34)  R. Il Signore mi ha liberato da ogni paura.

Benedirò il Signore in ogni tempo, sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

 Magnificate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome. Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. R.

 Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. R.

 L'angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera. Gustate e vedete com'è buono il Signore; beato l'uomo che in lui si rifugia. R.


Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo  2Tm 4,6-8.17-18

 Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.

Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.

Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l'annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.

Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.


Alleluia, alleluia. Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. (Mt 16,18) Alleluia.

Dal Vangelo secondo Matteo  Mt 16,13-19

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».

Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».

E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».


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