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domenica 18 agosto 2024

ABBANDONATE L'INESPERIENZA E VIVRETE / XX DOM T.O., B, 2024


Le letture ci parlano dell’Eucaristia. Non presentano forse nessun concetto nuovo. Eppure dobbiamo tanto approfondire: Per avere la vita eterna, da discepolo DEVO mangiare la carne di Gesù, che è vero cibo, e bere il suo sangue, che è vera bevanda! E il libro dei Proverbi fa capire che il pane e il vino sono segno della Sapienza. L’Eucaristia è materiale e insieme spirituale, sapienziale, insegnamento: non è dissociabile dalla “via dell’intelligenza”. Chi è inesperto sbaglia nel parlare e agire, non ha successo. Il saggio conosce la verità cioè i segreti della vita e della felicità. Tu li conosci?  
Gesù dice che solo lo Spirito Santo dà vita. Se tu fossi stato lì e Gesù senza spiegarti altro ti avesse detto: devi mangiare la mia carne e bere il mio sangue, non avresti detto anche tu: questo discorso è duro, chi lo può ascoltare, questo è pazzo?

Se faccio la comunione, vado all’adorazione, ma non so chi è Gesù, cosa ha detto e fatto, come mi rapporterò a lui? Come conoscerò la sua volontà di salvezza per me e per gli altri? Nei secoli antichi i pagani erano molto religiosi, moltiplicavano le preghiere, avevano templi, statue, processioni, offerte, preghiere di intercessione, riti e liturgie, cerimonie matrimoniali e funebri. In forme diverse, ma avevano tutto quello che abbiamo noi. Ma pregavano dèi che non esistevano! Se non conosci Dio, non lo ascolti, tu preghi un Dio che esiste ma è come se tu pregassi un Dio inesistente! “Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza”. 

“Fate quindi molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi. Non siate perciò sconsiderati, superficiali riguardo alla verità ma sappiate comprendere qual è la volontà del Signore. E comunque “ continuamente rendete grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo”. È ciò che ci apprestiamo a fare celebrando l’Eucaristia chiedendo al Signore di aprire il nostro cuore al dono che riceviamo. 

Per chi vuole leggere di più, 6 anni fa, ho illustrato questa domenica con l'esempio di san Oscar Romero: La Gioia del Vangelo: EUCARISTIA: SAPPIATE COMPRENDERE QUAL E' LA VOLONTA' DEL SIGNORE / XX° domenica T.O.


Dal libro dei Proverbi 9,1-6 Mangiate il mio pane, bevete il vino che vi ho preparato.

La Sapienza si è costruita la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. Ha ucciso il suo bestiame, ha preparato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. Ha mandato le sue ancelle a proclamare sui punti più alti della città: “Chi è inesperto venga qui!”. A chi è privo di senno ella dice: “Venite, mangiate il mio pane, bevete il vino che io ho preparato. Abbandonate l’inesperienza e vivrete, andate diritti per la via dell’intelligenza”. Parola di Dio.

SALMO (Dal Salmo 33) R. Gustate e vedete com’è buono il Signore.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino. R.

Temete il Signore, suoi santi,
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene. R.

Venite, figli, ascoltatemi;
vi insegnerò il timore del Signore.
Chi è l’uomo che desidera la vita
e ama i giorni in cui vedere il bene? R.

Custodisci la lingua dal male,
le labbra da parole di menzogna.
Sta’ lontano dal male e fa’ il bene,
cerca e persegui la pace. R.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini 5,15-20 Sappiate comprendere qual è la volontà del Signore.

Fratelli, fate molta attenzione al vostro modo di vivere, comportandovi non da stolti ma da saggi, facendo buon uso del tempo, perché i giorni sono cattivi. Non siate perciò sconsiderati, ma sappiate comprendere qual ‘ la volontà del Signore. E non ubriacatevi di vino, che fa perdere il controllo di sé; siate invece ricolmi dello Spirito, intrattenendovi fra voi con salmi, inni, cantici ispirati, cantando e inneggiando al Signore con il vostro cuore, rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio Padre, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo. Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Gv 6,56)  R. Alleluia, alleluia. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dice il Signore, rimane in me e io in lui. R. Alleluia.

La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
+ Dal Vangelo secondo Giovanni 6,51-58
In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo». Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Parola del Signore.

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