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giovedì 6 luglio 2023

CI POSSIAMO ACCONTENTARE DELLA FEDE DI ABRAMO O DOBBIAMO AVERE UNA FEDE PIÙ GRANDE? / Santa Maria Goretti, Giovedì XIII sett. T.O., dispari, 2023.


Ieri eravamo scioccati dalla durezza di Abramo e Sarah nel trattare Agar la schiava e madre di Ismaele: usata quando serviva, cacciata quando non serviva più… Ma l'imperfezione morale non impedisce Abramo di capire 
che il Dio che gli parla mantiene le sue promesse e può tutto, dare vita alla morte come era la sua carne e quella di Sarah. Conviene obbedirgli ciecamente, perché, anche nella morte egli è il Dio della vita. Noi tremiamo davanti alla prova di Abramo che ha creduto che anche uccidendo lui stesso il figlio che amava, Dio fedele avrebbe risuscitato quel figlio. 

Si parla giustamente delle parrocchie come comunità evangelizzatrici. Sta nel programma delle parrocchie portare i fedeli alla fede di Abramo, o meglio (più di uno dirà “peggio”) alla fede cristiana, cioè, “allo scopo di edificare il corpo di Cristo”, portare tutti “all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo” (Efesini 4,13)? Sta nel programma delle parrocchie insegnare a odiare i figli, cioè purificarci da ogni attesa umana, da ogni compromesso con l’affettività, per essere strumenti di Cristo nell’educare i figli nella disciplina del Signore? Oppure ci si accontenta di rimanere “fanciulli in balìa delle onde, trasportati qua e là da qualsiasi vento di dottrina” (Efesini 4,14), del "secondo me", del "vabbè ma non bisogna esagerare", del "lo Spirito Santo è presente ovunque" (il che in assoluto è proprio vero, ma pastoralmente crea confusione), del "la fede non si può giudicare, ognuno la pensa come vuole", ecc..

Santa Maria Goretti, che ricordiamo oggi, giglio che maturava comunione dopo comunione secondo la testimonianza della mamma, martire solo perché "Dio non vuole", ci testimonia assieme a Carlo Acutis, Chiara “Luce” Badano, e altri, che è possibile vivere il Vangelo fino in fondo, anche in tenera età, anche oggi. 


Prima Lettura   Gn 22, 1-19  Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede.

Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò».

Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». Abramo prese la legna dell’olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme.

Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto?». Abramo rispose: «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutti e due insieme.

Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio.

Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».

Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.

Abramo chiamò quel luogo “Il Signore vede”; perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore si fa vedere».

L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».

Abramo tornò dai suoi servi; insieme si misero in cammino verso Bersabea e Abramo abitò a Bersabea.

 

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 114  Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

 Amo il Signore, perché ascolta  il grido della mia preghiera. Verso di me ha teso l’orecchio nel giorno in cui lo invocavo.

Mi stringevano funi di morte, ero preso nei lacci degli inferi, ero preso da tristezza e angoscia. Allora ho invocato il nome del Signore: «Ti prego, liberami, Signore».

Pietoso e giusto è il Signore, il nostro Dio è misericordioso. Il Signore protegge i piccoli: ero misero ed egli mi ha salvato.

Sì, hai liberato la mia vita dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi dalla caduta. Io camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi.

 

Canto al Vangelo    2 Cor 5,19 Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.

Vangelo   Mt 9, 1-8 Resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.

 Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, salito su una barca, Gesù passò all’altra riva e giunse nella sua città. Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati».

Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». Ed egli si alzò e andò a casa sua.

Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.


2 commenti:

  1. Io mi accontenterei anchè di un granellino di sabbia della Fede di ABRAMO , IL CAMMINO CATECUMENALE MI AIUTA ,CON LA PAROLA INSIEME ALLA MIA COMUNITÀ E PARTECIPANDO ALL'EUCARESTIA E CON LA SPERANZA ECON LO SPIRITO DI CRISTO VIVO X ANDARE AVANTI ,DEVO AVERE SOLO LO SPIRITO DI METTERE CRISTO AL PRIMO POSTO ...

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  2. Ti accontenteresti. Ma se sei nel cammino neocatecumenale, sai che il Signore non si accontenta e ti ha scelto per salvarti ma anche per fare di te un testimone e missionario con una fede adulta, quella di Cristo. Buon cammino.

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