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sabato 17 agosto 2024

PRECISAZIONI SUL KARMA. COSA DICE LA CHIESA 01: LA MORTE.


La teoria del karma interessa molti che, con ragione, si chiedono se le nostre decisioni, in bene e in male, hanno conseguenze, e non conoscono la fede cristiana e l’opera di Dio. Cosa dice la Chiesa su questi punti e sulla giustizia di Dio? 

Premettiamo che nelle conversazioni comuni alcuni parlano anche di Instant Karma quando sei punito “all'istante” per una cattiva azione. In genere si associa il karma a una “vendetta”, una retribuzione del male, in questa stessa vita. Invece la realtà palese è che in ogni singola vita terrena i conti non tornano. La vera teoria del karma esige quindi che ci siano più vite o reincarnazioni successive per premiare o punire l’agire positivo o negativo di questa vita. Però credere alla reincarnazione porta conseguenze radicali sulla concezione dell’uomo e della salvezza portata da Cristo. La Chiesa professa una sola Incarnazione del Verbo di Dio, definitiva e sufficiente, e per ognuno di noi, una sola vita, un solo corpo, una sola identità cromosomica e sessuale. È questa unica vita che devo sviluppare nell'amore con la grazia di Dio, anche se non ne ho il dominio completo: Dio mi fa dono di me stesso. 

Ascoltiamo il Catechismo della Chiesa Cattolica: 


ARTICOLO 12 

«CREDO LA VITA ETERNA»

1020 Per il cristiano, che unisce la propria morte a quella di Gesù, la morte è come un andare verso di lui ed entrare nella vita eterna. Quando la Chiesa ha pronunciato, per l'ultima volta, le parole di perdono dell'assoluzione di Cristo sul cristiano morente, l'ha segnato, per l'ultima volta, con una unzione fortificante e gli ha dato Cristo nel viatico come nutrimento per il viaggio, a lui si rivolge con queste dolci e rassicuranti parole:

« Parti, anima cristiana, da questo mondo, nel nome di Dio Padre onnipotente che ti ha creato, nel nome di Gesù Cristo, Figlio del Dio vivo, che è morto per te sulla croce, nel nome dello Spirito Santo, che ti è stato dato in dono; la tua dimora sia oggi nella pace della santa Gerusalemme, con la Vergine Maria, Madre di Dio, con san Giuseppe, con tutti gli angeli e i santi. [...] Tu possa tornare al tuo Creatore, che ti ha formato dalla polvere della terra. Quando lascerai questa vita, ti venga incontro la Vergine Maria con gli angeli e i santi. [...] Mite e festoso ti appaia il volto di Cristo e possa tu contemplarlo per tutti i secoli in eterno ». (604) Sacramento dell'Unzione e cura pastorale degli infermi, Raccomandazione dei moribondi, 236-237 (Libreria Editrice Vaticana 1984) p. 111-112.


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