Visualizzazioni totali

martedì 27 agosto 2024

CONCILIO VATICANO II "MODERNISTA"? - LA VERITÀ DELLA SCRITTURA



Ieri ho risposto in parte all’accusa di “modernista”, rivolta a me da alcuni ma soprattutto al Concilio Vaticano II  (La Gioia del Vangelo: IL CONCILIO VATICANO II È "MODERNISTA", INFEDELE ALLA RIVELAZIONE? ). Il Concilio professa che Dio stesso si rivela e che la Bibbia è veramente Parola di Dio. Ma la Bibbia è tutta verità storica? Dio è l’autore della Bibbia o l'hanno scritta gli uomini? Procediamo per ordine:  

Cosa significano esattamente che Dio è l'autore della Bibbia? Da una parte ricordiamo per nome quasi tutti gli autori umani dei libri della Bibbia (Isaia, Matteo, Marco, Paolo… ) ma alla fine di una lettura durante la Messa o la Celebrazione della Parola proclamiamo: “Parola di Dio!” o “Parola del Signore!” e l’Assemblea ringrazia per questo dono. Si dice che l’autore umano è stato “ispirato”, a differenza del Corano per esempio che sarebbe stato “dettato” dall’Angelo Gabriele. L’autore ispirato percepisce la verità che gli rivela Dio ma la esprime secondo il linguaggio del tempo o delle persone alle quali è destinato il suo messaggio (i libri dell’Antico Testamento sono stati scritti in tre lingue: molti in ebraico, alcuni in aramaico e altri in greco. Il Nuovo Testamento è stato scritto in greco), e anche secondo la sua cultura e il suo stile. 

Vediamo cosa ci dice la Dei Verbum in proposito:

L'ISPIRAZIONE DIVINA  

E L'INTERPRETAZIONE DELLA SACRA SCRITTURA

Ispirazione e verità della Scrittura

11. Le verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo (cfr. Gv 20,31; 2 Tm 3,16); hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa [17]. Per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità [18], affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo [19], scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte [20].

(...) Poiché dunque tutto ciò che gli autori ispirati o agiografi asseriscono è da ritenersi asserito dallo Spirito Santo, bisogna ritenere, per conseguenza, che i libri della Scrittura insegnano con certezza, fedelmente e senza errore la verità che Dio, per la nostra salvezza, volle fosse consegnata nelle sacre Scritture [21]. Pertanto «ogni Scrittura divinamente ispirata è anche utile per insegnare, per convincere, per correggere, per educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia perfetto, addestrato ad ogni opera buona».(2 Timòteo 3, 16).

Ma la Bibbia racconta solo cose realmente accadute? Per esempio è vero che Dio ha creato il mondo in sei giorni, come dice la Bibbia? La parola “Bibbia”  significa “libri” (biblìa in greco, al singolare "biblos", “libro”). La Bibbia è dunque una collezione di libri, una biblioteca che si è formata accompagnando un popolo che cammina nella Storia. Se qualcuno guarda la mia biblioteca troverà tanti libri di generi diversi. Così la verità della Bibbia è “espressa in testi in vario modo storici, o profetici, o poetici, o anche in altri generi di espressione” (D.V. 12). Per la Bibbia si parla di "generi letterari”. La differenza con una biblioteca qualunque è che nella Bibbia, da una parte tutto è vero (è Parola di Dio) e che contiene solo ciò che Dio voleva comunicarci per la nostra salvezza. “Per ricavare con esattezza il senso dei sacri testi, si deve badare con non minore diligenza al contenuto e all'unità di tutta la Scrittura, tenuto debito conto della viva tradizione di tutta la Chiesa e dell'analogia della fede”. “Quanto, infatti, è stato qui detto sul modo di interpretare la Scrittura, è sottoposto in ultima istanza al giudizio della Chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di conservare e interpretare la parola di Dio [26]". (D.V. 12).

Se educo un figlio attraverso una favola, gli racconto una storia inventata che contiene la verità, il valore che voglio trasmettergli. Così il racconto della Genesi usa immagini che descrivono con profonda verità il rapporto tra Dio e gli esseri umani. E così via ... 

Vediamo ancora più chiaramente che il Concilio Vaticano II non è per nulla "modernista". Ma ha rinnegato il valore del Magistero e il Magistero precedente? 


Nessun commento:

Posta un commento