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domenica 23 luglio 2023

COME EDUCHI I TUOI FIGLI? IL DIRITTO DI OGNI UOMO ALL'EDUCAZIONE 1/3


Quasi ogni giorno abbiamo notizia di violenze “gratuite”, “per futili motivi”, spesso violenze in famiglia, sempre più spesso ad opera di giovani o giovanissimi. 

Parlando della popolazione carceraria, il carissimo don Giovanni Liccardo citava Victor Hugo: "aprite una scuola, chiuderete una prigione”. E commentava purtroppo a ragione: abbiamo aperto migliaia di scuole ma non abbiamo chiuso molte carceri. La popolazione carceraria ha un livello culturale medio basso e quindi lo sforzo della scuola non è vano, ha un impatto positivo sulla delinquenza. Ma ciò che realmente allontana dal delinquere sono i valori. E per questo, se non si opera nella famiglia e nella famiglia di Dio che è la Chiesa, la scuola non basterà. 

Nelle nostre zone quasi tutti chiedono il battesimo per i loro bambini. Il celebrante chiede ai genitori all’inizio del rito: “Chiedendo il battesimo per il vostro figlio vi impegnate ad educarlo nella fede, affinché nell'osservanza dei comandamenti, egli impari ad amare Dio e il prossimo come Gesù ci ha insegnato. Siete consapevoli di questa responsabilità?” E i genitori rispondono di sì. Anche i padrini promettono di aiutare i genitori nell’educazione cristiana del figlioccio/a. 

Quanti sanno cosa significa educare cristianamente un figlio? Quante famiglie vivono il Cristianesimo con una fede matura con Gesù Cristo al centro? Quante conoscono le esigenze del Battesimo cristiano, o semplicemente i Comandamenti? La Scrittura dona indicazioni preziose riguardo all’educazione, ma quanti ne fanno il loro pane quotidiano? La Chiesa ha una grande esperienza educativa ma quanti conoscono e apprezzano la sua dottrina?

Nel 1965, i vescovi riuniti in Concilio, pubblicarono una dichiarazione sull’Educazione Cristiana: “GRAVISSIMUM EDUCATIONIS”. Eccone altri tralci: 

PROEMIO

L'estrema importanza dell'educazione nella vita dell'uomo e la sua incidenza sempre più grande nel progresso sociale contemporaneo sono oggetto di attenta considerazione da parte del sacro Concilio ecumenico (1). In effetti l'educazione dei giovani, come anche una certa formazione permanente degli adulti, sono rese insieme più facili e più urgenti dalle circostanze attuali. Gli uomini, avendo una più matura coscienza della loro dignità e della loro responsabilità, desiderano partecipare sempre più attivamente alla vita sociale, specie in campo economico e politico (2) d'altra parte gli sviluppi meravigliosi della tecnica e della ricerca scientifica, i nuovi mezzi di comunicazione sociale danno loro la possibilità, anche perché spesso hanno più tempo libero a disposizione, di accostarsi più facilmente al patrimonio culturale e spirituale dell'umanità e di arricchirsi intrecciando tra i gruppi e tra i popoli più strette relazioni.

…. l'educazione completa sviluppa insieme la verità e la carità.

Da parte sua la santa madre Chiesa, ... ha il dovere di occuparsi dell'intera vita dell'uomo, anche di quella terrena, in quanto connessa con la vocazione soprannaturale (4); essa perciò ha un suo compito specifico in ordine al progresso ed allo sviluppo della educazione. Per questo il sacro Sinodo dichiara alcuni principi fondamentali intorno all'educazione cristiana, soprattutto nelle scuole. Toccherà poi ad una speciale commissione post-conciliare svilupparli ulteriormente, ed alle conferenze episcopali applicarli alle diverse situazioni locali.

Il diritto di ogni uomo all'educazione

1. Tutti gli uomini di qualunque razza, condizione ed età, in forza della loro dignità di persona hanno il diritto inalienabile ad una educazione (5), che risponda alla loro vocazione propria (6) e sia conforme al loro temperamento, alla differenza di sesso, alla cultura e alle tradizioni del loro paese, ed insieme aperta ad una fraterna convivenza con gli altri popoli, al fine di garantire la vera unità e la vera pace sulla terra. La vera educazione deve promuovere la formazione della persona umana sia in vista del suo fine ultimo, sia per il bene dei vari gruppi di cui l'uomo è membro ed in cui, divenuto adulto, avrà mansioni da svolgere.

Pertanto, i fanciulli ed i giovani ... debbono essere aiutati a sviluppare armonicamente le loro capacità fisiche, morali e intellettuali, ad acquistare gradualmente un più maturo senso di responsabilità, nello sforzo sostenuto per ben condurre la loro vita personale e la conquista della vera libertà, superando con coraggio e perseveranza tutti gli ostacoli. Debbono anche ricevere, man mano che cresce la loro età, una positiva e prudente educazione sessuale. Debbono inoltre essere avviati alla vita sociale, in modo che, forniti dei mezzi ad essa necessari ed adeguati, possano attivamente inserirsi nei gruppi che costituiscono la comunità umana, siano disponibili al dialogo con gli altri e contribuiscano di buon grado all'incremento del bene comune.

Analogamente il sacro Sinodo dichiara che fanciulli e giovani hanno diritto di essere aiutati sia a valutare con retta coscienza e ad accettare con adesione personale i valori morali, sia alla conoscenza approfondita ed all'amore di Dio. Perciò chiede e raccomanda a quanti governano i popoli o presiedono all'educazione di fare in modo che mai la gioventù venga privata di questo sacro diritto. Esorta poi i figli della Chiesa a lavorare generosamente in tutti i settori dell'educazione, al fine specialmente di una più rapida estensione dei grandi benefici dell'educazione e dell'istruzione a tutti, nel mondo intero (7)


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