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lunedì 26 agosto 2024

IL CONCILIO VATICANO II È "MODERNISTA", INFEDELE ALLA RIVELAZIONE?


Qualcuno mi accusa di essere “modernista” perché dico che il Concilio Vaticano II va applicato nella sua interezza e bisogna camminare con la Chiesa sotto la guida dei Papi anche recenti. Ma cos'è il Modernismo? È stato un movimento teologico che voleva adattare la dottrina e la prassi della Chiesa alle istanze della società. In pratica negava ogni origine soprannaturale al Cristianesimo. (La Gioia del Vangelo: QUALE RAPPORTO TRA ESPERIENZA PERSONALE E VERITÀ? / San Pio X, 21 agosto, 2024.) Con l’Enciclica “Pascendi Dominici gregis” dell’8 settembre 1907, Papa Pio X condannava in sintesi le seguenti affermazioni:

la Rivelazione non è davvero parola di Dio e neppure di Gesù Cristo, ma un prodotto naturale della nostra sub-coscienza;

la Fede non è un fatto oggettivo ma dipende dal sentimento di ciascuno;

i Dogmi sono simboli dell'esperienza interiore di ciascuno; la loro formulazione è frutto di uno sviluppo storico;

i Sacramenti derivano dal bisogno del cuore umano di dare una forma sensibile alla propria esperienza religiosa, non furono istituiti da Gesù Cristo e servono soltanto a tener vivo negli uomini il pensiero della presenza del Creatore;

il Magistero della Chiesa non ci comunica affatto la verità proveniente da Dio;

la Bibbia è una raccolta di episodi mitici e/o simbolici, e comunque non si tratta di un libro divinamente ispirato;

gli interventi di Dio nella storia (quali miracoli e profezie) non sono altro che racconti trasfigurati di esperienze interiori personali;

il Cristo della Fede è diverso dal Gesù della storia; la divinità di Cristo non si ricava dai Vangeli canonici;

il valore espiatorio e redentivo della morte di Cristo è frutto della teologia della croce elaborata dall'apostolo Paolo.


Quando mai il Concilio Vaticano II ha insegnato tesi simili? Ecco alcune frasi della sua Costituzione dogmatica sulla “DIVINA RIVELAZIONE” (DEI VERBUM) del 18 novembre 1965: 

PROEMIO 1. In religioso ascolto della Parola di Dio e proclamandola con ferma fiducia, il santo Concilio fa sue queste parole di san Giovanni: « Annunziamo a voi la vita eterna, che era presso il Padre e si manifestò a noi: vi annunziamo ciò che abbiamo veduto e udito, affinché anche voi siate in comunione con noi, e la nostra comunione sia col Padre e col Figlio suo Gesù Cristo » (1 Gv 1,2-3). Perciò seguendo le orme dei Concili Tridentino e Vaticano I, intende proporre la genuina dottrina sulla divina Rivelazione e la sua trasmissione, affinché per l'annunzio della salvezza il mondo intero ascoltando creda, credendo speri, sperando ami [1].

CAPITOLO I  LA RIVELAZIONE  Natura e oggetto della Rivelazione  2. Piacque a Dio nella sua bontà e sapienza rivelarsi in persona e manifestare il mistero della sua volontà (cfr. Ef 1,9), mediante il quale gli uomini per mezzo di Cristo, Verbo fatto carne, hanno accesso al Padre nello Spirito Santo e sono resi partecipi della divina natura (cfr. Ef 2,18; 2 Pt 1,4). …  La profonda verità, poi, che questa Rivelazione manifesta su Dio e sulla salvezza degli uomini, risplende per noi in Cristo, il quale è insieme il mediatore e la pienezza di tutta intera la Rivelazione [2].

Accogliere la Rivelazione con fede   5. A Dio che rivela è dovuta « l'obbedienza della fede» (Rm 16,26; cfr. Rm 1,5; 2 Cor 10,5-6), con la quale l'uomo gli si abbandona tutt'intero e liberamente prestandogli « il pieno ossequio dell'intelletto e della volontà » [4] e assentendo volontariamente alla Rivelazione che egli fa. …

Le verità rivelate    6. Con la divina Rivelazione Dio volle manifestare e comunicare se stesso e i decreti eterni della sua volontà riguardo alla salvezza degli uomini, «per renderli cioè partecipi di quei beni divini, che trascendono la comprensione della mente umana » [6]. ... è merito della Rivelazione divina se « tutto ciò che nelle cose divine non è di per sé inaccessibile alla umana ragione, può, anche nel presente stato del genere umano, essere conosciuto da tutti facilmente, con ferma certezza e senza mescolanza d'errore » [7].


È quindi molto chiaro che sulla Parola di Dio e la Rivelazione il Concilio non segue affatto le tesi moderniste. Ma, quindi, tutto ciò che è scritto nella Bibbia è verità storica? No. Ma è totalmente Parola di Dio viva ed efficace: “Infatti la parola di Dio è viva, efficace e più tagliente di ogni spada a doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell'anima e dello spirito, fino alle giunture e alle midolla, e discerne i sentimenti e i pensieri del cuore. Non vi è creatura che possa nascondersi davanti a Dio, ma tutto è nudo e scoperto agli occhi di colui al quale noi dobbiamo rendere conto" (Ebrei 4, 12-13). Approfondiremo questo aspetto nel prossimo post.


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