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lunedì 5 agosto 2024

GIOCHI OLIMPICI. 02 / IL BLACKOUT È STATO UNA RISPOSTA DI DIO?

Dal sito Facta.

È esplosa sui Social la notizia che durante la notte da sabato 27 a domenica 28 luglio: “Tutta Parigi nelle tenebre, solo (miracolosamente) la Basilica del Sacro Cuore è rimasta illuminata”. “Dio mostra la sua disapprovazione della Cerimonia blasfema”. Citando anche Gal 6,7 “Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio!”. 

Questa enfasi mistica mi ha insospettito e sono andato sui maggiori Media nazionali francesi per verificare la notizia e ho trovato … niente, neppure la minima menzione. Ho concluso troppo velocemente che la notizia fosse falsa. E l’ho detto a qualcuno. Ma ero cosciente della mia fretta e ho cercato meglio. Ho trovato la notizia su  BFMTV e stranamente  anche una notizia molto simile di blackout nella stessa zona in gennaio 2024, con la Basilica del Sacro Cuore di Montmartre illuminata in mezzo ai quartieri circostanti al buio. Copia incolla, con qualche modifica per avere qualche apertura del sito? No. La notizia è confermata, anche dalla mia famiglia in Francia, ma rimane per tutti un “non evento”, talmente è banale. Infatti solo per Parigi si contano altri blackout di qualche minuto, almeno nel 2023, 2022, 2019. Il sito Facta (La Basilica del Sacro Cuore non è stato “l’unico edificio illuminato” durante un'interruzione di corrente a Parigi  - Facta) da spiegazioni più dettagliate. 

Il problema quindi rimane quello  dell’interpretazione spirituale che alcuni hanno dato, abboccando frettolosamente a narrazioni amplificate fino a diventare dei fake. 

Le domande cruciali sono allora: è il metodo di Dio di dare segnali di questo tipo? Riprendo sempre quella frase dell’allora Cardinale Ratzinger: “Questi fenomeni, quando sono veri (!), possono essere dei segni per la fede, mai delle basi di fede”. Certamente Dio può dunque dare anche segni di quel tipo. Ma sappiamo che molti “segni” sono falsi, e, in ogni caso, non hanno grande valore.

Dice Gesù: “Guardate di non lasciarvi ingannare. …  non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine". (Luca 21, 8-9). Gesù si lamenta che i suoi ascoltatori sanno interpretare i segni della natura, legati al raccolto, ma non conoscono i segni divini: "E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove" (Marco 16, 17), i segni divini sono la protezione di Dio e la perseveranza che proviene da lui (Luca 21, 18-19), sono "i segni del vero apostolo, in una pazienza a tutta prova, con segni, prodigi e miracoli". (2 Corinzi 12, 12) e la convalidazione della predicazione (Ebrei 2, 4), ecc.

Ma soprattutto segno di Dio è l’amore e l’unità tra i discepoli di Cristo: “Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch`essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”. (Giovanni 17, 21). 

Perché il problema di fondo è questo. Il vero segno che dona Dio sono i cristiani e la loro vita di comunione animata dallo Spirito di Cristo. Stupisce che nelle nostre parrocchie siano così tanti quelli che cercano altri segni invece di assumersi con gioia e timore di Dio la loro vocazione cristiana. 

Ora, il demonio è il principe di questo mondo. I suoi servi rappresentano la zizzania che cresce assieme al buon grano nel campo (Matteo 13, 24-30). È inevitabile che ci sia la zizzania. Ma se le spighe di grano sono vuote, è ovvio che la zizzania diventa sempre più potente, più estesa nel campo. Se le spighe del buon grano sono piene, la zizzania perde potere. Cosa dobbiamo concludere dallo stato attuale del mondo?

Cerchiamo di darci una risposta (lo farò nel post successivo). 


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