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sabato 29 luglio 2023

COME EDUCHI I TUOI FIGLI? IL TRAGUARDO DELL'EDUCAZIONE CRISTIANA E I MEZZI 3/3


Dopo aver affermato ben due volte il diritto di ogni persona a ricevere una vera e completa educazione, umana anzitutto, e se battezzato una vera e completa educazione cristiana, i Padri conciliari indicano quali sono i “Vari mezzi al servizio dell'educazione cristiana”, e sono: gli strumenti di comunicazione sociale, le molteplici società a carattere culturale e sportivo, le associazioni giovanili e in primo luogo le scuole, cristiane o meno, di ogni grado, con annessi doveri e diritti dei genitori riguardo ad esse. Conviene, per chi vuole, leggere questo testo perché oltre l’elenco stesso, dona dei contenuti importanti e attualissimi. (
Gravissimum educationis).

Ma soprattutto ripetiamo il concetto che è di buon senso ma sembra sfuggire a molti, famiglie ma anche tante parrocchie: ogni battezzato ha diritto ad una vera e completa educazione cristiana. Sappiamo quanto sia delicato il compito educativo, che è “affare del cuore” come diceva don Bosco e che coinvolgendo la libertà dell’educando, non sempre ottiene i risultati desiderati. Il "fallimento" di Gesù stesso con Giuda ci indirizza sui valori profondi della formazione cristiana. Ma l’educazione è anche problema di contenuto. Il Curato d’Ars non faceva fare la comunione ai suoi bambini se non sapevano a memoria tutto il catechismo che, allora, era di domande e risposte. A parte il dono sempre grande di sapere a memoria contenuti fondamentali che, appresi nell’infanzia non si dimenticano più, dal metodo del Curato d’Ars riteniamo la grande considerazione che aveva per la formazione cristiana e per ogni suo fedele che riteneva degno di essere istruito pienamente nel Regno dei Cieli. Come per Gesù, per don Bosco, per il Curato d'Ars lo scopo dell'educazione cristiana è la dignità profonda dell'uomo chiamato da Dio suo figlio e la santità: "siate santi come è santo il Padre vostro celeste!". Non in vano (o in vano?) il Concilio ha parlato di "chiamata universale alla santità". Ora sembra che sui contenuti, sugli aiuti per arrivare ad una fede matura, ci sia spesso vaghezza se non superficialità. Questo non è mai stato ammissibile riguardo al Vangelo e alla sua radicalità, ma specialmente in questo nostro tempo di "post cristianità" conclamata diventa una ingiustizia profonda verso le persone, i bambini, le famiglie. 

Conviene sviluppare con un post supplementare l’atteggiamento degli Apostoli verso i membri delle prime comunità di cristiani, ma concludo oggi con il grido del cuore di Paolo verso la Comunità di Corinto, che, come si sa, non era composta da persone particolarmente per bene e già progredite sul piano morale:  “Se soltanto poteste sopportare un po' di follia da parte mia! Ma, certo, voi mi sopportate. Io provo infatti per voi una specie di gelosia divina: vi ho promessi infatti a un unico sposo, per presentarvi a Cristo come vergine casta. Temo però che, come il serpente con la sua malizia sedusse Eva, così i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati dalla loro semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.” (2 Corinzi 1, 1-3)


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