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mercoledì 5 luglio 2023

COME MAI DIO APPROVA LA CACCIATA DI AGAR? / Mercoledì XIII sett. T.O., dispari, 2023



Abramo caccia Agar e Ismaele dietro suggerimento pressante di Sarah. Questo episodio scandalizza molti. Ricordo la grande amica, Alberta Levi Temin, che da ebrea di oggi chiedeva perdono ad Agar per il trattamento ricevuto. Aveva ragione secondo la nostra sensibilità di oggi. Ma ricordiamoci il contesto di allora: Agar è una schiava. Non crea minimamente problemi ad Abramo e Sarah di imporle rapporti sessuali col padrone, che è pure un vecchio di 85 anni. Infatti è una schiava. Il suo figlio non sarà suo ma della padrona: lei è solo una schiava anche se essere incinta da Abramo significa per lei una qualche promozione sociale. Agar non sa stare al suo posto e crea problemi fin dal momento in cui è incinta… Sono tanti elementi che giustificano la posizione di Sarah. E, metodi a parte, questi elementi sono una lezione preziosa per noi anche oggi. La chiarezza ci fa tante volte paura ma è un dono. Come dice il “proverbio arabo”: Signore dammi la pazienza di sopportare le cose che non devo cambiare, il coraggio di cambiare le cose che devo cambiare, la sapienza di distinguere le une dalle altre. La carità deve essere presente in tutto, ma non esclude la chiarezza. Gesù chiede a tutti scelte radicali che non escludono la pazienza, la longanimità, ma si lamenta di coloro che non scelgono. Vuole vomitare dalla sua bocca i tiepidi! (Apocalisse 3,16). La mancanza di coraggio e lucidità nell'educazione, nella politica, nelle nostre scelte personali, sta creando disastri. 

Lot ottiene salvezza perché ha quel minimo di fede e di obbedienza necessario. Ma il suo non essere né carne né pesce fa che educa male le sue figlie e la fine della sua famiglia non è edificante (Gen 19,30-38). 

Vedi sull'argomento, il post di due anni fa, più completo: 

La Gioia del Vangelo: LA LORO FEDE ERA PIU' VITA DELLA LORO STESSA VITA / I santi primi martiri romani, 30 giugno.


Prima Lettura   Gn 21, 5. 8-20  Il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco.

Dal libro della Gènesi

Abramo aveva cento anni quando gli nacque il figlio Isacco. Il bambino crebbe e fu svezzato e Abramo fece un grande banchetto quando Isacco fu svezzato.

Ma Sara vide che il figlio di Agar l’Egiziana, quello che lei aveva partorito ad Abramo, scherzava con il figlio Isacco. Disse allora ad Abramo: «Scaccia questa schiava e suo figlio, perché il figlio di questa schiava non deve essere erede con mio figlio Isacco». La cosa sembrò un gran male agli occhi di Abramo a motivo di suo figlio.

Ma Dio disse ad Abramo: «Non sembri male ai tuoi occhi questo, riguardo al fanciullo e alla tua schiava: ascolta la voce di Sara in tutto quello che ti dice, perché attraverso Isacco da te prenderà nome una stirpe. Ma io farò diventare una nazione anche il figlio della schiava, perché è tua discendenza».

Abramo si alzò di buon mattino, prese il pane e un otre d’acqua e li diede ad Agar, caricandoli sulle sue spalle; le consegnò il fanciullo e la mandò via. Ella se ne andò e si smarrì per il deserto di Bersabea. Tutta l’acqua dell’otre era venuta a mancare. Allora depose il fanciullo sotto un cespuglio e andò a sedersi di fronte, alla distanza di un tiro d’arco, perché diceva: «Non voglio veder morire il fanciullo!». Sedutasi di fronte, alzò la voce e pianse.

Dio udì la voce del fanciullo e un angelo di Dio chiamò Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perché Dio ha udito la voce del fanciullo là dove si trova. Àlzati, prendi il fanciullo e tienilo per mano, perché io ne farò una grande nazione». Dio le aprì gli occhi ed ella vide un pozzo d’acqua. Allora andò a riempire l’otre e diede da bere al fanciullo. E Dio fu con il fanciullo, che crebbe e abitò nel deserto e divenne un tiratore d’arco.


Salmo Responsoriale   Dal Salmo 33   Ascolta, Signore, il grido del povero.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. L’angelo del Signore si accampa attorno a quelli che lo temono, e li libera.

Temete il Signore, suoi santi: nulla manca a coloro che lo temono. I leoni sono miseri e affamati, ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene.

Venite, figli, ascoltatemi: vi insegnerò il timore del Signore. Chi è l’uomo che desidera la vita e ama i giorni in cui vedere


Canto al Vangelo   Gc 1,18  Alleluia, alleluia. Per sua volontà il Padre ci ha generati per mezzo della parola di verità, per essere una primizia delle sue creature. Alleluia.

Vangelo   Mt 8, 28-34 Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?

 Dal vangelo secondo Matteo

In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva, nel paese dei Gadarèni, due indemoniati, uscendo dai sepolcri, gli andarono incontro; erano tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella strada. Ed ecco, si misero a gridare: «Che vuoi da noi, Figlio di Dio? Sei venuto qui a tormentarci prima del tempo?».

A qualche distanza da loro c’era una numerosa mandria di porci al pascolo; e i demòni lo scongiuravano dicendo: «Se ci scacci, mandaci nella mandria dei porci». Egli disse loro: «Andate!». Ed essi uscirono, ed entrarono nei porci: ed ecco, tutta la mandria si precipitò giù dalla rupe nel mare e morirono nelle acque.

I mandriani allora fuggirono e, entrati in città, raccontarono ogni cosa e anche il fatto degli indemoniati. Tutta la città allora uscì incontro a Gesù: quando lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio.


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