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lunedì 3 luglio 2023

SCOPRIRE CON STUPORE LA NATURA DELLA CHIESA / San Tommaso Apostolo, 3 Luglio 2023


San Tommaso Apostolo: una personalità dalle prese di posizione fuori dal coro. Ha quindi l’onore di alcune pagine del Vangelo per il nostro insegnamento. Egli rappresenta assieme alla confessione delle debolezze di altri apostoli un segno della sincerità e veridicità delle Scritture. 

Cosa invece dice Paolo ai primi cristiani di Efeso, in quale progetto il Signore ha inserito questi uomini e donne comuni, come noi, e quindi anche noi?

“Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio”. Una dignità immensa, inconcepibile. I pagani avevano paura delle loro divinità e del loro comportamento poco razionale, spesso capriccioso, ma anche gli ebrei avevano soggezione di Dio. A maggior ragione. Incontrare Dio significava morire. “Manòach disse alla moglie: "Moriremo certamente, perché abbiamo visto Dio". (Giudici 13, 22). E quando non succedeva, suscitava grande stupore e timore. Vedi Giudici 6, 22; Genesi 32, 31; Deuteronomio 5, 24; ecc.

L’incontro con Dio, faccia a faccia, suscita sempre un certo smarrimento e in genere si cerca di evitarlo, anche tra chi frequenta la chiesa. Un conto è fare delle preghiere, chiedere grazie, un conto è rischiare di confrontarsi con il Dio vivente. E san Paolo ricorda/annuncia a questi cristiani della prima ora, che sanno molto bene quale privilegio sia essere cittadino romano, che sono concittadini del Regno di Dio, anzi, familiari di Dio. Il familiare non manca di rispetto ma è un familiare. L’insistenza di alcuni a chiamare sacrilegio la comunione sulle mani e gli applausi in chiesa, banalità la celebrazione faccia al popolo, ecc., è molto lontana dal Cammino di Dio con il suo popolo culminato nello stupore della Buona Notizia e della nascita della Chiesa, corpo di Cristo. È vero che ci sono abusi, ma questo non giustifica gli abusi in senso opposto. 

In poche righe Paolo ci presenta una Chiesa Sinodale che è costituita di pietre vive: “quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo”. (1 Pietro 2, 5). Non c'è solo la distinzione tra Chiesa che insegna e comanda e fedeli che ricevono, ma un organismo ornato di carismi distribuiti come vuole lo Spirito Santo, benché il fondamento sia quello  degli apostoli e dei profeti dove Gesù appare quasi solo come pietra d‘angolo. Certamente la pietra d’angolo dona solidità a tutto il resto e quindi è essenziale, ma non è nemmeno tutta la fondazione! e l’edificio comprende tutti noi per essere insieme l’abitazione di Dio in questa generazione, suo Tempio santo.

Ho coscienza di questa dignità e di questa missione? Vivo questo stupore quando ci raduniamo per il culto? Chi entra nelle nostre assemblee percepisce questa presenza di Dio?  Papa Francesco ci chiede, per recuperare queste dimensioni di riscoprire il silenzio.


Prima Lettura   Ef 2, 19-22  Edificati sopra il fondamento degli apostoli.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

Fratelli, voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra d’angolo lo stesso Cristo Gesù.

In lui tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore; in lui anche voi venite edificati insieme per diventare abitazione di Dio per mezzo dello Spirito.

 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 116  Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.

-Genti tutte, lodate il Signore, popoli tutti, cantate la sua lode.

-Perché forte è il suo amore per noi e la fedeltà del Signore dura per sempre. 

  

Canto al Vangelo   Gv 20,29  Alleluia, alleluia. Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Alleluia.

Vangelo   Gv 20, 24-29 Mio Signore e mio Dio!

Dal Vangelo secondo Giovanni

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».

Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».


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