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domenica 25 agosto 2024

COME SUPERARE I DUBBI E AVERE UNA FEDE VIVA? / XXI DOM T.O., B, 2024


Le 3 letture chiedono di servire e seguire il Signore e soltanto lui. Bisogna scegliere il Signore e professare la propria fede in lui. Ma come credere pienamente? Giosuè e il popolo si appoggiano sulla storia vissuta: come nel passato il Signore ci ha aiutato in modo prodigioso, lo farà anche in futuro. Sono entusiasti e unanimi. 

Nel Vangelo c'è invece il rifiuto di molti discepoli, e la titubanza degli apostoli, perché Gesù chiede la fiducia per qualcosa di radicalmente nuovo. 

E tu? Stando in mezzo alla folla duemila anni fa, senti Gesù dire: “vuoi la vita eterna, vuoi risorgere, vivere e non morire per sempre? Ebbene devi mangiare la mia carne e bere il mio sangue! realmente. Non c'è altro modo!”, come avresti reagito? Perché mangiare la sua carne? perché bere il suo sangue? Lo hai davvero capito? 

Pietro è onesto : “Signore non capiamo, ma abbiamo visto che hai parole di vita eterna. Non ci lasciamo bloccare. Lo Spirito ci permette di farti fiducia per questo nuovo passo al di là della nostra intelligenza e ci porterà alla verità tutta intera”. 

Quindi il cuore sceglie appoggiato alle esperienze precedenti e allo Spirito Santo ossia l'Amore. E l’intelligenza? Deve esserci. È già presente nella risposta di Pietro che non è solo affetto ma contenuto ("Sei il santo di Dio"). Lo Spirito illumina l’intelligenza e il credente medita "le parole che io vi ho detto (che) sono spirito e sono vita”, entrando così nel Mistero. Per esempio molti sono scioccati dalla seconda lettura che dice che “le mogli lo siano (sottomesse) ai loro mariti, come al Signore“ e non vanno oltre. Una teologa ha chiesto di eliminare san Paolo dalle letture della Messa, inaccettabile oggi! Se invece hai l'umiltà di meditare scopri che marito e moglie si sottomettono reciprocamente nel timore del Signore e che, specificamente, al marito è chiesto di amare la propria moglie come il Signore ama la Chiesa. Meditando sulle premure, la tenerezza, la misericordia, la pazienza, il dialogo, l’attenzione ai bisogni, il lavare i piedi e servire di Gesù per la sua Chiesa, il difenderla fino a morire, quanti mariti non farebbero un cambiamento radicale nel rapportarsi alla propria moglie e quanti matrimoni sarebbero più felici! Anche le mogli guardando a Cristo e sapendo di avere da lui la ricompensa migliorano felicemente il loro atteggiamento quotidiano! 

Quindi il cuore crede pienamente grazie al ricordo dei benefici ricevuti dal Signore (principalmente personali) in cui egli si è rivelato, grazie allo Spirito Santo che ci fa andare oltre l’intelligenza, grazie all'Intelligenza orante che permette di meditare sempre più profondamente l'esperienza e la Parola di Dio. Il frutto è la vita eterna. 


Prima Lettura    Serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio.

Dal libro di Giosuè  Gs 24,1-2a.15-17.18b

In quei giorni, Giosuè radunò tutte le tribù d’Israele a Sichem e convocò gli anziani d’Israele, i capi, i giudici e gli scribi, ed essi si presentarono davanti a Dio.

Giosuè disse a tutto il popolo: «Se sembra male ai vostri occhi servire il Signore, sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrèi, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore».

Il popolo rispose: «Lontano da noi abbandonare il Signore per servire altri dèi! Poiché è il Signore, nostro Dio, che ha fatto salire noi e i padri nostri dalla terra d’Egitto, dalla condizione servile; egli ha compiuto quei grandi segni dinanzi ai nostri occhi e ci ha custodito per tutto il cammino che abbiamo percorso e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati. Perciò anche noi serviremo il Signore, perché egli è il nostro Dio».


Salmo Responsoriale  Dal Sal 33 (34)  R. Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,  sulla mia bocca sempre la sua lode. Io mi glorio nel Signore: i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Il volto del Signore contro i malfattori,  per eliminarne dalla terra il ricordo. R.

Gridano e il Signore li ascolta, li libera da tutte le loro angosce. Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,  egli salva gli spiriti affranti. R.

Molti sono i mali del giusto,  ma da tutti lo libera il Signore.  Custodisce tutte le sue ossa:  neppure uno sarà spezzato. R.

Il male fa morire il malvagio e chi odia il giusto sarà condannato. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;  non sarà condannato chi in lui si rifugia. R.


Seconda Lettura  Questo mistero è grande: lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni Ef 5,21-32

 Fratelli, nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri: le mogli lo siano ai loro mariti, come al Signore; il marito infatti è capo della moglie, così come Cristo è capo della Chiesa, lui che è salvatore del corpo. E come la Chiesa è sottomessa a Cristo, così anche le mogli lo siano ai loro mariti in tutto.

E voi, mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, per renderla santa, purificandola con il lavacro dell’acqua mediante la parola, e per presentare a se stesso la Chiesa tutta gloriosa, senza macchia né ruga o alcunché di simile, ma santa e immacolata. Così anche i mariti hanno il dovere di amare le mogli come il proprio corpo: chi ama la propria moglie, ama se stesso. Nessuno infatti ha mai odiato la propria carne, anzi la nutre e la cura, come anche Cristo fa con la Chiesa, poiché siamo membra del suo corpo.

Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne.

Questo mistero è grande: io lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! 


Acclamazione al Vangelo Alleluia, alleluia. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. (Cf. Gv 6,63c.68c) Alleluia.

Vangelo Da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna.

Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 6,60-69

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù, dopo aver ascoltato, dissero: «Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?».

Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dell’uomo salire là dov’era prima? È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».

Gesù infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe tradito. E diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me, se non gli è concesso dal Padre».

Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui. 

Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

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