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lunedì 18 luglio 2022

MAESTRO VOGLIAMO CHE TU CI FACCIA VEDERE UN SEGNO! / Lunedì XVI sett. T.O., pari.

 


Se la Lode è migliore, perché Dio voleva i sacrifici di animali? La Storia della salvezza è un cammino. Attraverso i sacrifici di animali – oltre la vita, il sangue, la carne e il grasso che si mangiano nel santuario come cena di comunione con la divinità – il costo dell’animale più o meno grosso secondo il peccato da espiare, permette all’uomo di prendere coscienza della gravità del suo peccato. Ma la Lode non è allora troppo facile, troppo poco? La lode, se ben capita, è segno di una fede matura, perché significa affermare che “Dio fa bene tutte le cose” malgrado la mia miseria e il mio peccato, i miei dolori e sventure e il male nel mondo. La Lode è un atto di fede perfetto nel Dio della Storia, nel Baluardo di Israele e la sua fedeltà all’Alleanza. In qualche modo “costa” più dei sacrifici degli animali, ci proietta in una dimensione più elevata, decentrata dal mio io.

Ma, mentre Dio chiede la fede, e ci ripete con l’Incarnazione che la nostra condizione umana è buona, noi cerchiamo di evadere da questa condizione, ci spaventiamo delle nostre fragilità, ci stanchiamo di dover chiedere perdono, ci stanchiamo di fidarci di un Dio che non fa la nostra volontà. Allora cerchiamo dei Segni esterni, anche Segni da baraccone. Gesù si scandalizza che proprio scribi e farisei gli chiedano un Segno. Conoscono la Legge, dovrebbero conoscere il metodo e la volontà di Dio e invece preferiscono portare la gente sul prossimo luogo di apparizioni, fare foto delle nuvole o mandare immagini ai propri contatti con scritto sotto: “La Madonna viene a casa tua. Dì amen, e la grazia che desideri tanto ti arriverà oggi”.

Allora Gesù cita il segno di Giona profeta e della Regina del Sud, e rivolge l’attenzione dei suoi ascoltatori al Mistero della Croce, al Mistero Pasquale. Nessun momento negativo della tua vita è fuori dalla Misericordia e potenza di Dio, Gesù ha condiviso in tutto la nostra natura umana, prendendo il posto dell’ultimo degli ultimi.

A un amico deluso di se stesso dopo tanto tempo di impegno di fedeltà a Dio ho consigliato di rileggere il capitolo 5 di Romani, il kerigma, e il capitolo 7 dal versetto 14 in poi dove Paolo esprime anche lui tutto il suo dramma, obbligato a fidarsi soltanto della giustizia che deriva dalla croce di Gesù e non, almeno in qualche punto, da una giustizia che derivi dai suoi progressi, dal suo impegno. Nel capitolo 8, Paolo manifesta di nuovo come lasciandosi guidare dallo Spirito Santo si uniscono in modo stupendo la grazia della salvezza e la sua vita e condizione personali, le sue fragilità. Tutto serve al bene di coloro che amano Dio. “In tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati” (Romani 8,37)

 

Prima Lettura   Mic 6, 1-4. 6-8
Uomo, ti è stato insegnato ciò che richiede il Signore da te.

Dal libro del profeta Michèa
Ascoltate dunque ciò che dice il Signore:
«Su, illustra la tua causa ai monti
e i colli ascoltino la tua voce!».
Ascoltate, o monti, il processo del Signore,
o perenni fondamenta della terra,
perché il Signore è in causa con il suo popolo,
accusa Israele.
«Popolo mio, che cosa ti ho fatto?
In che cosa ti ho stancato? Rispondimi.
Forse perché ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto,
ti ho riscattato dalla condizione servile
e ho mandato davanti a te
Mosè, Aronne e Maria?».
«Con che cosa mi presenterò al Signore,
mi prostrerò al Dio altissimo?
Mi presenterò a lui con olocausti,
con vitelli di un anno?
Gradirà il Signore
migliaia di montoni
e torrenti di olio a miriadi?
Gli offrirò forse il mio primogenito
per la mia colpa,
il frutto delle mie viscere
per il mio peccato?».
Uomo, ti è stato insegnato ciò che è buono
e ciò che richiede il Signore da te:
praticare la giustizia,
amare la bontà,
camminare umilmente con il tuo Dio.  

Salmo Responsoriale   Dal Salmo 49
A chi cammina per la retta via, mostrerò la salvezza di Dio.

«Davanti a me riunite i miei fedeli,
che hanno stabilito con me l’alleanza
offrendo un sacrificio».
I cieli annunciano la sua giustizia:
è Dio che giudica.

«Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili».

«Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?

Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora».    

Canto al Vangelo 
  Sal 94,8 
Alleluia, alleluia.

Oggi non indurite il vostro cuore,
ma ascoltate la voce del Signore.
Alleluia.

Vangelo 
  Mt 12, 38-42
La regina del Sud si alzerà contro questa generazione.

Dal vangelo secondo Matteo
In quel tempo, alcuni scribi e farisei dissero a Gesù: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno».
Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra.
Nel giorno del giudizio, quelli di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!».

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