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domenica 4 agosto 2024

PASSARE DALLA MORMORAZIONE ALLO STUPORE VERO / XVIII Dom T.O., B, 2024


La liberazione del Popolo non è stata solo una passeggiata trionfale. Le resistenze del faraone hanno messo a dura prova la fede in quel Mosè che pretendeva di liberarli. Ma, un prodigio dopo l’altro, eccoli uscire a mano alzata, il mare si apre, l’esercito del faraone perisce nelle acque, sono liberi, finalmente. Ma tutto questo per che cosa? Per ritrovarsi in un deserto. Si passa dall’esaltare il Grande Profeta alla mormorazione, anzi, al sospetto del complotto: "Ha fatto apposta, contro di noi. Lo dicevo, troppo strano questo Mosè! Sarà in combutta con gli Americani…, scusate, con gli Egiziani". 

Dio però svolge il suo piano: dona da mangiare in un modo inatteso. Dalla mormorazione, il popolo passa allo stupore: Che roba è? (Man Hu'? = Cosa lui?, Manna). È il profeta che rivela il senso del dono di Dio: «E il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

Dobbiamo passare dalla mormorazione allo stupore. Ma senza la profezia della Chiesa che apre la Scrittura, mi annuncia il Piano di Dio per me, non capirò, rimarrò nell'insoddisfazione e incomprensione.

Con Gesù è lo stesso come ancora dopo duemila anni di cristianesimo. Dio mi ha fatto dei doni, l'ho cercato per una forte necessità: salvare un matrimonio, un problema di salute o di lavoro, rispetto Dio e i suoi comandamenti, cerco la sua protezione. Ma non ho mai cercato Dio e il suo Regno per sé stessi. Non si è mai creata una comunione tra me e lui. I doni che Dio mi ha fatto erano segni del suo amore, della storia che voleva iniziare con me, di un cammino che voleva farmi fare per darmi sapienza, maturità, libertà, cambiamento di mentalità (metanoia = conversione, letteralmente andare oltre le mie conoscenze, la mia mente). Ma io ho cercato Dio solo per realizzare il mio progetto. Che delusione allora quando Gesù dice: sono io il pane di vita eterna. Poco concreto.

Dice pure: “chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!” Non desideri più nulla, non hai più né fame né sete (di beni terreni, esperienze esistenziali, beni sociali, beni spirituali)? Se invece hai ancora fame e sete, non sei pienamente felice nell’abbandono totale al Signore, due sono le soluzioni. O il Vangelo è falso, inutile continuare a venire in Chiesa, oppure non sei ancora venuto a Cristo! (vedi seconda lettura). Coraggio, la Scrittura narra l’Amore paziente, gratuito, geloso, fedele di Dio di fronte alle nostre resistenze. Affrettati a lasciarti guidare dal Signore. Oggi ti chiama. La vita passa veloce e hai già perso molto tempo.   


Prima Lettura   Es 16,2-4.12-15  Io farò piovere pane dal cielo per voi.

Dal libro dell'Esodo

In quei giorni, nel deserto tutta la comunità degli Israeliti mormorò contro Mosè e contro Aronne. Gli Israeliti dissero loro: «Fossimo morti per mano del Signore nella terra d'Egitto, quando eravamo seduti presso la pentola della carne, mangiando pane a sazietà! Invece ci avete fatto uscire in questo deserto per far morire di fame tutta questa moltitudine».

Allora il Signore disse a Mosè: «Ecco, io sto per far piovere pane dal cielo per voi: il popolo uscirà a raccoglierne ogni giorno la razione di un giorno, perché io lo metta alla prova, per vedere se cammina o no secondo la mia legge. Ho inteso la mormorazione degli Israeliti. Parla loro così: "Al tramonto mangerete carne e alla mattina vi sazierete di pane; saprete che io sono il Signore, vostro Dio"».

La sera le quaglie salirono e coprirono l'accampamento; al mattino c'era uno strato di rugiada intorno all'accampamento. Quando lo strato di rugiada svanì, ecco, sulla superficie del deserto c'era una cosa fine e granulosa, minuta come è la brina sulla terra. Gli Israeliti la videro e si dissero l'un l'altro: «Che cos'è?», perché non sapevano che cosa fosse. Mosè disse loro: «E il pane che il Signore vi ha dato in cibo».

 

Salmo Responsoriale    Dal Salmo 77  Donaci, Signore, il pane del cielo.


Ciò che abbiamo udito e conosciuto e i nostri padri ci hanno raccontato non lo terremo nascosto ai nostri figli, raccontando alla generazione futura le azioni gloriose e potenti del Signore e le meraviglie che egli ha compiuto.

 Diede ordine alle nubi dall'alto e aprì le porte del cielo; fece piovere su di loro la manna per cibo e diede loro pane del cielo.

L'uomo mangiò il pane dei forti; diede loro cibo in abbondanza. Li fece entrare nei confini del suo santuario, questo monte che la sua destra si è acquistato.


 Seconda Lettura   Ef 4, 17. 20-24  Rivestite l'uomo nuovo, creato secondo Dio.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

Fratelli, vi dico e vi scongiuro nel Signore: non comportatevi più come i pagani con i loro vani pensieri.

Voi non così avete imparato a conoscere il Cristo, se davvero gli avete dato ascolto e se in lui siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l'uomo vecchio che si corrompe seguendo le passioni ingannevoli, a rinnovarvi nello spirito della vostra mente e a rivestire l'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità.


Canto al Vangelo   Mt 4,4b  Alleluia, alleluia. Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. Alleluia.

  Vangelo   Gv 6, 24-35 Chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!

Dal vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, quando la folla vide che Gesù non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».

Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell'uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo». Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».

Allora gli dissero: «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: "Diede loro da mangiare un pane dal cielo"». Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».

Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».


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